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Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a San Siro dove tra poco, alle ore 20:00, il tecnico degli inglesi Antonio Conte parlerà in conferenza stampa alla vigilia di Milan-Tottenham, partita di andata degli ottavi di finale di Champions League. Seguite con noi il LIVE testuale della conferenza di Pioli, per non perdervi neanche una sua dichiarazione in diretta! Intanto c'è la data di rientro di Maignan.
- 13 feb
Termina qui la conferenza stampa.
- 13 feb
Cosa c'è di difficile per la mancanza di concentrazione: "Per quanto riguarda la mia esperienza precedente col Chelsea, posso dire che la pressione sentita è diversa. Si ha un clima diverso tra calcio inglese e italiano. Qui si parla di calcio dal lunedì alla domenica, c'è tanta televisione e con tanti programmi, se ne parla continuamente. Io sono nato e cresciuto così, sentendomi sempre sotto pressione. Ho fatto il callo e mi sono abituato. In Inghilterra c'è un'atmosfera che porta le persone a godersi il calcio e le partite, senza pressione come in Italia. Il calcio è uno sport, mentre in Italia è una guerra vera e propria. Tra squadre, tra tifosi... Per questo penso sia diverso tra calcio inglese e italiano".
- 13 feb
Se pensa che il Tottenham sia favorito: "Penso che quando sei a questo livello non ci siano favoriti. In questi tornei devi arrivarci al meglio fisicamente e con tutti. Altrimenti è un terno al lotto. In campionato è più semplice, perché puoi rimediare. Invece in questi tornei ci sono scontri diretti e devi avere la buona sorte di arrivarci in un buon momento e con tutti a disposizione. Ma non solo per noi, ma per tutti. Per questo è difficile vincerli".
- 13 feb
Cosa sta sfuggendo nel modo di rendere della squadra e se la partita di sabato è uno schiaffone o è un momento negativo: "Lo sapremo domani dopo la partita, sarà semplice. Prevedere il futuro è difficile. Ci sta mancando quella stabilità che è importante e necessaria se vuoi lottare un posto in Champions in Inghilterra ed essere competitivo. Quest'anno sta mancando. Parlo spesso con i ragazzi. Non è semplice mantenere lo stato di concentrazione elevato. Ci stiamo lavorando, ma non è semplice. Spesso e volentieri giocare sotto pressione sempre può essere un peso per alcuni, mentre ad altri dà stimoli. Diventa difficile perché dopo un momento positivo può esserci la caduta. Stiamo lavorando su questo senza dimenticare i fattori esterni, come gli infortuni che influiscono. Inutile dirlo, puoi essere anche preparato sotto tutti i punti di vista. Tatticamente e sulla partita, ma poi giocano i calciatori e avere i migliori con la loro qualità è l'augurio di ogni allenatore".
- 13 feb
Sul suo rapporto con Pioli e su una sfida come un derby: "Mi è capitato diverse volte di mandare messaggi e complimentarmi con allenatori che hanno vinto o che mi hanno battuto nella stessa competizione. È una forma di rispetto congratularsi con chi durante l'anno ha dimostrato di essere il migliore. Ha avuto un percorso lungo per vincere e la meritava prima. Ciò che ha fatto lo scorso anno è stato incredibile. Nessuno lo pensava e invece ha creato compattezza e alchimia per vincere. La giusta organizzazione. Mi sono sentito in dovere. Poi ci siamo visti quando c'è stata Italia-Inghilterra qui e gli ho ribadito i miei complimenti. Hanno fatto qualcosa di eccezionale".
- 13 feb
Sulla poca continuità: "Purtroppo è la verità. Eravamo riusciti a trovare una continuità importante l'anno scorso, vincendo 10 delle ultime 14 e arrivando in Champions League, facendo qualcosa di insperato per le disponibilità e per la situazione. Poi siamo ripartiti bene, ma poi abbiamo avuto infortuni. Davanti, con Kulusevski, con Richarlison e Lucas, ma è stata una situazione di alti e bassi. Se vuoi essere competitivo essere stabili è importante. Non avere alti e bassi. Stiamo cercando di lavorare su questo. L'Inghilterra non è l'Italia, noi abbiamo una cultura diversa. Siamo più spessi e centrati su questo. In Inghilterra è difficile mantenere la concentrazione per ogni partita. Sto cercando di lavorare su questo. Se hai alti e bassi non è positivo. Dobbiamo tornare stabili. Poi ci sono periodi in cui sei fortunato e hai tutti a disposizione, altri in cui deve fare di necessità virtù. Noi quest'anno spesso, anche ora. Però ci deve rendere più forti".
- 13 feb
Se si può cambiare modulo: "Non abbiamo avuto tempo di prendere in esame questa opzione. Rodrigo si è infortunato due giorni fa, non abbiamo avuto tempo di reagire e pensare alternative. Non è stato facile. C'è stato poco tempo per prepararla, non ci sono tante soluzioni. Abbiamo giocatori validi in rosa. Abbiamo parlato ai più giovani e sarà il loro momento. La loro prima partita in Champions League, sono giovanissimi. Dobbiamo aiutarli a superare l'emozione e l'impatto della prima in Champions e poi affidarci a loro. Avere solo tre centrocampisti per tanto tempo è complicato, ma allo stesso tempo dobbiamo sperare di non avere altri infortuni, altrimenti le cose si complicano. Comunque dobbiamo sfruttare il periodo per rinforzarci. Domani sappiamo che affronteremo momenti difficili, soffriremo insieme e supereremo insieme le difficoltà".
- 13 feb
Quanto ti spendi per il tuo lavoro: "Come avete detto prima è stato difficilissimo stare lontano dal campo e dalla squadra. È stata la prima volta per me così tanto tempo. Pochissime volte. In passato ero stato allontanato per un certo periodo, ho dovuto guardare partite da casa a volte, ma lontano dalla squadra mai".
- 13 feb
Come si sente dopo le ultime settimane: "È stato molto difficile stare lontano dalla squadra, perché un allenatore ha il senso di responsabilità che lo porta a voler stare vicino ai propri giocatori. Però c'è stato questo problema, ma mi sento molto meglio. Ancora non sono al 100%, ma mi sto riprendendo abbastanza bene. È importante passare tempo con la mia squadra e accanto ai giocatori. Cercare di passare tempo insieme in un periodo difficile. Le ultime settimane non sono state fortunate per noi. Tre operazioni chirurgiche per me, due per i giocatori. Nelle ultime settimane tantissimi infortuni, dobbiamo stringerci e stare vicini, mantenendo il giusto atteggiamento per superare questa stagione strana".
- 13 feb
Cosa deve temere il Milan e cosa il Tottenham: "Tornare a San Siro provoca grande emozione, anche perché ho trascorso due anni intensi belli, in cui abbiamo fatto qualcosa di importante, come vincere lo Scudetto con l'Inter, tornare provoca emozioni forti. Per me, ma penso anche per i giocatori. Giocare in questo stadio è straordinario. Affrontiamo la squadra Campione d'Italia e sappiamo quanto è difficile vincerlo. Penso abbiano fatto qualcosa di straordinario. Bravissimi tutti, dalla società ai giocatori. Hanno creato la giusta empatia per vincere. Sarà una partita difficile tra due squadre che cercheranno di superarsi".
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