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Conferenza Milan-Udinese, Fonseca: “Rigoristi? Ho affrontato il problema” | LIVE News

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La conferenza stampa di Paulo Fonseca, allenatore rossonero, alla vigilia di Milan-Udinese di Serie A. Ecco il nostro LIVE testuale
Stefano Bressi Redattore 

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti nel centro sportivo rossonero di Milanello dove, tra poco, alle ore 14:30, l'allenatore rossonero Paulo Fonseca parlerà in conferenza stampa. Il tecnico lusitano introdurrà i temi principali di Milan-Udinese di domani sera, partita valida per l'8^ giornata della Serie A 2024-2025. Seguite qui il nostro LIVE testuale.

19/10/2024 - 18:00
MILAN
UDINESE

Termina qui la conferenza stampa.

Se si sta divertendo: "Mi piacerebbe divertirmi di più. Essere allenatore, non solo qui, non è una cosa divertente. Soprattutto nelle squadre con pressione. Abbiamo momenti. Difficile essere sempre col sorriso in faccia. Però c'è una cosa che so: porto sempre la mia passione, tutti i giorni. Non cambierei la mia professione per nessuna. Non perché ho più soldi delle persone normali, ma perché amo ciò che faccio. Difficile, anche per la famiglia, perché non sempre torno col sorriso. Devo cercare di dimenticare la mia professione. Non è facile, ho tanti momenti difficili, ma ci sono tanti momenti che mi piacciono tanti. A questi livelli un allenatore è difficile sia sempre la persona più felice del mondo. Abbiamo problemi tutti i giorni".

Sulle parole di Pochettino su Pulisic: "Devo ringraziarlo che lo ha esentato dalla seconda partita. Non era ufficiale e ha avuto la sensibilità di farlo riposare. Mi è piaciuto molto. Abbiamo tante partite, penso che se è stato ora che siamo all'inizio, come sarà poi... È in un gran momento. È stato il più costante".

Cosa si aspetta da Emerson Royal: "Al Tottenham abbiamo visto che ha giocato come difensore centrale. Qui può fare il terzino bloccato, magari è il suo ruolo migliore. Però non abbiamo utilizzato questa struttura ora. Giocando con Pulisic dentro lui deve correre molto. Penso, onestamente, che magari il suo ruolo migliore è terzino bloccato. Vediamo se possiamo giocare così".

Su Liberali inserito tra i migliori 2007 e cosa gli manca: "Ho sempre detto, dal primo giorno, che credo molto nei giovani che abbiamo qui. Sono tanti che hanno molta qualità. Penso che il Milan ha preparato bene, con Milan Futuro, uno spazio importante per questi giovani. Non facile la transizione. C'è Milan Futuro per far crescere questi giocatori. Liberali ha giocato le amichevoli contro il Real Madrid, il Barcellona... Ovviamente sono amichevoli, ma per me è stato chiaro che è di gran futuro. Se continua a lavorare umilmente può essere un giocatore importante. Quando non lo so, ma so che lavora con noi e questa settimana ha lavorato con noi. Ha grandi qualità, ma deve continuare a crescere. Se abbiamo l'opportunità di portarlo con noi e farlo giocare deve essere, come per tutti, il momento giusto. Altrimenti poi diventa difficile per loro. CIò che posso dire di Liberali è che domani sarà con noi".

Se si può rivedere Pulisic trequartista con Chukwueze sulla destra: "Sì, anche perché Pulisic non sta giocando aperto. Possibile".

Se il cambiamento è difficile sul piano psicologico, tecnico o tattico: "Tutti. Sono collegati. Possiamo parlare di tattica... Però con la Fiorentina non abbiamo perso per problemi tattici. Per me è di più. Penso che noi non abbiamo avuto la cattiveria, la voglia di correre più di loro. È anche in testa. Possiamo lavorare, ma la cosa più importante da vedere è stata che non siamo stati aggressivi e non è tattica. Dobbiamo correre più di loro".

Se questo è il primo momento cruciale: "Penso che qui tutti i momenti sono importanti. Non penso molto a lungo termine, la più importante è domani. Abbiamo poco tempo e dobbiamo concentrarci sulla prossima. Qui sono tutte cruciali. Magari per i tifosi il Derby è stato decisivo, per me sono tutti decisivi".

Se il calendario permette di aspettare il tempo o se serve qualche partita sporca: "Sto lavorando molto per far crescere la squadra. Non abbiamo tanto tempo. Però stiamo facendo quello che possiamo. I giocatori stanno impiegando tanto tempo, ma dobbiamo continuare. Stanno rispondendo. Penso saremo un'altra squadra presto".

Chi sarà il capitano: "Sono arrivato e il Milan aveva già tre capitani: Calabria, Theo Hernandez e Rafa Leao. Perché sono quelli con più partite. Io posso essere o no d'accordo con questo, ma ho rispettato ciò che c'era dagli anni scorsi, devo. Quello che penso è che questa squadra ha bisogno di più leadership. Non è importante chi mette la fascia, ma negli spogliatoi serve. Lo so, ma non voglio dirlo, ma abbiamo altri giocatori che possono aiutare questi capitani". 

Se può essere una soluzione Musah largo e se può giocare Okafor: "Ho la fortuna di avere un calciatore che può giocare in diverse posizioni, Musah. Giocare da esterno ora, per come stiamo giocando, non lo vedo. Okafor è una possibilità, ma non lo so se giocherà".

Chi giocherà al posto di Theo Hernandez e se è il momento di fare rotazioni: "Magari sì. Penso che in questo momento abbiamo questa necessità. Non ho deciso chi gioca come terzino sinistro".

Come mai i giocatori stanno impiegando un po' a capire il suo modo di giocare: "Come sempre, dico la verità. È difficile cambiare, sempre. Stiamo cambiando tante cose. Anche io ho fatto questa riflessione e devo capire che è un cambiamento grande e che devo essere più paziente di quanto mi aspettassi. Abbiamo bisogno di tempo, magari di più tempo per cambiare. Si vede qualcosa già di importante, ma dobbiamo continuare a migliorare".

Se è corretto dire che vuole dimostrare che non è vero che non ha in mano lo spogliatoio: "Io non devo dimostrare niente, non sono un attore. Oggi nel calcio c'è la necessità di dimostrare all'esterno. Fate questa domanda ai giocatori, chiedendo come sono stato dal primo giorno".

Se ci possiamo aspettare delle punizioni: "Vediamo domani. Io penso allo spirito della squadra, ciò che è importante. Nessun calciatore è più importante del Milan. Dobbiamo prendere la responsabilità quando sbagliamo. Se qualcuno sbaglia lo spirito di squadra per me è difficile. Vediamo domani come sarà".

Se servirebbe Ibrahimovic qui e se ne ha parlato: "Sì, parliamo sempre di ciò che succede nella squadra. Siamo tornati insieme dopo la partita, in treno. Abbiamo parlato, com'è normale".

Se a volte può essere frainteso il suo essere silenzioso: "Io non sono un attore, non lo faccio per gli altri. Ciò che penso lo dico negli spogliatoi, faccia a faccia con i giocatori. Se abbiamo problemi non mi frega un ca**o del nome dei giocatori. Affronto immediatamente il problema. Con la squadra o con i giocatori che hanno sbagliato".

Cosa ha detto alla squadra: "Tutto ciò che voi pensate. Ciò che è normale dopo ciò che è successo. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi. Ci sono in tutte le squadre, in alcune di più e altre di meno. Io non chiudo gli occhi davanti ai problemi e l'ho affrontato".

Come sono andati questi giorni: "Il primo giorno è andato molto bene. Non ho visto quasi nessuno. Ero arrabbiato. Loro sono andati in Nazionale, non mi piace vedere nessuno dopo questo tipo di partita. Sono stati normali, abbiamo approfittato delle assenze per lavorare con i ragazzi di Milan Futuro, poi ieri sono arrivati tutti. Abbiamo fatto ciò che dobbiamo fare in una settimana normale: parlare della partita con la Fiorentina e preparare quella con l'Udinese. Per me è stato importante ieri parlare di ciò che è successo con la Fiorentina, più dell'Udinese".

Sul perfetto equilibrio nelle ultime sfide di Milan-Udinese: "Non sapevo della statistica. Però sapevo che ci sono sempre state grandi difficoltà a battere l'Udinese, domani non sarà diverso. Sono una buona squadra, molto aggressiva e che ha fatto un ottimo inizio. Gioca bene ed è molto motivata. Sono sicuro che dobbiamo stare al massimo livello per vincere domani. Sarà intensa e difficile".

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