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Napoli-Milan, Pioli: “Due mesi per una stagione gloriosa o negativa” | PM NEWS

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La conferenza stampa di Pioli alla vigilia di Napoli-Milan, partita della 28^ giornata della Serie A 2022-2023: ecco le parole

Stefano Bressi

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti a Milanello dove è andata in scena dalle 14, la conferenza stampa di Stefano Pioli alla vigilia di Napoli-Milan, partita della 28^ giornata della Serie A 2022-2023, in programma domani sera allo Stadio Maradona: ecco le dichiarazioni più importanti del tecnico rossonero. Napoli-Milan, Leao due settimane per riprendersi il trono

02/04/2023 - 20:45
NAPOLI
MILAN

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Termina qui la conferenza stampa.

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Se giocando a specchio può essere decisivo creare superiorità abbassando il trequartista e alzando i terzini: "Bel suggerimento, non credo che giocheremo a specchio, ma cerchiamo superiorità. Le prepariamo così".

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Come si prepara la squadra: "Con chi è rimasto abbiamo fatto un certo tipo di lavoro, anche con carichi personalizzati. Quando vanno in Nazionale poi c'è da sperare che giochino. Chi è tornato, è tornato bene".

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Come ha visto i rientrati: "Bene, qualcuno ha giocato due partite, ma poi si sono allenati. Dispiace per Zlatan che stava bene, così come Pierre, ma gli altri bene".

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Se si allena la ferocia mentale: "Sono sicuro che il Milan ha ferocia mentale. Nelle partite in cui serviva l'abbiamo messa in campo. Siamo stati bravi in altre partite. Questo è stato l'errore determinante che ci ha fatto perdere punti. Lo spirito Sinner c'è".

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Su Vranckx: "Vale il discorso che vale per tutti: sta crescendo, è giovane e forte. Poi faccio delle scelte. Sta facendo bene, come tutti. Chi non gioca non deve fare solo bene, ma meglio. Per convincere l'allenatore a cambiare. Per vincere le partite. Sta facendo di tutto per farmi cambiare idea, ma come tutti".

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Se il Milan deve fare un po' come Sinner ieri: "L'ho vista e ha giocato di qualità, spirito e mentalità. Tutte cose che servono. Gli ultimi due mesi sono stati al di sotto delle nostre possibilità, ma in campionato la squadra non ha dimenticato come si gioca".

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Se ha un augurio sul fatto che le tifoserie non si scontrino: "Sarà così. Giocare la Champions League, a San Siro, è una festa. Sono tifoserie importanti, ora c'è la partita di domani".

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Sacchi dice che servono occhio, pazienza e fortuna, se serve aggiungere altro: "Faccio gli auguri a Seedorf, a Zaccheroni e a Sacchi innanzitutto. Quelle tre sono importanti, ma bisogna aggiungere qualità".

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Se pensa che sia importante fare turnazione: "Sì, c'è bisogno di tutti. Credo sia un discorso che vale solo per quella settimana in cui si gioca la Champions League, prima c'è spazio per recuperare. Noi dobbiamo far bene in campionato".

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Se la squadra è pronta ad andare avanti senza Ibrahimovic e se serviranno altri giocatori esperti: "Sono il primo suo tifoso per ciò che ha fatto, ma è riduttivo indicarlo come unico motivo. Siamo cresciuti perché tutti sono cresciuti, abbiamo avuto un modo di lavorare completo. Un bagaglio più ampio. Avevano 18/19 anni, ora sono più esperti. La squadra sa giocare senza di lui ed è forte. Il campionato scorso è stato difficilissimo e ci stiamo accorgendo che è difficile riconfermarsi, ma può essere una stagione importante".

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Se è ancora convinto che Rafael Leao giochi nello spazio giusto: "Sì e lui è l'unico che può giocare dove vuole, tranne sotto la palla. In quel caso non mi piace".

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Sulla sosta dopo le ultime tre partite negative: "Io avrei voluto giocare il giorno dopo. C'è stata e l'abbiamo gestita al meglio possibile. Purtroppo le Nazionali ci hanno restituito due infortuni, ma la squadra sta bene".

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Cos'ha il Napoli in più del Milan e cosa il Milan ha di più: "Credo che sia evidente che abbia avuto continuità, hanno perso solo due partite. Ha raggiunto risultati mai ottenuti prima. Noi non siamo stati continui e gli ultimi mesi non sono stati all'altezza. Ora inizia un'altra stagione, non meritavamo di perdere all'andata. Comunque sarà una gara diversa e se giochiamo da Milan possiamo fare bene. In ogni caso non conterà nulla in vista della Champions League, dove non c'è nulla di condizionabile da questi fattori".

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Come mai c'è scetticismo intorno al Milan e se si affiderà agli uomini dello Scudetto che sanno come si vince: "Io credo in un gruppo molto responsabile, consapevole e coeso. Sa riconoscere i propri valori e giocare in un certo modo. Non si è mai fatto condizionare dall'esterno. Abbiamo un finale di stagione importante. Abbiamo fatto bene in Champions League, meno in campionato e possiamo sistemare le cose spingendo al massimo. Domani sceglierò i giocatori migliori. I ricambi saranno fondamentali in una partita così difficile e spero equilibrata".

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Se le dichiarazioni da Napoli verso l'UEFA sono sintomo di paura: "Non lo so, chiedete a loro".

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Sull'assenza di Osimhen: "Sicuramente è fortissimo, ma hanno vinto senza di lui 7 partite consecutive. Abbiamo perso anche all'andata e non c'era. Le mie scelte non sono condizionate".

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Se il Milan può ripetere una prestazione come quella dell'andata: "Avevamo scelto di non andare in parità numerica, li abbiamo indirizzati bene. Ho fiducia nei miei giocatori, possiamo metterli in difficoltà. Poi giochiamo contro una squadra di livello, ma stiamo bene e sappiamo di dover spingere al massimo per andare oltre i limiti e fare in modo che sia una stagione positiva".

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Sul ritorno alla difesa a 4: "C'è questa ipotesi, anche se noi non abbiamo parlato di difesa a 3 o a 4, i nostri concetti sono di occupazione degli spazi. Abbiamo provato entrambe le cose. Se giochiamo da Milan, possiamo vincere".

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Sul peso simile alla partita dell'anno scorso e che Milan arriva: "Durante la sosta ho detto che non è cambiato niente ai ragazzi. Un anno fa nessuno scommetteva su di noi, ora uguale. Sia in campionato che in Champions League: tutto dipende da noi. Può essere una stagione gloriosa o negativa. Dipende da questi due mesi. Ci ricordiamo gli ultimi due mesi dell'anno scorso, ma non conta. Conta ciò che faremo d'ora in poi in campionato e, speriamo, nelle cinque di Champions League magari".

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Sul ritorno anticipato di Rafael Leao: "È simbolo della testa che vuole avere la squadra. È stata l'ultima sosta prima degli ultimi due mesi e saranno come sempre decisivi. Ora sono giudizi parziali, poi saranno definitivi e noi possiamo fare tanto".

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