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Juventus-Milan, Conceicao: “In campionato mancata voglia di vincere” | LIVE News

Supercoppa italiana 2025 semifinale Juventus-Milan conferenza LIVE Sergio Conceicao
A Riyadh, parlerà Sergio Conceicao nella conferenza alla vigilia di Juventus-Milan, semifinale della Supercoppa italiana 2025. Le parole LIVE
Stefano Bressi Redattore 

+++ SUPERCOPPA ITALIANA 2025 JUVENTUS-MILAN: LA CONFERENZA DI CONCEICAO LIVE +++

Amici di 'PianetaMilan.it', benvenuti allo 'Alawwal Park Stadium' di Riyadh, dove tra poco, alle ore 10:30 italiane, andrà in scena la conferenza stampa di Sergio Conceicao, alla vigilia di Juventus-Milan, semifinale della Supercoppa italiana 2025. Restate con noi, dunque, con tutte le parole dell'allenatore rossonero in tempo reale.

03/01/2025 - 20:00
JUVENTUS
MILAN

Termina qui la conferenza stampa.

Cosa ha intenzione di cambiare tatticamente: "Non posso dire cosa ho intenzione di fare, altrimenti aiuto Motta, ma il passato è passato. Non c'è molto da dire. Le altre Supercoppe sono state fatte con altri allenatori, cerchiamo di fare meglio degli ultimi anni".

Se ha parlato con Otavio per portarlo al Milan: "Ha lavorato con me 8 anni, è come un figlio. Quindi ha preso talmente tante botte che ora è diventato mio amico".

Cosa rappresenta per loro essere in Arabia e lasciare un bel ricordo ai tifosi: "La responsabilità di indossare questi colori è tanta. Siamo tra le squadre più tifate al mondo, cerchiamo di fare bella figura".

Sul calcio saudita e quanto può crescere: "Ci sono anche giocatori e allenatori portoghesi. Cresciuto tanto come campionato, si sente la passione delle persone e c'è voglia di andare avanti. Sono arrivati giocatori di qualità e hanno portato evoluzione".

Come ha visto lo sviluppo delle attrezzature in Arabia Saudita e se è un rischio allenare il Milan: "Siamo stati accolti in modo molto simpatico. Tutti fanno un lavoro fantastico perché non manchi nulla alla squadra. Grazie dell'ospitalità. La vita è fatta di rischi e sfide. Ho lavorato tanto per arrivare qua, se non volevo arrivare restavo a casa e non venivo al Milan, ma essere qui non è un rischio, è un piacere e un orgoglio".

Sugli infortunati e se è paragonabile a Conte, Allegri o Simeone: "Ho rispetto per tutti, ma siamo tutti diversi. Un modo diverso di vedere il calcio. Tutti hanno già delle prove a ogni livello, ma io sono ciò che sono. Io devo portare risultati, altrimenti non ha senso parlare. Dobbiamo reagire e vincere già domani. Non sono il medico io, alcuni hanno un solo allenamento, non sono tornati bene. Magari inizieranno dalla panchina, vedremo". 

Sul Milan-Juventus di campionato: "L'ho detto anche ai giocatori. Ho visto due squadre con paura di perdere, c'era più quello che la voglia di vincere. La mia idea... Poi gli allenatori hanno fatto il loro lavoro. C'era tanta qualità e con giocatori bravissimi. Domani dobbiamo aver voglia di vincere, facendo attenzione anche alla fase difensiva".

Cosa vuole lasciare a fine stagione: "Dobbiamo lavorare tutti i giorni, non mi piace fare queste cose. Non sono un mago o un visionario. Lavoro tutti i giorni e a maggio si faranno i conti, i risultati sono la cosa più importante. Facciamo un lavoro fantastico, a 15 anni non avevo niente e avevo davvero pressione. Domani lo stadio è pieno, facciamo un lavoro fantastico, guadagniamo, siamo conosciuti. Siamo fortunati, dobbiamo avere la fame di sfruttare ogni giorno il talento che Dio ci ha dato. Dobbiamo sfruttare questo talento con il lavoro".

Che idea si è fatto di Fikayo Tomori: "Non ho parlato di mercato, non ho avuto neanche il tempo. Non mi piace individualizzare le cose. Fa parte del gruppo come tutti e quella è la cosa più importante".

Se si aspettava un impatto così positivo del figlio nel calcio italiano e sulla Juventus di Motta: "Le sue caratteristiche, che hanno una tecnica un po' superiore, sono di qualità. Però ci sono anche altre qualità, anche la lettura delle partite. Cresciuto così. Un giocatore che ha una sola caratteristica non può giocare. Sapevo fosse un giocatore irriverente, ma ha anche altri aspetti importanti nel calcio moderno. Allora può fare un bel lavoro e far bene in Italia e altrove. Penso che la Juventus abbia tanti giocatori di qualità, giovani e che lavorano. Sono quelli che hanno preso meno gol, lavorano bene e sono compatti. Dobbiamo cercare di smontare questa organizzazione difensiva. Non voglio castrare il talento e la qualità. Dobbiamo essere compatti, competitivi e aggressivi. Lavorare da squadra. Solo così il calcio funziona. La tecnica e basta non serve".

Se è meglio partire con una sfida di questo livello: "Non è più o meno difficile. Il nostro lavoro è migliorare cosa possiamo. Dobbiamo capire il momento con i giocatori, che so non essere bello e che va cambiato. Solo noi e loro possiamo farlo, lavorando. Le parole non vanno bene, in queste squadre contano i risultati. Vogliamo vincere domani per giocare la finale".

L'emozione di incontrare alla prima partita il figlio: "Non sono per niente emozionato, sono un professionista. Sono raffreddato, ho 39 di febbre. Per questo ho gli occhi lucidi. Mio figlio è mio figlio a casa, domani è avversario. Pensa la stessa cosa perché è stato cresciuto domani. Spero di essere più felice io domani, vogliamo vincere entrambi".

Cosa vuol dire affrontare subito la Juventus: "Sono tutte partite diverse e diversi da quando ero giocatore. Le tempistiche sono quelle che sono. Ovviamente volevo più giorni per lavorare e tutti disponibili, ma quando sono arrivato già lo sapevo. Questo non deve essere una scusa. Dobbiamo giocare a testa alta. Ci stiamo preparando e abbiamo preparato, abbiamo ancora allenamenti. Dobbiamo essere incisivi, senza mettere troppe informazioni, ma solo quelle importanti per vincere, che è fondamentale".

Come sono stati i primi quattro giorni e come ha trovato la squadra, cosa tiene e cosa va cambiato: "Ho trovato una squadra che, sinceramente, è umile e vuole imparare. Vuole capire cosa vuole l'allenatore adesso. Questo è molto importante, è la base per fare un lavoro di qualità. Ovviamente sono arrivato e c'era poco tempo. Però siamo stati incisivi a dire cosa bisogna migliorare nei vari momenti per migliorare domani e vincere".

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