cronaca live
LIVE Milan – Serie A, Bologna-Milan: la conferenza stampa di Gattuso
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Termina qui la conferenza stampa a Milanello di Gennaro Gattuso.
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Sulla Serie A e l’Europa: “La differenza spesso è nella lettura della partita, stare sul pezzo, non dare coraggio alle avversarie. Da quando alleno io questa squadra, a livello caratteriale di esperienza, di furbizia e malizia perdiamo tutto questo. Mettici l’età, un calcio totalmente diverso, arbitraggi totalmente diversi, viene fuori che ci lasciamo intimidire, ci facciamo sorprendere, non stiamo 95’ sul pezzo: la differenza è racchiusa in tutto questo”.
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Su Tiémoué Bakayoko: “Può fare la mezzala, il vertice basso, può fare di tutto. Abbiamo provato anche a giocare con un centrocampo a tre con lui, contro il Parma. Ma ora lui e Franck Kessié si sentono a proprio agio così. Per come sta fisicamente, per come sta tenendo il campo a livello tattico, può giocare sia a due sia a tre. Si trova più a suo agio a due, ma può fare di tutto”.
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Sulla Supercoppa Italiana: “Domani dobbiamo ripartire, poi vedremo con che classifica ci arriveremo. E domani sarà fondamentale per come giocheremo, per come sapremo soffrire. Avremo tempo per capire con che classifica e testa arriveremo a giocarci la Supercoppa”.
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Su Çalhanoglu: “Riposa? Vediamo. Devo capire se è un problema di condizione fisica o mentale. Se fosse fisica, lo farò accomodare in panchina. Ma per me è un problema di condizione mentale il suo, perché si martella da solo quando non gli riescono le cose. Devo essere io bravo ad entrargli nella testa e valorizzarlo. Abbiamo anche Castillejo che ad Atene a parte un paio di occasioni ha fatto bene”.
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Sul suo gruppo: “Io non difendo solo Çalhanoglu. Difendo tutti i miei giocatori. Mi butterei nel fuoco per loro. Qui nessuno si deve vergognare. E’ uno sport, chi fa, tante volte sbaglia. Per quello tante volte mi irrito. I primi responsabili di una giornata come giovedì siamo noi, che abbiamo fatto una figuraccia, e scritto una pagina nera nella storia del Milan. Ma non dobbiamo vergognarci. Chi ruba si deve vergognare”.
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Sul rischio esonero: “Fa parte del mio lavoro. Anzi, sfogatevi su di me, rompete le scatole a me, mettete in discussione me e lasciate stare i miei giocatori”.
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Su Zlatan Ibrahimović: “Non ci ho mai parlato, ve lo giuro sui miei figli. Se ne occupano i dirigenti del mercato. Sapevo che c’era possibilità, ma sapevo sin dal primo giorno che era difficile. Io alleno chi è a disposizione, poi se arriverà qualcuno meglio. Ma io alleno chi è a disposizione, non sono uno che piange tutti i giorni. Sanno i profili dei giocatori funzionali che voglio. Con Ibrahimović, da luglio ad oggi, non ci ho mai parlato. Così come con nessun altro, né face to face, né per telefono, né per e-mail”.
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Ancora sul mercato: "Siete voi che li state impacchettando, che li state mandando via. È periodo natalizio, state facendo i pacchetti e li state mettendo sopra gli alberi. Tutti quello che scrivete a livello di mercato, finanziario e fair play sono tutte cose che non ho ancora affrontato con la società. Nessuno è ancora venuto a dirmi 'lo riscattiamo, non lo riscattiamo', sono cose che sento dire solo da voi della stampa. So che abbiamo dei vincoli e non possiamo fare moltissimo sul mercato, ma siete voi che continuate a dire che dovremo vendere Çalhanoglu, Suso, del 'Pipita'... A me non risulta".
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Su Gonzalo Higuaín: “Ci ho parlato, è lui il primo deluso di questa situazione. Noi abbiamo bisogno dei gol suoi, ma in questo momento deve darci qualcosa in più a livello caratteriale, di esperienza, di leadership. Abbiamo bisogno dei gol, ma la priorità ora è l’essere credibile, trascinare i compagni. Mi aspetto questo da Higuaín. Poi le chiacchiere nel mondo del calcio sono sempre esistite non si può controllare tutto. Da parte mia, nello spogliatoio, c’è grande stima. Però deve dare qualcosa in più. Bisogna concentrarsi su come fare le cose al 100% e come fare le cose avvelenati. A questa squadra ora manca questa cosa qui”.
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Su Filippo Inzaghi a rischio esonero: "Fa parte del calcio. Chi fa questo mestiere sa che c'è sempre il rischio di esonero se non arrivano i risultati. Con tutto quello che abbiamo vissuto io e Pippo, non posso dimenticare nulla. Entrambi ci giochiamo molto, fa parte del lavoro, ma l'affetto, il rispetto e l'amicizia rimarranno per sempre".
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Sull’Europa League: “Quando prendi due gol contro il Dudelange in casa ed arrivi a giocartela ad Atene, ti fa capire come qualcosa per la qualificazione ce la siamo giocata nelle partite prima. Non c’è soltanto il rammarico per Atene: noi lì l’avevamo giocata in modo corretto, avevano fatto due tre azioni e basta, ci avevano messo in difficoltà solo su calcio piazzato. Avevamo avuto occasioni con Castillejo e Çalhanoglu: in quell’ambiente può succedere di tutto, se nei primi 20-25’ la buttavamo dentro qualcosa poteva già cambiare”.
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Sul morale della squadra post Atene: “Vedere gente che piange nello spogliatoio nel calcio moderno, a livello umano e di sensibilità, è un segnale. Fa capire che i valori del calcio di 15-20 anni questo gruppo ce l'ha ancora. Questa deve essere una cicatrice per noi: ognuno si deve ricordare perché ce l’ha addosso. Le cicatrici si rimarginano se le curi bene. Non dobbiamo pensare troppo, ma dobbiamo giocare con qualità ed il meglio possibile. Per noi è fondamentale quello che ci giocheremo nelle prossime quattro partite”.
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Su Conti, Musacchio e Romagnoli: "Conti è tanto tempo che sta con noi, quindi non lo considero un recente rientro. Serve buttarlo nella mischia ma è pronto. Musacchio e Romagnoli invece bisogna gestirli con attenzione. Sul polpaccio di Alessio non si scherza, non voglio che ci sia alcuna ricaduta. Si è allenato bene e vediamo domani se gioca. Mentre Mateo è reduce da un infortunio serio, serve la massima attenzione ma stanno bene fisicamente e non bisogna avere fretta. Occhio soprattutto a non perderli perché sono importanti per noi".
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Sul suo gruppo: “I miei giocatori meritano rispetto. Qualcuno di voi già ha impacchettato i giocatori, chi va via, qualcuno torna. Non meritano tutto questo. Atene è una cicatrice, ma guardiamo avanti. Non ho dubbi sul mio gruppo, a livello umano. Dobbiamo crescere tutti, loro come io ed il mio staff”.
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Su cosa si aspetta domani dalla squadra: “Voglio vedere la stessa prestazione di Atene, ma non voglio vedere gli errori commessi dai singoli. Abbiamo regalato una partita, ci siamo addormentati sugli episodi. Ci sono stati errori arbitrali, ma nel calcio può succedere. Dobbiamo stare sul pezzo. Senza veemenza e rabbia non raccogliamo mai quanto seminiamo. Problema che ci trasciniamo avanti da tempo”.
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Arrivato Gattuso in sala stampa, si comincia!
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Intanto, ricordiamo i convocati rossoneri per Bologna-Milan di domani: torna il capitano, Alessio Romagnoli!
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Tra poco il tecnico rossonero Gennaro Gattuso arriverà in sala stampa: quasi tutto pronto per la conferenza stampa!
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Amici di ‘PianetaMilan.it', benvenuti al ‘Milanello Sports Center’ di Carnago (VA), dove tra poco, alle ore 14:30, il tecnico rossonero, Gennaro Gattuso, introdurrà in conferenza stampa i temi principali della sfida di domani sera, ore 20:30, allo stadio ‘Renato Dall’Ara’ contro il Bologna di Filippo Inzaghi (clicca qui per tutte le news sul match in tempo reale). Restate con noi per seguire tutte le dichiarazioni di Gattuso in diretta!
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