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Termina qui la conferenza stampa di Gattuso a Milanello.
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Sulla pressione: “Quando indossi questa maglia c’è sempre pressione, in ogni partita. Domani giochiamo contro una squadra che ha caratteristiche che ci possono mettere in difficoltà. Tiene bene il calcio, ha 4-5 elementi che possono metterci tecnicamente in difficoltà. Noi, poi, siamo una squadra che, rispetto il 70-80% della Serie A soffriamo a livello di centimetri, siamo nelle ultime posizioni in Serie A per media. Dobbiamo essere molto molto bravi a non subire gli avversari: la partita di domani si giocherà su questi aspetti qui”.
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Sul riscatto di Bakayoko: “Mica faccio il contabile io, ragazzi. La società sa che giocatori mi piacciono, io cerco giocatori funzionali al mio modo di giocare. Per riscattare Bakayoko ci vogliono soldi importanti, ma il mio compito è quello di farlo esprimere al massimo. Poi il problema economico non è un mio problema, la società sa quanto può spendere: importante è che mi trovino giocatori funzionali”.
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Sul calcio italiano che cambia: “Nella classifica 2008-2009 il giocatore che sbagliava meno palloni possibili c’era Pirlo primo, Montolivo era quinto, Guarente dell’Atalanta era sesto, Melo era nono. Se andiamo a vedere ora, ci sono 3-4 difensori centrali. Tra qualche anno vedremo anche qualche portiere. Ora il primo è Brozović, perché si verticalizza di meno e si palleggia di più. Oggi i centrali toccano lo stesso numero di palloni che toccava Pirlo. Si va alla ricerca del nuovo, del palleggio veloce, giocatori che corrono a 33-34 km/h. Noi siamo stati bravi in questi 3-5 anni a cambiare il nostro modo di giocare: prima era impensabile vedere le squadre italiane, o la Nazionale, che palleggiano così”.
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Sulla difesa a tre o a quattro: “Ho tante idee. Mi piacerebbe giocare a tre, forse giocheremo a tre. Mi piacerebbe giocare con Suso mezzala, ho tante idee in testa, ma ora dobbiamo mettere meno giocatori possibili fuori ruolo per farli esprimere al massimo. Non è sciocchezza, non è stupidaggine che ho pensato di farlo giocare da mezzala. Ci stiamo pensando: oggi pomeriggio prepariamo la partita e proviamo 2-3 soluzioni”.
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Ancora su Paquetá: “Fatemi domande dopo il 2-3 gennaio, quando sarà ufficializzato. Ora non è possibile parlarne”.
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Su Milan-Inter femminile di Coppa Italia: “Nessun consiglio alla Morace: è lei che deve darli a me. Non le ho detto nulla in particolare, ma è vero che a volte chiamo io la Morace per avere consigli”.
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Sul sorpasso all’Inter: “Io penso alla gara di domani. L’Inter è forte, lo ha dimostrato ieri, lo ha dimostrato in Champions League. Per noi deve essere un obiettivo restare attaccati a loro, ma soprattutto quello di migliorare questa squadra ed arrivare in Champions League. Metterei una firma grande come questo tavolo per arrivare Inter terza e noi quarta: è l’obiettivo che vuole la società, noi, i giocatori, i tifosi”.
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Su Çalhanoglu e Bakayoko: “Un giocatore può sempre migliorare, capire dove migliorare e dove sbagliare il meno possibile. Di Bakayoko conoscevamo le caratteristiche, ma mi ha sorpreso che, in pochissimo tempo, ha imparato a stare in campo anche tecnicamente. Ora non rischia, non scopre il pallone. Deve continuare a migliorare su questi aspetti qui, perché poi ha forza, presenza fisica, per il tipo di giocatore che è tecnicamente non è per niente male, deve continuare su questa strada. Hakan può fare molto di più, se le sue prestazioni non sono state brillanti è stata anche colpa mia, l’ho fatto giocare quando non stava bene; mi ha dato disponibilità, gli ho chiesto di dare una mano alla squadra e va solo ringraziato. Ma per corsa, balistica, intelligenza, può dare molto molto di più rispetto a quanto dato fino ad adesso”.
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Su Iago Falque: “Assomiglia a Suso, sembrano fatti con lo stampino. Anche fisicamente. Ma è un giocatore che gioca in velocità, riesce a saltarti, fa gol, è pericoloso sulle punizioni. A livello tecnico è completo; quest’anno è anche in condizione fisica incredibile. Gioca da leader, da giocatore importante. Bisogna fare attenzione: può farti male da solo e mandare in gol i compagni di squadra”.
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Su Zlatan Ibrahimović: “Frenata? Non mi risulta nulla. Ci sono Leonardo, Maldini, Gazidis: è una domanda che va fatta a loro. Io penso a quelli a mia disposizione, c’è Borini che ha un fastidio alla caviglia. Agli altri ci pensano i dirigenti”.
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Sulla calendarizzazione delle gare del Milan: “Bene così, non volevo fare il piangina. Pensiamo alla partita di domani, poi avremo modo e tempo di pensare alla partita di coppa e quella contro il Bologna. Concentriamoci su domani”.
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Su Musacchio e Romagnoli: “Entrambi hanno fatto l'ultima risonanza quattro giorni fa, hanno ricominciato a correre e stanno facendo dei carichi di lavoro. Vediamo la settimana prossima, sicuramente è un po’ più avanti Musacchio di Romagnoli, ma siamo sulla buona strada. Stanno correndo e questo è già importante”.
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Su Lucas Paquetá: “Arriverà qui domani, farà dei test per due-giorni, vedrà la città, cercherà abitazione. Ma ne parleremo quando sarà ufficialmente del Milan”.
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Sulle parole di Vincenzo Montella: “Nessun fastidio. Lui la penso in questo modo, gli auguro di trovare un lavoro il prima possibile. Gli auguro il meglio. La mia cartuccia però l'ho già sparata, non posso stare ogni giorno a rispondere tutti i giorni agli attacchi”.
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Su Juventus-Inter: “Ho visto una grande Inter. Una squadra che riesce a giocare un bellissimo calcio. La Juventus è tosta, difficile. Bellissima partita. Noi dobbiamo pensare a noi stessi. Ma sono scaramantico. Mai gufare gli avversari, poi ti viene contro tutto. L’Inter mi ha impressionato, ha fatto una bellissima partita. Non mi piace gufare però, ti viene sempre contro qualcosa di strano”.
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Sul campionato del Milan: “Il campo dirà se possiamo giocarcela alla pari con le prime della classifica. La partita di domani è da giocare con attenzione. Come gruppo e mentalità siamo sulla strada giusta. Poi è normale che per avvicinarsi a quelle squadre che hanno al momento qualcosa più di noi bisogna migliorare un po’. Ma si respira l’aria che in società ci sono persone importanti. Se camminiamo nella stessa direzione, ed uniamo tutte queste cose, può essere un valore aggiunto”.
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Su Higuaín: “Quando tutti pensavano che era arrabbiato, il cazzeggio nello spogliatoio non è mai mancato, ha sorriso, fatto battutine. Vero che non segna da un mese, ma è stato fermo due giornate per squalifica, poi c’è stata la sosta. Quindi sono due partite. Per noi è fondamentale, importante, non sarà mai un problema finché ci sarò io, gioca bene al calcio è un campione. Lui deve pensare alla squadra, non avere la fissazione del gol, viene di conseguenza. Lui e la squadra devono aiutarsi a vicenda”.
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Sulla classifica: “Quando ci sono serenità, tranquillità e voglia nel gioco del calcio può succedere di tutto. Da quando abbiamo perso in una botta sola 4-5 giocatori ho visto voglia ed occhi diversi da parte di tutti. Avere tanti infortuni ci ha ricompattato di più”.
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Sulla squadra: “Terzo posto? Non lo so. Oggi in questa squadra ci sono stati miglioramenti in tanti giocatori. Voglio vedere grandissima voglia di stare qui, grande senso di appartenenza. Voglio vedere voglia di continuare a migliorarsi, e l’ho notato in tanti giocatori. Non bisogna lasciare nulla al caso, bisogna continuare a lavorare così. Per l’età dei giocatori, per le loro caratteristiche, ho bisogno di vedere questo. Questo ci può far svoltare. Poi le partite si possono perdere o vincere, ma bisogna credere in quello che si propone con voglia. Nell’arco di un anno, ho visto pochissima gente svogliata”.
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Su Higuaín e Cutrone: “Ci proviamo. Facciamo di tutto per farli giocare insieme. Poi abbiamo tanti giocatori offensivi. Ma il nostro focus dev’essere l’equilibrio. Poi possiamo giocare anche con dieci giocatori offensivi. Bisogna sapere come muoverci e saper annusare il pericolo quando necessario, voglio vedere equilibrio, voglia di sacrificarsi: la chiave è questa”.
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Sul Torino che non perde in trasferta: “Abbina tecnica, fisica, è messa molto bene in campo. Ha un allenatore preparato, è una squadra che sa quello che deve fare. Abbina qualità e prestanza fisica. Per noi domani sarà molto molto difficile affrontarli”.
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Si comincia con un ricordo di Luigi Radice: “E’ venuta a mancare una grande persona, un grande uomo di sport. Condoglianze alla sua famiglia, abbiamo perso un grandissimo uomo”.
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Arrivato Gattuso in sala stampa: tutto pronto per la conferenza stampa del tecnico rossonero!
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Al momento, secondo quanto riportato da ‘Milan TV’, a due ore dalla rifinitura, il Milan, domani sera, dovrebbe riproporre il 4-4-2 con i seguenti interpreti: G. Donnarumma; Calabria, Abate, C. Zapata, R. Rodríguez; Suso, Kessié, Bakayoko, Çalhanoglu; Higuaín, Cutrone. Tutto, però, andrà verificato nella seduta odierna di allenamento a Milanello, in programma alle ore 16:30.
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Tra poco Gattuso arriverà in sala stampa a Milanello per la conferenza stampa della vigilia di Milan-Torino.
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Amici di ‘PianetaMilan.it', benvenuti al ‘Milanello Sports Center’ di Carnago (VA), dove tra poco, alle ore 14:30, il tecnico del Milan, Gennaro Gattuso, presenterà in conferenza stampa i temi principali della sfida di domani sera, ore 20:30, a ‘San Siro’ contro il Torino di Walter Mazzarri (clicca qui per tutte le news sul match in tempo reale). Restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta di Gattuso!
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