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Abate e Antonelli: "Sono due assenze importantissime. Non ci danno alternative. Per questo è stato provato anche Romagnoli terzino. Abbiamo solo Calabria e De Sciglio e in caso di emergenza, sapremo come muoverci".
Le parole di Berlusconi - "La sua dote di grande motivatore è risaputa ed è bello quando tutti riescono a sentire quello che ti dicono. Anche questa mattina c'è stato un grande discorso e le parole possono avere un effetto positivo".
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Il modulo - "Mancando Bonaventura, non abbiamo avuto la possibilità di cambiare. Adesso che è tornato possiamo farlo. Domani spero che i giocatori diano il 110%".
Il ruolo dell'allenatore - "L'ho sempre vissuto in maniera positiva da giocatore. Da allenatore hai altre pressioni, soprattutto dall'ambiente esterno. Non ho timore quando ho fatto il lavoro al 100%".
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Il futuro - "Conta solo la finale. Sarei felice di continuare al Milan. Ora, però, non è importante Brocchi, ma che la squadra si giochi bene la finale, Se non dovessi essere io l'allenatore dell'anno prossimo, avrò vissuto un'esperienza meravigliosa"
Conta solo vincere - "Ci sono partite dove il risultato conta di più del gioco. Domani l'unica cosa che conta è dare filo da torcere alla Juve".
Niang e Donnarumma - "M'Baye si è allenato con la squadra. Questa settimana ha proseguito nel suo lavoro, è stato fatto un piccolo miracolo da parte dell'area medica che ce l'ha messo a disposizione per la finale. E' normale che non abbia i 90 minuti e non partirà titolare. Sicuramente ho nella mia testa di dargli la sua chance se ne avremo bisogno. Gigio? Ci ha dato dimostrazione nel tempo di non farsi fregare dall'emozione. Ha grande freddezza e serenità e nel talento di un giocatore c'è anche l'aspetto mentale. E' un grande portiere e sa".
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La sfida ad Allegri - "Io sono carichissimo di mio, a prescindere da tutto. La vivo come se fossi ancora un giocatore dal punto di vista emotivo. Devo avere la lucidità di capire quali saranno, in partita, i momenti decisivi per frappormi ad un allenatore bravo e preparato come Allegri. Domani l'unico aspetto importante è la squadra, che ha la chance di dare una grande gioia ai tifosi e al club".
La preparazione alla finale - "Non mi aspettavo niente. E' stato un periodo difficile, con tante difficoltà. In questo momento ci sono episodi che se ti girano bene, ti fanno svoltare dalla parte giusta. Non siamo stati aiutati dalla fortuna, sapevamo che sarebbe stato difficile. Per me è stata un'esperienza grandiosa, dove ho imparato tante cose: sia nella gestione campo sia in quella extra campo".
I ricordi - "Mi rievoca i pensieri di Lazio-Roma della finale di Coppa Italia, ma anche le altre vigilie dove ci si giocava un trofeo. Oggi, come nelle altre occasioni, non vedo l'ora che inizi la partita".
Il gruppo e la squadra - "Sul fatto che io non molli mai è una cosa chiara. E' un momento difficile, ma sto mantenendo il mio equilibrio, la mia voglia e la mia determinazione. Siamo alla fine di questo breve percorso, ci vogliamo togliere una soddisfazione grande. I giocatori si sono allenati bene, ho visto qualcosa di diverso, ma non mi faccio fregare più da questo, perché anche prima della Roma era successo. Spero che tirino fuori davvero quel qualcosa in più. E' l'occasione giusta. Ogni giocatore ha il suo amor proprio e la sua professionalità. Vanno toccati su vari punti, sulla realtà di oggi. Molti di loro hanno l'ultima possibilità di vincere qualcosa. Chi andrà a scadenza potrà lasciare con un bel ricordo, chi andrà via si porterà dietro una vittoria che rimarrà nella sua storia e in quella del club e chi rimarrà, invece, si sarà meritato di rimanere. La scelta del ritiro è stata concordata, abbiamo anticipato di un giorno il ritiro per preparare al meglio la finale, senza che nessuno si sia messo di mezzo. Lo spirito e la voglia di aiutarsi tra noi. La Juve lo fa sempre, e questo ti aiuta a sopperire quando qualcuno è in giornata no, Non si deve pensare al proprio orticello".
Una vittoria per salvare la stagione - “Vincere sarebbe qualcosa di stupendo, soprattutto per chi ha sofferto per il Milan in questi anni. In caso di successo non dobbiamo dire che la stagione è stata positiva, ma si dovrà lavorare per non ripetere certe situazioni che ti portano a giocarti all’ultimo qualcosa di importante”.
La Juventus - “Tutte le squadre hanno dei difetti. Quelle forti sono quelle che ne hanno di meno e che hanno grande ferocia. La Juve le ha, con una mentalità vincente ha saputo ribaltare un inizio di stagione non facile. Ma se lotti, puoi arrivare a vincere”
Tanti Brocchi in campo - “Non so se batterebbero la Juventus, ma le darebbero grande filo da torcere”
L'importanza di Milan-Juventus - “Una squadra dovrebbe avere, a prescindere, la voglia di giocare la finale. Non capita tutti i giorni di conquistare una coppa e il fatto che ci siano state delle parole belle e importanti del presidente e l’udienza dal Papa fortificano questa voglia”.
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Queste, invece, le dichiarazioni del tecnico rossonero, Cristian Brocchi, alla vigilia della finale di Coppa Italia, Milan-Juventus, in programma domani sera allo stadio 'Olimpico' di Roma.
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