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Termina la conferenza stampa di Marco Giampaolo
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Su Biglia titolare: "Potrebbe..."
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Sulla contestazione dei tifosi: "La squadra non si esprime come dovrebbe ed è giusto. Bisogna cogliere lo spunto e responsabilizzarci nella maniera giusta. Quando giochi la partita di calcio devi avere la lucidità per giocarla bene. La partita richiede agonismo ma devi giocarla bene. Non deve pesare quella palla lì sennò altrimenti giochi male. Mi preoccupo di queste dinamiche. E' normale che devi alzare l'attenzione e dopo le sconfitte non puoi non averlo. Devi avere anche la lucidità e la freddezza per giocare a calcio"
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Sul ritiro: "Sono contrario. Mi sembra superfluo"
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Sul Milan di Giampaolo: "Tutte le palate di materia organica che mi avete buttato addosso ma non perchè vi ho letto è perchè lo deduco dai messaggi (risata). Sono abituato a soffirere. Non è importante rispondere platealmente alle accuse e mettere su teatrini. Bisogna lavorare, l'ho sempre fatto e lo continuerò a fare, per smentire. L'unica strada è il lavoro e la squadra, l'affiliazione e il sentimento. Anche attraverso un comportamento, un modo di fare che respiri e percepisci. Continuerò a fare le cose che ho sempre fatto che mi hanno portato ad allenare il Milan"
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Sulla sterilità offensiva: "Lì bisogna lavorare se una squadra produce e gestisce il pallone, se riesce a farlo in una zona alta del campo significa che devi migliorare gli ultimi venticinque metri. Bisogna trovare soluzioni diverse rispetto a quelle che cerchiamo. Ed è lì che bisogna insistere. Ci lavoriamo sopra tutti i giorni e continueremo a farlo"
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Su Piatek: "Il Milan non può rinunciare all'attaccante più prolifico del campionato. Se non fa gol Piatek chi li fa Giampaolo? Può star fuori una partita come con il Brescia ma deve fare affidamento il Milan su Kris. Qualche partita può anche star fuori ma per la gestione non puoi pensare di rinunciare al tuo capocannoniere. Deve star lì darci dentro, soffrire, prendersi le sue responsabilità. I calciatori posso metterli da parte per farli recuperare, ma i più importanti devono stare in trincea"
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Sull'assenza di gioco: "Ci mancano gli ultimi venti metri, sotto le cose le facciamo abbastanza bene e proponiamo un'idea di calcio. Gli ultimi venti metri vanno messi a posto"
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Sulla situazione attuale: "Nessuno se la aspettava ma dobbiamo saperci stare e uscirne. Abbiamo sbagliato qualcosa probabilmente"
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Sulle difficoltà: "Io vi riporto le statistiche del possesso palla che siamo secondi solo al Napoli con qualche secondo. Supremazia territoriale siamo i primi come squadra. Ci manca il dettaglio e gli ultimi venti metri per concretizzare la mole di lavoro e su questo lavoreremo. I connotati e i numeri per parlare di quel tipo di calcio ci sono tutti. Manca il dettaglio, manca l'ultimo pezzettino per raccogliere i frutti. Ritengo che la squadra abbia dei valori. Una partita, un risultato riesce a farti svoltare perchè azzeri il peso delle sconfitte precedenti. L'aspetto psicologico è più importante. Se non stai bene mentalmente fai fatica anche fisicamente"
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Sulle parole di Romagnoli: "I 25 devono dar la vita per la maglia e loro stessi non per me. Mi è stato manifestato entusiasmo per le metodologie di lavoro, anche privatamente. La squadra credeva e crede nelle cose che proponevo. Le sconfitte rischiano di minare il percorso e bisogna essere forti nelle sconfitte e forti nel mantenere la barra dritta. Avere forza nel soffrire, tirarsi su le maniche ed essere attenti ai dettagli"
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Su Reina: "Lui chiama a raccolta i suoi compagni per dire che c'è bisogno di determinati requisiti. Nelle difficoltà l'essere umano alza il livello di attenzione non sono superficiale, ogni parola come se fosse l'ultima e non do nulla per scontato anche su una rimessa. Questo fa la differenza"
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Sulle parole di Galeone: "Qualsiasi considerazione rischia di essere fuorviante. Dopo quattro sconfitte e sei punti è chiaro che è tutto nero e i giudizi tutti pessimisti, le cose poco chiare. Anche in questo caso bisogna avere equilibrio. Molti sentenziano io sarei prudente nell'esprimere giudizi definitivi. Chi è abituato a star dentro una squadra, respirare l'ambiente, sentire i calciatori sa che è qualcosa di completamente diverso. Andrei cauto nell'esprimerci in una direzione o in un'altra. La squadra ha ampi margini di miglioramento, soprattutto mentale nel far le cose in un certo modo. La battaglia da vincere sta nel coinvolgimento mentale nel fare determinate cose in un certo modo e lo ribadiamo da un paio di mesi"
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Sul peso della partita: "Io ragione con il noi, non con l'io. La responsabilità di far bene è per il Milan, l'ambiente, i tifosi non per me stesso. C'è da far bene al di là degli interessi individuali che non contano nulla rispetto al Milan"
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Sulla settimana vissuta: "Le sconfitte minano il morale, intaccano il morale dei calciatori. Chi pensa che non sia così sbaglia. Devi ricostruire sotto l'aspetto mentale, psicologico. Analizzare cosa abbiamo sbagliato, cercare confronti con i calciatori individualmente e collettivamente. Mettere in atto tutte quelle strategie che possono aiutare la squadra a superare i momenti di difficoltà. Le abbiamo fatte tutte, senza nasconderci. Cosa ci siamo detti è roba nostra, ma a volte ci arrivate pure"
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Sul cambiamento di questo Milan: "Erano passati due/tre giorni tra Fiorentina e Torino. Non è semplice dover vincere per forza, la tensione della partita, non avevamo recuperato a pieno le fatiche dei giorni prima. Le motivazioni possono essere tanti e non è semplice. Prendi atto di quello che hai sbagliato, ne parli con la squadra e ti organizzi per non averne più. L'equilibrio può fare la differenza, sempre. Mi riferisco alle fasi di gioco"
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Sui derby con il Genoa: "Altra storia, altra realtà. Li ho definiti derby vincenti ma sono stato fortunato"
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Il Milan giocherà con il lutto al braccio per la scomparsa di Sergio Mascheroni
Sulle parole di Reina: "Sono il succo per chi si appresta a giocare una competizione di alto livello come fa il Milan. Volontà, determinazione, sacrificio e appartenenza sono fondamentali. Molte volte sono parole che si ripetono e vengono abusate ma bisogna leggere il signficato. Reina ha esperienza internazionale, sa cosa dire e come veicolare i messaggi. E' un leader dello spogliatoio ed è ascoltato. Quando parla non lo fa tanto per"
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Da Milan TV: "Sono stati diramati i convocati. 23 i rossoneri per la trasferta di Genova. Mancano Caldara e Musacchio (squalificato). La squadra si è allenata questa mattina per la rifinitura"
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Tra pochi minuti inizierà la conferenza stampa di Marco Giampaolo
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Amici di ‘PianetaMilan.it', benvenuti al ‘Milanello Sports Center’ di Carnago(VA), dove tra poco, alle ore 13:15, il tecnico Marco Giampaolo introdurrà in conferenza stampa i temi principali di Genoa-Milan, gara in programma domani sera, ore 20:45, a ‘Marassi’. Sfida molto delicata, questa, per il futuro dell’allenatore rossonero e per le ambizioni di Alessio Romagnoli e compagni in questo campionato di Serie A. Restate con noi per non perdervi neanche una dichiarazione in diretta del mister.
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