cronaca live

LIVE PM – Le parole di Galliani a ‘Tiki Taka’

Lorenzo Romagna

-

-

Sulle esultanze contro la Juve: "Oggi ho meno urli di gioie rispetto a 15-16 anni fa. Sono un grande tifoso ed è normale. Le mie due esultanze sono diverse: una in occasione del gol annullato alla Juve e l'altra dopo la grande parata di Donnarumma"

-

Su Allegri: "L'ho chiamato ieri e gli ho detto: 'Una volta un favore alla Juventus e una volta al Milan. L'unico che ci rimette sei sempre tu'. Evidentemente gli errori non sono pro o contro il Milan o la Juventus, ma contro Allegri (ride, ndr)"

-

Sul paragone Montella-Mihajlovic: "Montella è un bravissimo allenatore, l'avevamo cercato anche due anni fa ma era vincolato e non è venuto. Grandi onori a Montella ma non mi sento di dare nessuna croce a Mihajlovic, perché questi giovani l'anno scorso avevano un anno in meno. Mihajlovic ha avuto il coraggio di far esordire Donnarumma, quindi io credo che abbia lavorato, abbia fatto crescere questi ragazzi e credo che Montella sia bravissimo a farli maturare. Non farei un parallelismo tra i due"

-

Sull'attenzione mediatica nei confronti di Locatelli: "Ne ho vista troppa, nel bene e nel male. Ha ragione Ventura che dice che adesso basta una partita buona che sei l'erede di qualcuno, che meriti la Nazionale, eccetera. Ci vuole molta calma, c'era un vecchio allenatore dell'Inter, Sergio Brighenti, che dei ragazzini diceva sempre 'devono mangiarne di panini prima di arrivare in Nazionale'. E Locatelli deve ancora fare tantissimo: è un bambino ma è un bambino di talento"

-

Su Locatelli e la crescita con Milan Lab: "Io sono un appassionato pazzo e verifico tutto quello che succede. Dopo ogni partita analizzo gli indici di efficienza tecnica, fisica e motivazionale tramite un software di Milan Lab. Quello che si nota quando un ragazzo della Primavera sale in prima squadra è l'indice di efficienza fisica. La media quando fai bene è intorno a 90 su 100. Quando Locatelli ha iniziato l'indice di efficienza fisica era 70. Grazie al lavoro straordinario di Milan Lab, di Daniele Tognaccini e dei preparatori atletici adesso il ragazzo ha un indice di 91-92, cioè è un giocatore di Serie A. Ha il fisico resistente in grado di giocare nel campionato. Bisogna ricordare sempre tutti questi dati. Noi adesso abbiamo un progetto che si chiama Milan Gold che riguarda i giocatori di maggior talento del settore giovanile: è un programma che ha lo scopo di farli crescere psicologicamente, fisicamente e livello delle motivazioni. Come sempre, nulla succede per caso"

-

Sul Milan giovane e italiano: “Un'idea nata da quando non abbiamo più retto il confronto con i fatturati degli altri club. L'unico modo per tornare grandi è questo. Giocatori da 100 milioni di euro non possono più essere comprati da club italiani"

-

Sui tifosi: "Se devono essere vicini alla squadra? E’ ovvio che i tifosi vogliono vedere vincere la propria squadra. Se il Milan non fosse stato secondo, non avremmo fatto il sold-out a San Siro. Questa sfida sembra essere tornata all'antico fascino"

-

Sulla cessione del Milan: "Non ci penso. Il mio sogno è il Milan, continuerò ad andare avanti fino all’ultimo giorno. Closing? Non ci penso, penso al Genoa, al Pescara, al Palermo e all’Inter"

-

Sul Milan per lui: "Continuo a sognarlo, le mie energie psico-fisiche sono concentrate sul Milan. Quel tiro di Locatelli ha realizzato un sogno"

-

Sui gol di Savicevic e Locatelli: "Due gol belli e due periodi diversi: li mettiamo ex equo"

-

Sul momento del Milan: "Speravo in questa posizione. Lo scorso anno ho sfidato le ire dei giornalisti perché continuavo a sostenere che il Milan era superiore al posto che occupava in classifica"

-

Su Locatelli: "Mi è subito venuta in mente una similitudine con Rivera: anche lui, nel '61, segnò a 18 anni, a 3 minuti dalla fine, contro la Juventus. Poi Rivera è diventato un campione. Per questo auguro a Manuel di ripercorrere la stessa carriera"

-

Su Donnarumma erede di Buffon alla Juve: "Buffon è ancora un grandissimo portiere, ma credo che Gigio possa essere il suo erede in Nazionale. Però mi auguro e sono convinto che resti al Milan ancora per molti anni. Mi vien da ridere perché ho ancora la giacca insanguinata dopo che ho abbracciato Gigio. Aveva una ferita all'orecchio procurata da Pjanic"

-

Tantissime le tematiche toccate da Adriano Galliani nella sua lunga intervista rilasciata a 'Tiki Taka'. Segui con noi tutte le sue dichiarazioni!