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Finisce qui la conferenza stampa
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Cutrone nel tridente: "Decidetevi tra di noi, fate la conta, c'è la possibilità di vedere Patrick, ma non nel ruolo da esterno".
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Bonaventura nel tridente: "Si ci può stare, è una soluzione che si potrebbe vedere prima poi"
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Calhanoglu: "Ancora non sta benissimo, ha una piccola infiammazione al tendine rotuleo, il legamento invece non ha nulla"
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Calabria: "Vedremo domani se giocherà o meno. E' un giocatore a cui dobbiamo fare molta attenzione, dopo una partita dura ha bisogno di riposo, altrimenti rischia di fermarsi. La sua storia è questa e anche da questo punto di vista dobbiamo perchè più di 2/3 partite di seguito non riesce a fare"
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La rosa del Milan: "L'importante è avere alternative, giocatori che possono interpretare diversi ruoli e sistemi tattici, mi piace ragionare su queste cose, non sui singoli giocatori"
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Ancora sul mercato: "Fassone ha detto le stesse cose che ho detto io, arriveranno 3/4 giocatori non ci saranno rivoluzioni. Uscite prima di fare acquisti? Non è detto vedremo, aspettiamo la decisione UEFA. E se parlo di 3/4 giocatori è perchè abbiamo parlato con la società per rafforzare la squadra. I nomi? Non so chi sono, vedremo, poi mi Pogba lo andrei a prendere a piedi e mi piacciono Cristiano Ronaldo e Messi, a chi non piacciono?"
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De Zerbi: "E' un allenatore con grandi idee, gli piace un calcio propositivo, è molto preparato è un giovane che fa giocare la squadra con qualità e mi piace molto. Poi in Italia ci sono solo allenatori bravi in Serie A, quando guardo un collega ho sempre qualcosa da rubare a livello di idee, sono tutti molto preparati a livello tattico"
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Arrivare in Europa: "Il Milan non può stare fuori dall'Europa, per la sua storia e per il mio percorso. Poi arrivare sesti è molto più importante che arrivare settimi, per evitare due turni di preliminari in più. Per il club e i giocatori è importante andare in Europa"
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Le dichiarazioni di Fassone sul mercato: "A me non risultano queste cose, ma abbiamo un AD e un DS e a certe cose ci pensano loro. Io posso solo dire che da quando sono arrivato qui non manca nulla, posso solo rassicurare i tifosi che qui di fame non muore nessuno. Da milanista, non da allenatore, tocco con mano che a livello organizzativo non manca nulla".
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La crisi degli attaccanti: "La storia è storia, ma io devo pensare ai risultati non posso pensare 'Madonna ho un attaccante che non è in doppia cifra' perchè se vado a prendere tutti e tre i nostri attaccanti, che sono giocatori importanti, guardo come si muovono e vedo che i bomber sono quelli, perchè in Serie A non vedo giocatori che hanno 7/8 occasioni a partita. Contro il Torino mi ha deluso aver creato poco, non i gol sbagliati. La priorità è metterli in condizione di segnare, non posso pensare alla storia. I gol che mancano? Ringraziamo Dio che non li stiamo prendendo, altrimenti chissà dove saremmo. Noi non possiamo dimenticare che tipo di giocatori abbiamo e come fare a farli rendere al massimo, non possiamo inventarci cose strane, questa è la mia convinzione"
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La partita con il Torino: "Ho rivisto la partita con il Torino è stato sterile, ci siamo accontentati e abbiamo sbagliato. La partita è cambiata al 25' e abbiamo subito maledettamente i nostri avversari, poi ci siamo messi con la difesa a tre, ma non riuscivamo ad accorciare bene"
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A centrocampo: "Oggi prepariamo la partita, ieri hanno lavorato i ragazzi che non hanno giocato a Torino. Biglia è un giocatore importante, ci da equilibrio e in mezzo al campo raddoppia sempre. Montolivo o Locatelli? Ho scelto Loca, ma non è quello il nostro problema e non è colpa di Locatelli se abbiamo preso gol"
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Le due punte: "Voi fate il vostro mestiere e cercate la polemica, è giusto, ma io devo fare il mio mestiere e dare equilibrio alla squadra. A inizio stagione il Milan subita gli avversari, a me non piace subire gli avversari. Il Milan è terzo, dietro a Juve e Napoli per cross, non è un caso. Questa è una squadra che costruisce molto, se non segna forse non è colpa solo degli attaccanti, forse è anche colpa nostra che dobbiamo modificare ancora diverse cose. Poi voi guardate solo agli attaccanti, ma guardate quanti giocatori diversi hanno fatto gol, soprattutto le mezz'ali".
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Il momento: "Quando vesti una maglia così importante c'è sempre pressione, dobbiamo sempre avere la forza di fare una corsa e una giocata in più. C'è l'Europa League da conquistare, ma la cosa più importante per me è lo spirito di gruppo. La maglia pesa, per questo non dobbiamo avere paura, dobbiamo fare il massimo in campo, come squadra, poi vedremo dove arriveremo. Le partite vanno giocate, preparate con mentalità e voglia, poi gli stimoli non mancano. Sento dire che non abbiamo più stimoli, visto che non andremo più in Champions League, ma sono chiacchiere da bar perchè io e giocatori dobbiamo dimostrare ancora tanto".
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La corsa all'Europa: "Non c'è solo l'Atalanta, non è un caso il gol della Samp al 93' e la Fiorentina è in salute. Tutte queste squadre se la possono giocare, non dobbiamo dimenticare tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi, da dove siamo partiti, come stavamo mentalmente e fisicamente. E' vero che non vinciamo da un mese, ma siamo una squadra viva, anche se un po' di stanchezza nei singoli c'è, ma fa parte del gioco. L'importante è giocare da squadra e avere grande mentalità".
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Si comincia: "Domani arriva una squadra sbarazzina, che non ha nulla da perdere e che gioca un buon calcio. De Zerbi fa giocare bene le sue squadre, se non entreremo in campo con il piglio giusto domani faticheremo perchè, lo ripeto, il Benevento gioca bene e ti può mettere in difficoltà in qualsiasi momento. Dovremo metterci furore agonistico"
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Cari amici, PianetaMilan.it vi da il benvenuto da Milanello dove, tra pochi minuti, si terrà la conferenza stampa della vigilia di Milan-Benevento. Protagonista, come sempre, sarà Rino Gattuso, che risponderà alle domande dei giornalisti presenti in sala stampa.
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