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Milan, Scaroni: “Non servono cessioni, San Donato priorità” | LIVE NEWS
Amici di PianetaMilan.it, tra non molto, a Casa Milan e alle ore 18:00, inizierà l'Assemblea degli Azionisti del Milan, condotta dal Presidente Paolo Scaroni, per approvare il bilancio rossonero per il 2023/24. Restate con noi per non perdervi alcuna delle dichiarazioni rilasciate!
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Se quindi prevedono di avere un bilancio in equilibrio a prescindere dalle plusvalenze: "Sì, ci aspettiamo un piccolo utile o una piccola perdita. Quindi senza grandi cessioni, come quella per esempio di Tonali dell'ultimo anno".
Che idea si è fatto sullo scandalo dossieraggi: "È un tema su cui non dico niente. Non mi sembra opportuno, alla fine dell'Assemblea del Milan parlare di queste cose".
Se San Donato è la priorità per il nuovo stadio: "Certo".
Sui 200 milioni come valore di San Siro: "Non mi metto a fare calcoli su ipotesi. Non è così semplice poi. Non c'è un assegno da 200 milioni da dare, ammesso che siano quelli. C'è un tunnel da costruire, bisogna capire cosa succede su varie cose. Il tema è complicato. Finché non abbiamo un quadro completo è molto difficile avanzare ipotesi. Per noi il progetto di San Donato resta al centro della nostra strategia. Seguiamo anche l'ipotesi San Siro naturalmente. Un'ipotesi che davamo tutti per morto per l'impossibilità di far fronte al tema secondo anello, ora risolto, quindi guardiamo avanti. Possiamo provare a risolvere i problemi. Poi faremo analisi, tra cui anche il costo. Poi ho le ossa ancora rotte da cinque anni. Sembrava fossimo arrivati in porto e invece no. Per questo tengo un tasso di preoccupazione su San Siro".
Cosa pensando di fare per opporsi alla decisione del sindaco di Bologna: "Tutte le decisioni possono anche non essere legittime, soprattutto quando hanno un contenuto, oltre che incomprensibile (perché non si capisce il motivo per cui non si potesse giocare a porte chiuse) e iniqua. Perché non si capisce come mai a calcio no e altre cose sì. Ciò presta il fianco alla possibilità di mettere in discussione la legittimità. Si entra anche nel mondo del risarcimento danni. Il nostro è difficile da qualificare, ma costringerci fino a febbraio a non giocare ci crea un problema non da poco, senza considerare quella di domani. Stiamo esaminando questo tema. Sono furioso e per cui sono attivo".
Se sono confermate le indiscrezioni di un accordo col Congo e se la soglia dei 500 milioni è vicina: "Questa cosa dei 500 milioni io non l'ho mai detta. Non ricordo... In queste cifre conta il nostro lavoro e i risultati soprattutto europei. Perché sono quelli che consentono di migliorare il fatturato. Nel bel mezzo di una trattativa non ne parliamo, però ne ha parlato il Congo... Ancora non abbiamo raggiunto un accordo. C'è una parte commerciale e una parte di molte iniziative da realizzare lì".
Un chiarimento su quanto accaduto con AIMC: "Non c'è stata alcune riduzione dei tagliandi che vanno ad AIMC. Adesso abbiamo avuto un incontro la scorsa settimana, ci sono tematiche messe sul tavolo da AIMC e ne stiamo discutendo insieme con l'auspicio di trovare un accordo buono per entrambe le parti".
Qual è l'obiettivo minimo iscritto a bilancio per la Champions League e se le plusvalenze saranno più continue: "Le assunzioni di budget non rappresentano l'ambizione sportiva della società. I budget sono conservativi, poi prendiamo atto delle prestazioni e reinvestiamo. Quindi vanno scisse le due cose, non è l'obiettivo della società. Abbiamo previsto i playoff in Champions League, ma ci aspettiamo di fare meglio tutti. Avendo i conti in ordine non abbiamo necessità di cedere giocatori per fare plusvalenze. Sono più situazioni opportunistiche, valutate di volta in volta. Possiamo scegliere, proprio in virtù dei bilanci che abbiamo".
Sui tifosi che si sentono poco tutelati per la vicenda Bologna-Milan: "Io sono furioso. Il sindaco di Bologna ha preso una decisione incomprensibile e immotivata. Non tanto per la chiusura dello stadio in presenza di un'alluvione. Ma per averci impedito la partita a porte chiuse. Incomprensibile sotto tutti i punti di vista, soprattutto visti gli altri eventi a Bologna, quindi anche iniqua. Può decidere ciò che vuole e siamo rispettosi nel nostro stile nei confronti di un'istituzione. Non possiamo prenderla sotto gamba. Però è stata iniqua, ci ha fatto un danno. Possiamo mettere in discussione l'ordinanza sindacale e questa decisione la stiamo guardando da tutti i punti di vista. Ci ha creato danno e non restiamo inerti. Però il danno c'è e non possiamo fare niente. Però è qualcosa che mi ha reso furioso. Siamo tutti furiosi qui. Torto grave. In tutto questo la Lega ha telefonato più volte al sindaco, con me presente, chiedendo di giocare a porte chiuse, ma sempre un diniego, per me incomprensibile".
Se migliorando la situazione può aumentare l'esborso per il mercato: "Ho detto che negli ultimi due anni abbiamo fatto acquisti, al netto di cessioni, per 100 milioni. Rispetto ad altre squadre, siamo tra i primi. Proprio perché abbiamo un buon bilancio. Le due cose vanno insieme. Non ci sono da un lato gli investimenti e da un lato dei buoni bilanci. I due concetti vanno insieme e sono consequenziali. Potremmo fare di più se genereremo più fatturato. Vanno insieme le cose, sono temi strettamente collegati".
Se è nelle intenzioni fare uno sforzo per consolidare alcuni contratti: "L'anno scorso abbiamo rinnovato 10 contratti di calciatori della prima squadra. Vogliamo trattenere i talenti migliori, aggiungendo di anno in anno dove serve".
Se hanno un obiettivo per cui poi la cifra per i cartellini salirà: "Il costo tesserati è già aumentato dell'8%. Non c'è un obiettivo preciso. Investiamo per poi rinforzare la squadra. Si aggiungerà quello per Milan Futuro. Man mano che i ricavi crescono, crescono i soldi sul mercato".
Sul maxibonus stadio: "Non esiste nessun bonus su niente. Né su stadio né su altro. Una cosa totalmente falsa. Non vale per me né per Furlani, gliel'ho chiesto. Io sono assatanato per fare il nuovo stadio. Ci dedico una parte importante della mia vita da 5 anni, non ho bisogno di bonus per un progetto che reputo essenziale per il Milan e il calcio italiano".
Al netto di eventuali grosse cessioni che potrebbero arrivare si aspettano di chiudere in utile anche il prossimo bilancio: "Sicuramente contiamo di chiudere con un bilancio buono. Un piccolo utile o una piccola perdita non ci fa una grande differenza. Però teniamo sotto controllo i costi perché è la condizione per investire in nuovi giocatori".
Scaroni: "L'assemblea ha approvato all'unanimità il bilancio e la distribuzione dell'utile. L'assemblea si è svolta con coerenza complessiva. Abbiamo chiuso il bilancio in utile per il secondo anno consecutivo. Ciò indica che il Milan è gestito in modo sano e questo dà i mezzi per continuare a investire. Abbiamo investito infatti molto negli ultimi anni. Nell'ultimo esercizio, chiuso al 30 giugno, più di 50 milioni al netto delle cessioni per acquistare giocatori. Continuiamo a investire. Questo risultato positivo arriva sull'onda dell'aumento dei ricavi: 457 milioni, il 13% in più dell'anno scorso che era già record. Nel 2019/20 fatturavamo 192 milioni. Fatturiamo più del doppio di quattro anni fa. Abbiamo continuato a rafforzare la squadra, abbiamo investito 100 milioni tra l'anno scorso e quest'anno. Abbiamo avuto un importante contributo da parte di RedBird, che ha una galassia di società che operano nel mondo dello sport, che ci hanno assistito nelle nostre sponsorizzazioni, nei ricavi da stadio. Siamo soddisfatti. Abbiamo lanciato Milan Futuro, investendo in modo importante nei giovani. Un progetto che costa più di 10 milioni l'anno, è una squadra professionistica. Non è poco. Abbiamo aperto Casa Milan a Dubai, siamo andati negli USA e in Australia, per la prima volta nella storia del Milan credo. Un aumento di fatturato nonostante un decremento dei ricavi televisivi, avvenuto in tutta Europa. Siamo sani anche dal punto di vista patrimoniale. Abbiamo ricavi in crescita e siamo in utile. Questa la sintesi massima sul bilancio chiuso al 30 giugno 2024".
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