Napoli-Milan, Conceicao: “Non ho bisogno di rassicurazioni, ora…” | LIVE NEWS

Termina qui la conferenza stampa.

PM - Su Fikayo Tomori: "Dipende anche dai cicli. I giocatori hanno momenti. A volte si abbassa la forma. Ho quattro difensori molto bravi. Ho piena fiducia in loro, la stessa in tutti. Nelle ultime hanno giocato Thiaw e Gabbia, le prossime vedremo. Questa competizione tra loro è buona, spero mettano in mostra le qualità per convincermi".

C'è un giocatore del Napoli che lo impressiona: "No, guardiamo alla squadra. Hanno tutti qualità. Conte sta facendo bene perché è bravo e con buoni giocatori. Non vado sui singoli. Hanno bravi in ogni reparto".

Quale può essere il ruolo di Ruben: "Può fare più di una posizione. Ha numeri importanti, l'anno scorso ha fatto 10 gol. Quando sono arrivato, ho visto immagini di tutti i giocatori. Si può usare da trequartista, più basso... Dipende dalla strategia e da come sta. Ultimamente ha lavorato davvero bene".

Su Walker: "Si è inserito molto bene, ha esperienza. È un giocatore importante. Deve dimostrare in settimana di meritare di giocare. Non gioca perché ha 35 anni e viene dal Manchester City, ma perché lo merita. Finora l'ha fatto. È fantastico".

Se la semifinale influenzerà le scelte di domani: "Se prepariamo due partite non va bene né una né l'altra. Dobbiamo pensare solo a domani e poi alla semifinale. C'è chi ha giocato tanto in Nazionale, ma oggi come oggi abbiamo modo per recuperare benissimo. Non è per questo che uno giocherà o no".

Se hanno fissato gli obiettivi: "Sì, la Coppa Italia e il quarto posto. Poi c'era il terzo della Supercoppa Italiana raggiunto e la delusione per gli ottavi di Champions League purtroppo".

Se ha parlato di fiducia con Furlani e Ibrahimovic: "Sinceramente, non ho bisogno di questo. Si parla tanto di rassicurare, di parlare, di stare tranquillo. Io devo lavorare, non devo pensare ad altro. Non ho questa debolezza di aver bisogno di qualcuno che mi dica qualcosa. Io dipendo dai risultati. Lavoro per questo. Quando arriverà l'ora che ci dobbiamo sistemare lo faremo. Quando sarà, sarà. Io non sono un bambino. Non ho bisogno che mi dicano di più".

Se credono davvero al quarto posto nello spogliatoio: "Se non ci credevo non ero qua. Cosa avrei fatto qua... I giocatori sono arrivati e abbiamo lavorato diversamente. Ogni tre giorni quando si giocava era difficile. L'ambiente è sano, vogliamo fare un finale di stagione da Milan vero".

Quanto lo stimola il confronto personale con Conte, viste le voci: "Non ho bisogno di rassicurazioni. Sono qui per fare il miglior lavoro che posso. Do tutto e passo la passione ai giocatori. Il paragone che fanno tra me e Conte è proprio per questa passione che abbiamo. Il calcio fa parte della vita e siamo appassionati di vita, calcio, famiglia... Viviamo in modo intenso. A me piace e vedo che anche lui è così. Poi ognuno ha le proprie caratteristiche. Però domani conta solo Napoli-Milan e non mi sento il Conte portoghese".

Che partita si aspetta dal Napoli: "Una squadra di qualità, a immagine e somiglianza dell'allenatore. Con intensità, aggressività. Hanno una punta che sa fare le sponde, chi si inserisce molto bene, Lobotka è maestro a centrocampo... Sappiamo a memoria come costruiscono e cosa fanno, con chi arrivano agli ultimi 30 metri, ci siamo preparati, ma dobbiamo guardare a cosa dobbiamo fare noi. Creeremo difficoltà anche noi e siamo pronti per una buona gara. Mi piace sfidare i migliori e al momento loro lo sono tra i migliori".

Se aver avuto modo di lavorare con Tammy Abraham per due settimane lo pone favorito: "Abbiamo lavorato con tutti. Sui principi della squadra, nei vari momenti di gioco. Abbiamo stimolato tanto il sesto momento, la qualità. Non solo con lui, ma tutti quelli rimasti".

Sul ritorno di Ibrahimovic e cosa si sono detti: "Non può giocare domani. È fuori, purtroppo. Con la dirigenza ci sentiamo tutti i giorni praticamente, niente da dire. Sono sempre con la squadra e lo sappiamo. Abbiamo lavorato in un ambiente sano, buono, con voglia di trovare equilibrio. La cosa più importante è pensare a domani".

Sulla prima sfida con Conte e perché serve vincere: "Ho giocato contro Conte da giocatore, eravamo giocatori lui alla Juventus, io alla Lazio o al Parma, tante volte. Da allenatori è la prima volta. Sarà una gara difficile, con una buona squadra. Sono a -3 dal primo posto. Abbiamo obiettivi ed è ancora possibile per punti arrivare dove vogliamo. Per questo è importante domani. Vogliamo vincere, abbiamo preparato così la partita, sapendo le qualità avversarie".

Come ha lavorato con chi è rimasto, soprattutto difensori e centrocampisti: "L'ideale sarebbe stato avere questo tempo con tutto il gruppo. Però ci sono 15 nazionali. Chi è rimasto ha fatto un lavoro diverso dalle altre settimane, è stato importante senza dubbio".