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L'intervista di Arrigo Sacchi sull'Italia agli Europei 2021 | News (Getty Images)
Arrigo Sacchi, ex Commissario Tecnico dell'Italia, ha parlato degli Azzurri a poche ore dal debutto agli Europei contro la Turchia. Queste le dichiarazioni di Sacchi ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola.
Sacchi su dove può arrivare l'Italia di Roberto Mancini agli Europei: "Spero vada il più avanti possibile. Ma ci sono squadre sulla carta più qualificate. Abbiamo sempre la memoria corta: quante volte abbiamo vinto l'Europeo? Solo nel 1968. E gli ultimi risultati? Abbiamo saltato il Mondiale. E i club? Non vincono da undici anni. Allora perché la Nazionale dovrebbe vincere? Non chiediamole più di quello che può. Quando una squadra dà tutto quello che ha, ha già vinto".
Sacchi su chi sarà l'uomo decisivo dell'Italia agli Europei: "Decisiva sarà la squadra. Ancora oggi c'è qualcuno che pensa che il calcio sia uno sport individuale, ma 1 x 1 fa 1, mentre 1 x 10 fa 10. Per esperienza e talento ci sono squadre più forti, ma il calcio è uno sport di squadra, sinergia e collaborazione. Andremo avanti giocando da squadra. Oggi non è possibile avere giocatori che non siano polivalenti: tutti attaccano e tutti difendono in spazi strettissimi. Poi dipende dall'atteggiamento: se si va in vantaggio e si arretra ...".
Sacchi ed il suo giudizio sul Commissario Tecnico: "Mancini sta facendo un lavoro enorme. Anche dal punto di vista storico. Ad Euro 2016 con Antonio Conte siamo usciti, ma con dignità. Chiediamogli la dignità. La sua impresa è coraggiosa e innovatrice. Entusiasmo, modestia e intelligenza sono le nostre armi. Abbiamo fatto squadra due volte grazie agli effetti del pubblico ludibrio nel 1982 e nel 2006. Cerchiamo di migliorare anche culturalmente. Dopo il Mondiale '94 scrissi 'grazie a tutti' perché eravamo andati oltre le nostre possibilità". Intanto ecco tutte le novità della giornata sul calciomercato del Milan.
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