CALCIOMERCATO MILAN - Comincia a vedersi, concretamente, nel Milan la mano del suo Chief Football Officer, Zvonimir Boban, ex grande calciatore della squadra rossonera entrato in dirigenza, con un ruolo molto importante nel management, durante la scorsa estate.
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Calciomercato Milan – Rivoluzione Boban: cancella Leonardo e il passato
Sembra esserci molto la mano di Zvonimir Boban sulle recenti mosse, ed idee, di calciomercato del Milan. Quasi smontata del tutto la campagna acquisti 2018
Boban, infatti, ha preso parte attiva alle trattative di mercato in entrata, provato a regalare ai tifosi rossoneri il fenomeno Luka Modric, suo connazionale, e, da poco, insieme al direttore tecnico Paolo Maldini, restituito ad un 'San Siro' sempre più depresso per i risultati del Diavolo, la sua ultima, vera stella, Zlatan Ibrahimovic.
Ma attenzione perché la mano di Boban, soprattutto, inizia a vedersi anche e soprattutto per quanto concerne le uscite. Il club rossonero, infatti, ha chiuso l'esercizio di bilancio al 30 giugno 2019, quello, in sostanza, dell'annata in cui al Milan la gestione dell'area tecnica era appannaggio di Leonardo, con un rosso consolidato di ben 146 milioni di euro.
E Boban, adesso, probabilmente visti i conti del club, una qualificazione all'Europa sempre più lontana, la necessità di ripresentarsi presto alla UEFA per discutere di un eventuale 'Settlement Agreement' in condizioni economiche migliori, ha intenzione di operare una politica di rivoluzione quasi totale dell'organico rossonero. Sconfessando, di fatto, il lavoro del suo precedessore, cancellandone praticamente tutti gli innesti della sessione estiva 2018 ed invernale 2019.
Al contempo, facendo gradualmente sparire quasi tutte le tracce del Milan cinese. Il lavoro di Boban era cominciato in estate, con il mancato riscatto di Tiémoué Bakayoko dal Chelsea e la cessione, in prestito con diritto di riscatto, di Diego Laxalt al Torino. Sta proseguendo, in queste ore, con la cessione di Pepe Reina all'Aston Villa e di Fabio Boriniall'Hellas Verona: 'retaggi', il portiere e l'attaccante, dell'ultima sessione di mercato condotta da Massimiliano Mirabelli.
Ma non è tutto, perché il Milan di Boban, dopo aver ceduto Mattia Caldara all'Atalanta, sta anche seriamente valutando, ovviamente in presenza di offerte importanti, nella fattispecie intorno ai 35 milioni di euro per entrambi, le cessioni di Lucas Paquetá (lo cerca il PSG) e Krzysztof Piatek (ha tantissime offerte in Premier League), quelli che erano stati i colpi del gennaio 2019, gli acquisti che avrebbero dovuto catapultare il Diavolo in Champions League al termine della passata stagione.
Al contempo, per tutti i nomi che si fanno in entrata, da Daniele Rugani a Simon Kjaer, per arrivare ad Andrea Petagna e Matteo Politano (o Cengiz Ünder), si parla di un Milan disponibile a valutare operazioni in prestito secco o in prestito con diritto di riscatto, al massimo. Quasi come se si volesse risanare i conti il prima possibile, abbassare il monte ingaggi e presentare un Milan più 'snello' possibile in vista della prossima stagione.
Di modo che, magari, un nuovo allenatore ed un nuovo management possano costruire quasi ex novo una rosa senza doversi trascinare dietro troppe zavorre ereditate dalle precedenti, fallimentari (classifiche e conti alla mano ...) gestioni del club rossonero. Il tutto, perché no, anche alla luce di un probabile cambio di proprietà, con il fondo Elliott Management Corporation in trattativa con Bernard Arnault, proprietario del gruppo di lusso 'LVMH'. Che, giustamente, ad oggi smentisce qualsiasi tipo di interesse per il Milan.
Di questo futuro, probabilmente, Boban continuerà a far parte, mentre qualche dubbio in più vige su Maldini. Cosa succederà al Diavolo? Ai posteri l'ardua sentenza. Intanto, per ripartire nella prossima stagione, la società rossonera sta pensando a un grande allenatore con un ruolo alla Ferguson, continua a leggere >>>
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