NEWS MILAN - Che non fosse totalmente umano, era noto, ma che riuscisse a sostenere così tanto il peso di una squadra quasi per intero, non era facilmente prevedibile. Zlatan Ibrahimovic non ama le cose banali, è nato per stupire. E in queste settimane nel suo "nuovo" Milan, non ha fatto altro che stupire.
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Ibrahimovic, stakanovista e imprescindibile: gioca sempre e galvanizza tutto il Milan
L'instancabile Zlatan Ibrahimovic non smette di stupire. Terza partita in otto giorni, sempre in campo fino alla fine. Leader assoluto del suo "nuovo" Milan
Ieri con la presenza in Milan-Torino, ha giocato la terza partita in 8 giorni: non solo le ha giocate tutte da titolare, ma non ha saltato nemmeno un minuto. Mai sostituito, sempre in campo dal primo all'ultimissimo minuto di recupero. Contro l'Inter sappiamo bene che prova superba ha messo in campo, la migliore delle trittico di partite giocate, ma l'unica in cui è arrivata una sconfitta. Poi contro la Juventus in Coppa Italia è stato decisivo (solo con la sua presenza e il "salto" a vuoto) nell'azione del gol. La squadra non ha mai rischiato, poi l'episodio fortemente controverso deciso da Valeri al VAR, ha fatto il resto.
In Milan-Torino non ha entusiasmato neppure, non ha segnato - anche se ci è andato vicino nella ripresa - ma di Ibrahimovic spesso basta anche solo la presenza. È questa la sua grandezza. Un suo movimento, un suo passaggio, la sua posizione: spesso può essere più decisiva di altro. Lo "stakanovista", l'instancabile del quale questo Milan non può fare a meno. La squadra avverte la sua presenza, è galvanizzata dallo svedese. Ieri è uscito scuro in volto da San Siro, ma come biasimarlo? Voleva chiudere prima una partita dominata sin dall'inizio, e che poteva mettersi male in un attimo, se gli avversari avessero avuto un mezzo episodio a favore.
I rossoneri questo dovrebbero saperlo, basti vedere proprio l'andata della sfida contro il Torino: subito 0-1 con gol su rigore di Krzysztof Piatek, poi proprio il polacco si è divorato un paio di gol clamorosi. E nella ripresa Andrea Belotti è riuscito, da solo, a ribaltare il risultato. Ibrahimovic voleva evitare la beffa, come peraltro già successo nei giorni precedenti al Milan. Alla fine la squadra ha chiuso bene la partita, senza rischiare mai. Ma la capacità di chiudere la partita quanto prima, è una caratteristica su cui lavorare e mettere in pratica da subito. Ibra lo sa bene, e aspettiamoci un ulteriore step da parte della squadra anche sotto questo punto di vista. Intanto ci sono novità su Hakan Calhanoglu e le sue condizioni in vista di Fiorentina-Milan: continua a leggere >>>
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