Milan, dilemma Paqueta: costosa cantonata o dormiente fuoriclasse?

NEWS MILAN - Accolto, nel gennaio scorso, come il salvatore della patria rossonera, a distanza di un anno circa dal suo approdo al Milan il centrocampista brasiliano Lucas Paqueta, a conti fatti, è un oggetto misterioso nel panorama calcistico della squadra meneghina.

Nel dicembre 2018 l'allora responsabile dell'area tecnica Leonardo, con l'ausilio di Paolo Maldini, bruciò la folta concorrenza internazionale acquistando, per 38,4 milioni di euro più bonus, il giovane Paqueta, classe 1997, dal Flamengo, squadra brasiliana in cui aveva giocato e con la quale vantava ottimi rapporti.

Paqueta è arrivato al Milan dopo una stagione da 12 gol con la maglia del 'Mengão', fulcro del gioco della compagine rubonegra di Rio de Janeiro, convinto di potersi prendere, in breve tempo, con umiltà, sacrificio e dedizione anche il proscenio nel Vecchio Continente. Dopo un inizio promettente, però, con il gol contro il Cagliari e l'assist per Krzysztof Piatek contro la Roma, la sua stella si è eclissata.

Tra infortuni e squalifiche, Paqueta ha concluso praticamente ai box la passata stagione e ha iniziato questa scontrandosi con l'ex tecnico Marco Giampaolo che, a più riprese, lo ha tenuto fuori per via della sua tendenza a ricercare la giocata fine a sé stessa, più che quella funzionale per la manovra della squadra, ed accusato di essere "troppo brasiliano" e quindi poco concreto. Paqueta, punto nell'orgoglio, ha replicato via social a Giampaolo, ricomponendo soltanto successivamente, a Milanello, quei contrasti.

Andato via Giampaolo, si pensava che Paqueta potesse rinascere con Stefano Pioli. Invece, finora, il numero 39 rossonero non ha proprio brillato: sempre sostituito dal nuovo tecnico nelle prime cinque gare disputate, contro Lecce, Roma, Spal, Lazio e Juventus, Paqueta ha poi giocato, finalmente, 90' contro il Napoli, disputando una prestazione dignitosa ma non impressionando. Fuori causa a Parma per un infortunio muscolare, è tornato a disposizione per la trasferta di Bologna, entrando però soltanto nel finale perché, obiettivamente, non si può tenere fuori Giacomo 'Jack' Bonaventura in questo momento.

Il Milan sta trovando i suoi equilibri di gioco e Paqueta, da questi, rischia di rimanere escluso. In 29 partite ufficiali disputate con la maglia del Diavolo, appena un gol e 2 assist per potenziale fenomeno verdeoro: uno 'score' molto deludente, per un calciatore pagato così tanto, che autorizzano, purtroppo, a pensare anche che il club di Via Aldo Rossi possa aver preso una costosa cantonata. Paqueta, sul campo, ha un ritmo troppo lento, compassato, che va bene per il calcio sudamericano ma non per quello europeo, e tende a giocare di fioretto anziché impugnare la sciabola.

Per potersi imporre, ad alti livelli, in Europa, e poter essere titolare di una squadra gloriosa come il Milan, ci vuole nettamente di più. Paqueta ha indiscutibili qualità tecniche e, talvolta, con le proprie giocate illumina la scena: i lampi di classe, però, sono sempre radi, occasionali, quasi mai decisivi ai fini di un'azione pericolosa del Milan, sia un passaggio per un compagno o una conclusione verso lo specchio della porta. Il rischio che il Milan, convinto di aver preso il nuovo Ricardo Kaka, si ritrovi alla fine in casa con l'erede dell'interista Vampeta, adesso, potrebbe farsi davvero concreto ...

A meno che il ragazzo, che con Pioli sembra aver instaurato un ottimo rapporto, non inizi a giocare come tutti si attendono che faccia e come lui stesso, ne siamo sicuri, è in grado di poter fare. Magari, da gennaio, potrà avere uno Zlatan Ibrahimovic in più con cui dialogare con assidua intensità. Per le ultime sul possibile ritorno del centravanti svedese al Milan, continua a leggere >>>

SEGUICI SU: Facebook /// Twitter /// Instagram /// Telegram

SCARICA LA NOSTRA APP: iOS /// Android