"NEWS MILAN - In una stagione così brutta come quella che sta facendo il Milan in questo 2019-2020, è molto facile provare a trovare un capro espiatorio: sarebbe colpa della proprietà, secondo alcuni, poiché il fondo Elliott sarebbe interessato soltanto a lucrare sui rossoneri senza interessarsi dei risultati sportivi; sarebbe colpa dei dirigenti, secondo altri, poiché, pur essendo stati grandi calciatori, non hanno esperienza di 'management' ad alti livelli; sarebbe colpa dei tecnici, secondo altri ancora, poiché inadeguati entrambi, sia Marco Giampaolo sia Stefano Pioli, a guidare il Milan. Sarebbe, infine, pure colpa dei calciatori perché, in fin dei conti, in campo ci vanno loro ogni weekend.
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Milan, ma quanto è forte Theo Hernández? Colpo di mercato indovinato
Paolo Maldini non avrà esperienza dirigenziale ma notevole occhio per i terzini sinistri: ha scelto personalmente Theo Hernández, la rivelazione del Milan
"Come al solito, 'in medio stat virtus': hanno ragioni probabilmente tutti, non ha ragione probabilmente nessuno. L'unico giudice, insindacabile, è il terreno di gioco, che vede, sì, un Milan nettamente al di sotto delle aspettative, ma anche qualche luce, qualche speranza per il futuro prossimo. Una di queste, per esempio, è rappresentata da Theo Hernández, classe 1997, terzino sinistro di nazionalità francese ma di cultura spagnola che il Milan, in estate, ha prelevato a titolo definitivo per 20 milioni di euro dal Real Madrid nonostante, in organico, nella medesima posizione, potesse già contare su Ricardo Rodríguez, Diego Laxalt e Ivan Strinić.
"Una volta concluso l'acquisto dell'ex giocatore, tra le altre, di Atlético Madrid, Deportivo Alavés e Real Sociedad, il Milan ha poi congedato Laxalt e Strinić poiché fermamente convinto della bontà del suo operato. Theo Hernández, infatti, è stato appositamente scelto da Paolo Maldini, direttore tecnico rossonero, per ricoprire il ruolo di terzino sinistro titolare della squadra rossonera. E se come dirigente, effettivamente, lo storico ex capitano non vanta chissà quale notevole esperienza, come intenditore di giocatori di fascia mancina, probabilmente, può fregiarsi del titolo di massimo esponente. La scelta di Maldini, il campo parla, ha dato i suoi frutti.
"Era dai tempi del 'Concorde', il brasiliano Serginho, quando Maldini era già passato a fare il difensore centrale, che al Milan non si vedeva un terzino sinistro così bravo, tecnicamente, e così forte, in fase di attacco. Certo, Theo Hernández pecca ancora un po' in fase difensiva, ma, continuando a giocare nel campionato italiano, allenato da tecnici 'nostrani', non potrà far altro che migliorare le proprie attitudini anche in quel frangente. Il suo impatto nell'universo rossonero è stato devastante, nonostante un infortunio alla caviglia che, di fatto, lo ha messo fuori causa per due mesi già nel precampionato, rinviando il suo debutto ufficiale con la maglia del Milan al derby contro l'Inter del 21 settembre scorso, quando è entrato in campo nei 18' finali.
"Dalla partita seguente, contro il Torino, Theo Hernández non è uscito più di squadra, disputando ben 9 gare da titolare, per tutti i 90', contribuendo in maniera sostanziale all'attacco rossonero: il numero 19 è andato in gol, infatti, contro il Genoa (rete risultata decisiva ai fini del risultato finale, 2-1 per il Diavolo) e contro la Roma, allo stadio 'Olimpico', anche se, in quel caso, la sua marcatura non ha portato al Milan neanche un punto. Ogni volta che Theo Hernández parte, sulla fascia sinistra, si ha l'occasione che qualcosa di buono possa succedere nell'area avversaria: da una sua percussione, e dalla palla scaricata a Rade Krunic, è nato, per esempio, il gol di Giacomo 'Jack' Bonaventura in Milan-Napoli 1-1.
"Il francese è una vera forza della natura, un colpo indovinato del mercato rossonero. Theo Hernández, ancora giovanissimo, sarà uno degli elementi cardine su cui fondare il Milan del futuro e l'elemento di paragone da cui dovrà ripartire anche Maldini nella ricerca dei calciatori che, dalle prossime sessioni di mercato, arriveranno a Milano con l'obiettivo di riportare la squadra rossonera ai fasti di un tempo. Magari, il più velocemente possibile ...
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