ULTIME MILAN - Le prime avvisaglie di una squadra spenta erano arrivate già nell'ultima amichevole precampionato contro il Cesena, ma la prima di campionato contro l'Udinese alla Dacia Arena ha fatto scattare, definitivamente, il campanello d'allarme per Marco Giampaolo che, nel post partita, ha svelato l'intenzione di cambiare il suo modulo dal 4-3-1-2 al 4-3-3 fin dalla partita di sabato contro il Brescia. A suo dire Jesus Suso e Krzysztof Piatek, i giocatori d'attacco più importanti di questo Milan, faticano e non poco con il sistema di gioco a rombo e quindi urge un cambiamento.
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Milan, non dimenticarti di Leao: il cambio di modulo penalizza il portoghese
Un modo di pensare oculato, che potrebbe starci visto che è a dir poco controproducente impiegare i calciatori in ruoli che non gli appartengono. Ogni allenatore ha una visione, ma poi deve fare i conti con la realtà e con le risorse che ha a disposizione. Ma c'è chi sfrutterà a proprio vantaggio questo cambio di rotta, e chi si rischia di trovarsi come un pesce fuor d'acqua. É il caso di Rafael Leao, talento classe 1999 prelevato in estate dal Lille. Come ammesso dallo stesso presidente del club francese, l'attaccante aveva tantissime offerte visto l'ottimo campionato disputato. In 24 presenze di Ligue 1 nello scorso anno con 8 gol 2 assist all'attivo, il portoghese ha incantato tutti, facendosi notare però soprattutto per le sue qualità tecniche.
Rafael Leao fa della forza fisica, abbinata a qualità tecniche indiscutibile i suoi punti di forza principali. L'ex numero 7 del Lille è stato paragonato più volte a Kylian Mbappé per la sua velocità, nonostante i 188 centimetri di altezza. Un cocktail che potrebbe generare un giocatore potenzialmente devastante e che non va assolutamente lasciato nel dimenticatoio. Il passaggio al 4-3-3 potrebbe penalizzarlo profondamente visto che lui era stato acquistato in estate per giocare al fianco di Krzysztof Piatek da seconda punta. Nel nuovo modulo ci sarebbe spazio per lui solo da attaccante centrale, ma sembra improbabile che Giampaolo possa rinunciare al polacco. Da esterno d'attacco è ancora più improbabile, visto che in carriera non ha mai ricoperto tale posizione. Uno scenario che serve a capire come si rischi di bruciare un acquisto accolto con tutte le speranze (giustificate) del caso e che, adesso, potrebbe passare in secondo piano. Un errore che il Milan non deve fare è quello di snobbarlo, ma questo cambio modulo ormai già scritto va, inevitabilmente, in questa direzione. Intanto Zvonimir Boban è a Madrid per un attaccante, continua a leggere >>>
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