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Andriy Shevchenko: storia e curiosità ieri/oggi del campione ex Milan

Andriy Shevchenko

  • Nazionalità:ucraina
  • Età:48 (29 settembre 1976)
  • Altezza:1.83 m
  • Peso:72kg
  • Piede:destro
  • Valore di mercato:0 mln

TROFEI VINTI

Campionato ucraino
5
Dinamo Kiev: 1994-1995, 1995-1996, 1996-1997, 1997-1998, 1998-1999
Coppa di Ucraina
3
Dinamo Kiev: 1995-1996, 1997-1998, 1998-1999
Super Coppa ucraina
1
Dinamo Kiev: 2011
Campionato italiano
1
Milan: 2003-2004
Coppa Italia
1
Milan: 2002-2003
Super Coppa Italiana
1
Milan: 2004
FA Cup
1
Chelsea: 2006-2007
Coppa di Lega inglese
1
Chelsea: 2006-2007
Champions League
1
Milan: 2002-2003
Super Coppa Europea
1
Milan: 2003

PROFILO

HALL OF FAME AC MILAN: ANDRIY SHEVCHENKO

Andriy Shevchenko è nato a Dvirkivščyna, in Ucraina, il 29 settembre 1976. Sheva, come viene soprannominato, è stato uno dei più forti, completi e prolifici attaccanti della storia del calcio. Ha giocato con Dinamo Kiev, Milan e Chelsea, vincendo anche un Pallone d'oro in rossonero nel 2004 (dopo due terzi posti). Oggi, dopo una brillante carriera da giocatore e una parentesi da allenatore, come CT dell'Ucraina e tecnico del Genoa nel 2021-22, ha deciso di dedicarsi al suo Paese natale, diventando Presidente della Federazione calcio ucraina e diventando consigliere indipendente del presidente Zelensky. 

Campioni Rossoneri: Shevchenko nelle Leggende del Milan

Inserito da Pelé nella FIFA 100, lista dei 125 migliori calciatori viventi, è il miglior marcatore di sempre dell'Ucraina e il secondo miglior cannoniere nella storia del Milan, dopo Gunnar Nordhal. Nessuno ha segnato più di lui nella storia dei derby di Milano (14 gol). Nel suo personale palmares vanta anche una Champions League, quella del 2003, vinta a Manchester, ai rigori, con il suo ultimo, decisivo ed iconico gol dal dischetto contro la Juventus.

CARATTERISTICHE

Andriy Shevchenko, attaccante universale dotato di grande forza fisica, si distingue per la capacità di corsa, l'ottima velocità e lo scatto che lo rendono inarrestabile su tutto il fronte offensivo. Spesso letale in area di rigore, dove si fa apprezzare per freddezza ed innato senso del gol. Grande facilità di calcio grazie alla superba tecnica individuale, eccelle sia nel tiro dalla distanza sia nel colpo di testa. Apprezzabile la capacità di sacrificio che gli consente di fungere, con ottimi risultati, da supporto per le azioni corali della squadra. Discreto calciatore di punizioni e rigorista spesso implacabile.

 

CARRIERA SHEVCHENKO

Dinamo Kiev

Il centravanti ucraino approda a Milano nel 1999 dopo aver conquistato titoli e gloria in patria con la Dinamo Kiev, formazione con la quale “esplode” in Europa. Nel 1997 Shevchenko fa parlare di sé grazie alla splendida tripletta che rifila in Champions League al più celebrato Barcellona al Camp Nou, mentre nella stagione successiva il bomber dell’est trascina la Dinamo Kiev alle semifinali della massima competizione europea per club, risultando il capocannoniere della manifestazione.

Milan, Sheva subito capocannoniere

Il Milan si porta a casa un campione già formato, pronto per palcoscenici più importanti e certamente più ambiziosi, con la nemmeno tanto celata speranza di aver trovato l’erede di Marco Van Basten. E “Sheva” non tradisce: al suo primo anno nel campionato italiano l’attaccante ucraino vince il titolo di capocannoniere con 24 reti anche se il Milan, alla prese con una ricostruzione tecnica non ancora completata dopo i fasti di Capello e il sorprendente scudetto di Zaccheroni, vive un momento di transizione e non riesce ad imporsi in Europa. Shevchenko è tuttavia stella certa del firmamento calcistico europeo: a fine 1999 è terzo nella classifica del Pallone d’Oro, segno di una crescita che avverrà in maniera costante nelle stagioni a seguire.

La ricostruzione di Ancelotti

Negli anni 2000-2002 Sheva è sempre più leader del Milan: l’attaccante ucraino mette a segno 51 gol in 89 partite ufficiali, garantendo gol ed prestazioni di livello ad una squadra che sta cercando la propria identità e rinnovando le proprie ambizioni per gli anni a venire. L’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Milan nella stagione 2001-2002 getta le basi per quello che sarà un nuovo ciclo vincente, del quale Andriy Shevchenko sarà il silenzioso ma determinato terminale offensivo.

Shevchenko e la Champions del 2003

Sheva vive la stagione 2002-2003 in apparente chiaroscuro: se un fastidioso infortunio lo tiene spesso lontano dai terreni di gioco, tanto da limitarne la potenza di fuoco in campionato, competizione in cui mette a segno solamente 5 gol in 24 gare, è in Europa che viene valorizzata la sua assoluta vocazione al gol. In semifinale di Champions League una sua prodezza nel derby contro l’Inter regala al Milan la finale di Manchester contro la Juventus.

La partita si risolve ai rigori: sarà proprio Andriy a calciare il rigore decisivo, spiazzando Buffon, e regalando al Milan la straripante gioia della sesta Champions League della sua storia. Il Milan e il fuoriclasse ucraino, finalmente recuperato nel bellissimo finale di stagione, si regalano anche la Coppa Italia per la quinta volta nella storia rossonera e si apprestano, fieri dei successi e consapevoli della ritrovata grandeur, a guardare insieme con fiducia ad un futuro ricco di ulteriori soddisfazioni.

 

Il Pallone d'oro 2004

La stagione 2003-2004 sarà tutta all’insegna del bomber ucraino: un suo stacco di testa decide la sfida con il Porto ad agosto 2003 regalando così al Milan la quarta Supercoppa europea. In campionato Andriy è protagonista assoluto: segna 24 reti in 32 gare e mette il sigillo alla gara con la Roma che vale il diciassettesimo scudetto nella storia del Milan. Il cammino in Europa si ferma sorprendentemente nella semifinali di Champions League a La Coruna, ma Milan e Shevchenko procedono insieme, il connubio sembra inscindibile.

E così ad agosto del 2004 il Milan e Shevchenko mettono in bacheca un altro trofeo: dieci anni dopo l’ultimo successo, i rossoneri conquistano per la quinta volta la Supercoppa Italiana grazie ad una splendida tripletta del fuoriclasse ucraino. La stella di Shevchenko è sempre più luminosa: dopo anni di reti e trofei, l’ucraino viene meritatamente premiato a dicembre 2004 con il Pallone d’Oro, riservato al miglior calciatore del continente europeo.

2005, l'anno della grande beffa: Istanbul e il Liverpool

La Supercoppa resterà tuttavia l’unico successo milanista della stagione 2004-2005, partita con un grande successo a fare da viatico ad un anno indimenticabile ma terminata con il triste epilogo di Istanbul. Sheva segna altri 17 gol in campionato e con 6 reti porta il Milan in finale di Champions League: l’annunciato trionfo sul Liverpool di Rafa Benitez nella bolgia di Istanbul sembra a portata di mano dopo il netto vantaggio della prima frazione di gara (3-0).

Ma il Liverpool rimonta lo svantaggio nella ripresa in soli 6 minuti e, ai supplementari, una formidabile parata del portiere Dudek nega la gioia del gol ad Andriy e il trionfo al Milan. Si va ai rigori, ma questa volta Sheva sbaglia il tiro decisivo: stessa mimica facciale del rigore calciato a Buffon ma questa volta è bravo Dudek e la coppa dell’edizione 2004/5 va in Inghilterra.

Gli ultimi (tanti) gol e... il Chelsea

Sheva e il Milan ripartono insieme la stagione seguente: nonostante l’approdo alle semifinali di Champions League (con Andriy capocannoniere con 9 reti all’attivo, di cui quattro in una sola gara, così come Van Basten nel 1992) e 19 reti in campionato, l’amore tra il Milan ed il fuoriclasse ucraino sembra giunto al tramonto.

La voglia di cambiamento, le pressioni della bella moglie interessata ad una scuola inglese per l’avvenire dei figli, unite ai richiami londinesi del patron del Chelsea Abramovich e ad un ricchissimo contratto, convincono Sheva a lasciare il Milan nell’estate del 2006. Finisce così un intensissimo e vincente legame durato sette anni, che nemmeno il mesto ritorno a Milano - due estati dopo l’insoddisfacente esperienza inglese, vissuta da comprimario e non da protagonista - e l’altrettanto infelice stagione rossonera riusciranno a spezzare.

Quando si è ritirato dal calcio Shevchenko

Shevchenko torna nel 2009 in Ucraina, in tempo per vincere ancora con la sua Dinamo Kiev, ma con mente e cuore sempre rivolti al Milan ed ai meravigliosi giorni costellati di indimenticabili successi. Il 28 luglio 2012 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato

 

Quanti gol ha fatto Shevchenko in carriera e al Milan?

Si può considerare Andriy Shevchenko come il naturale erede di Marco Van Basten. Meno elegante dell'olandese ma terribilmente efficace in area di rigore, l’ucraino ha disputato 322 gare con la maglia rossonera in 8 stagioni – dal 1999 al 2006 prima e la stagione 2008/9 poi – mettendo a segno 175 reti, risultando il secondo bomber di sempre dietro Gunnar Nordahl, con una media realizzativa di 0,54 gol a gara.  Nella sua carriera, tra Dinamo Kiev, Milan e Chelsea ha giocato 721 partite ufficiali, realizzando 354 gol ( 157 con la Dinamo, 175 con il Milan, 22 con il Chelsea)

 

SHEVCHENKO ALLENATORE

Shevchenko CT Ucraina

Dopo aver rifiutato la panchina dell'Ucraina nel 2012, quando aveva appena smesso di giocare, Shevchenko accetta l'incarico quattro anni più tardi. Nel 2016 diventa infatti CT della sua Nazionale, dopo un periodo da vice di Formenko (che poi va a sostituire). Firmato un contratto di due anni con opzione per altri due, Sheva volle nel suo staff anche l'ex milanista Mauro Tassotti e Andrea Maldera, figlio dell'ex milanista Luigi.  Nel 2019 ottiene l'accesso agli Europei del 2020, poi disputatisi nel 2021 (causa pandemia Covid). L'Ucraina sotto la sua guida arriva fino ai quarti di finale per la prima volta nella Storia, ma l'Agosto seguente si dimette.

Genoa

Shevchenko prova quindi ad allenare in Italia. Il 7 novembre 2021 viene nominato nuovo tecnico del Genoa, ma a gennaio 2022 viene già esonerato dopo una vittoria, 3 pareggi e 7 sconfitte in 11 partite.

 

CURIOSITA' SHEVCHENKO

Sheva e il rapporto con Berlusconi

Andriy Shevchenko nasce il 29 settembre 1976, esattamente quarant’anni dopo Silvio Berlusconi, il presidentissimo del Milan, squadra con la quale l’attaccante ucraino raggiunge, in sette esaltanti stagioni, obiettivi di valore assoluto contribuendo ad arricchirne il glorioso palmares di successi.

Il rapporto con Silvio Berlusconi è di fondamentale importanza per Shevchenko: Berlusconi è stato il padrino di battesimo del primo figlio di Sheva, Jordan, per espresso desiderio di Andriy e della moglie Kristen e, in occasione della complessa operazione cui si è dovuto sottoporre il padre di Shevchenko, il presidente ha messo a disposizione la sua equipe medica.

E Sheva non dimentica: in occasione dell’ottantesimo compleanno di Berlusconi, il campione ucraino non ha mancato di far pervenire i suoi affettuosi auguri al presidente. Contemporaneamente, tutto il mondo sportivo ha celebrato i quarant’anni di Sheva. Andriy ha infatti ricevuto tantissime dediche di auguri attraverso i social e il 29 settembre del 2016 con l’hashtag #Sheva40 è diventato tranding topic italiano.

Sheva poteva andare in Spagna

Eppure, sebbene la data di nascita ne faccia una sorta di predestinato nella lunga e gloriosa storia rossonera, l’arrivo al Milan non è stato così immediato. Già campione in Ucraina e talento prossimo a mostrare tutte le sue qualità su palcoscenici ben più prestigiosi come quello della Champions League, Sheva, prima che le grandi squadre d’Europa si accorgano di lui, viene offerto nel 1997 agli spagnoli dello Sporting Gijon: ma la cifra richiesta per il suo cartellino viene ritenuta troppo alta ed il giovane ucraino ritenuto non all’altezza del celebrato calcio iberico.

Sheva continua intanto a stupire: segna con sorprendente regolarità in Ucraina e, nel novembre del 1997, si fa notare nel calcio che conta grazie ad una straordinaria tripletta rifilata al Camp Nou con la sua Dinamo Kiev, allenata dal colonnello Lobanovsky, al Barcellona di Louis Van Gaal.

Il retroscena di mercato: il Milan e Braida

Il retroscena. Finalmente il Milan, all’epoca società ricca in capitali e talent scout, si accorge del fenomeno ucraino e ad agosto 1998, per circa 25 milioni di euro, i rossoneri mettono sotto contratto il talentuoso attaccante nonostante alcune resistenze di Adriano Galliani recentemente rivelate dall’ex dirigente rossonero Ariedo Braida, che fu inizialmente il primo – e forse il solo - a credere nelle grandi potenzialità di Sheva.

Che numero di maglia aveva Shevchenko? Il 7

Sheva arriva al Milan nell’agosto 1999: il compagno di squadra Ibrahim Ba gli cede la maglia numero 7, dopo che Andriy scopre che in ebraico “Sheva” significa proprio “sette”.

Coro Milan Shevchenko : "Non è brasiliano però.."

Ecco il coro che i tifosi del Milan della Curva Sud hanno dedicato all'attaccante ucraino. A cantarlo è lui stesso:

Shevchenko, Armani e la moda

Andriy si cala prestissimo e con successo nella vita diurna e...notturna milanese. Descritto come timido ma molto determinato e sicuro di sé, Sheva è un bell’uomo e la sua presenza non passa inosservata: diventa protagonista di spot pubblicitari (orologi, bibite tra gli altri) e si diverte nella movida milanese. Diventa infatti amico (e socio in affari) di Giorgio Armani e proprio in occasione di un elegante party organizzato dall’amico (che ricaverà il numero 7 del suo famoso marchio di abbigliamento proprio dal numero prediletto di Andriy), conosce la splendida modella Kristen Pazik, che sposa nella bella cornice di un campo di golf – altra grande passione di Shevchenko, sebbene nei green si dimostri meno talentuoso rispetto ai campi da calcio... – che gli dà ben 4 figli.

Shevchenko e gli allenamenti: l'aneddoto di Costacurta

Sheva è sempre stato un professionista modello e un lavoratore infaticabile. Appena arrivato al Milan, abituato ai pesantissimi carichi di lavoro organizzati a Kiev dall’inflessibile colonnello Lobanovsky, rimane stupito dei carichi di lavoro blandi della squadra e si dedica ad allenamenti supplementari. L'aneddoto lo racconta Alessandro Costacurta, suo compagno di squadra:

"Ricordo la prima settimana d'allenamento di Sheva con noi. Nel giorno delle ripetute, alla fine di più di due ore e mezza di allenamento, stavamo tornando tutti negli spogliatoi. Andriy un po' titubante e con un italiano zoppicante mi chiese:'Billy scusa quando inizia allenamenti?'. Credevo che mi stesse prendendo per il culo... Ma poi ho capito che diceva sul serio quando sono riuscito e lui continuava ad allenarsi da solo..."

Alberto Zaccheroni, mister rossonero dell’epoca, provò a vietare a Shevchenko questi allenamenti supplementari. Preoccupato per la salute del giocatore, si dice che chiese a magazzinieri e custodi di Milanello di tenerlo lontano dai campi una volta finite le normali sedute.

Shevchenko e il gol alla Juve: voluto o no?

 

DOMANDA E RISPOSTA

Che fa Shevchenko oggi?

E' un consigliere indipendente del presidente ucraino Zelenski e Presidente della Federazione Calcio ucraina. In seguito al tentativo di invasione russo, Shevchenko ha deciso di dedicarsi al suo Paese in un momento di estremo bisogno, mettendo da parte la carriera da allenatore e di opinionista tv.

Quante Champions ha Shevchenko?

Solo una, quella della stagione 2002-03. Quella finale, giocata a Manchester, contro la Juventus, si risolse ai rigori: il suo fu l'ultimo e decisivo tiro dal dischetto. Battendo Buffon, regalò al Milan sua sesta Champions League. Nel 2005 perse invece in finale, ad Istanbul, contro il Liverpool, che beffò il Milan in rimonta.

In che anno è arrivato Shevchenko al Milan?

L'annuncio ufficiale di Shevchenko dalla Dinamo Kiev viene reso noto nel Maggio del 1999. In realtà il Milan aveva già trovato un accordo con il club ucraino già all'inizio dell'anno, tenendo però segreta la notizia. Il Milan acquistò Sheva per circa 25 milioni di dollari.

Dicono di lui: dichiarazioni su Shevchenko

Sheva e la cultura del lavoro

"Avevo concesso un giorno di riposo alla squadra, e prima di andare a riposare arrivò Shevchenko chiedendomi di farlo allenare. Ma io rimasi sulla mia decisione, perchè il giorno dopo avevamo in programma un carico di lavoro importante e i giocatori avevano bisogno di riposo. La mia stanza aveva una finestra da cui si vedevano i campi di allenamento e dopo aver riposato, aprii la finestra per far entrare un po' di luce... I miei occhi videro Sheva nell'ultimo campo fare delle ripetute da porta a porta con la palla... Giusto per far capire come la sua cultura del lavoro lo avesse fatto diventare una vera e propria macchina da gol..."[Alberto Zaccheroni]

Nesta: 'Meno male che ora gioca con me"

"Attaccante per eccellenza. Per fortuna l'ho affrontato poche volte in carriera, poi me lo sono ritrovato compagno di squadra, ed è stato un sollievo. Quando arrivò a Milanello gli dissi: 'Finalmente Sheva, da oggi non mi farai soffrire più'..." [Alessandro Nesta]

Il Milan partiva con un gol in più

"Il grande appuntamento carica il campione, mentre il normale si spaventa. E con lui, nelle grandi partite, si partiva sempre 1-0…” [Sandro Mazzola]

 

STATISTICHE SHEVCHENKO: GOL E PARTITE

Dinamo Kiev (Ucraina, anni 1994-1999 ed anni 2009-2012): Campionato di Prima Divisione, 172 presenze, 83 reti; Coppa Nazionale, 26 presenze, 16 reti; Coppe Europee ed altre Coppe, 69 presenze, 37 reti

Milan (anni 1999-2006 ed anni 2008-2009): Serie A, 226 presenze, 127 reti; Coppa Italia: 16 presenze, 7 reti; Coppe Europee ed altre Coppe: 80 presenze, 41 reti; complessivo con Milan: 322 presenze, 175 reti

Chelsea (anni 2006/2008 ed anno 2009): Premier League, 48 presenze, 9 reti; Coppa Nazionale, 13 presenze, 8 reti; Coppe Europee ed altre Coppe, 16 presenze, 5 reti

Nazionale Maggiore (giocatore, anni 1995/2012): 111 presenze, 48 reti

CT Nazionale Maggiore (commissario tecnico, anni 2016-presente): 4 gare disputate

 

SHEVA E IL PALMARES PERSONALE

  • Premio miglior attaccante 1998/9 “UEFA Club Football Awards”
  • Inserito nella lista World Soccer dei “Migliori calciatori del XX secolo” (1999, 60. posizione)
  • Inserito nelle squadre dell’anno ESM 1999/2000, 2003/4, 2004/5
  • Oscar del calcio AIC: miglior straniero anno 2000, miglior gol anno 2004 Pallone d’Oro 2004;
  • Terzo posto Fifa World Player (2004)
  • Inserito nella Fifa 100 (2004)
  • Vincitore Golden Foot (2005)
  • Inserito nella Fifa FIFPro World XI (2005)
  • Inserito nella lista dei 19 migliori attaccanti IFFHS dal 2001 al 2010 (2011, 10. Posizione)
  • 2 volte capocannoniere campionato nazionale ucraino (1994/5; 1997/8)
  • 6 volte calciatore dell’anno ucraino
  • 2 volte capocannoniere campionato nazionale italiano (1999/2000; 2003/4 in entrambe le occasioni con 24 reti)
  • 2 volte capocannoniere Champions League (1998/9; 2005/6)
  •  

    Di Enrico Maggioni e Matteo Ronchetti

    CARRIERA CLUB

    StagioneSquadra
    Campionato
    CompPresReti
    Coppe Nazionali
    CompPresReti
    Coppe Continentali
    CompPresReti
    Altre Coppe
    CompPresReti
    Totali
    PresReti
    1994-95Dinamo KievCU171KU41UCL21233
    1995-96Dinamo KievCU3116KU51UCL223819
    1996-97Dinamo KievCU206KU00206
    1997-98Dinamo KievCU2319KU88UCL1064133
    1998-99Dinamo KievCU2618KU45UCL14104433
    1999-2000MilanSerie A3224Coppa Italia44UCL614229
    2000-01MilanSerie A3424Coppa Italia31UCL1495134
    2001-02MilanSerie A2914Coppa Italia30CU633817
    2002-03MilanSerie A245Coppa Italia41UCL1143910
    2003-04MilanSerie A3224Coppa Italia10UCL94Superc Ita+Uefa+Interc3 (1+1+1)04528
    2004-05MilanSerie A2917Coppa Italia00UCL106Supercoppa Ita134026
    2005-06MilanSerie A2819Coppa Italia00UCL1294028
    2006-07ChelseaPremier League304FACup+CdL10 (6+4)6 (3+3)UCL103Community Shields115114
    2007-08ChelseaPremier League175FACup+CdL3 (1+2)2 (0+2)UCL51258
    2008-09MilanSerie A180Coppa Italia11Coppa Uefa71262
    ago 2009ChelseaPremier League1010
    2009-10Dinamo KievCU217KU20UCL61298
    2010-11Dinamo KievCU1810KU21UCL+UEL12 (4+8)5 (2+3)3216
    2011-12Dinamo KievCU166KU10UCL+UEL5 (1+4)0226
    Matteo Ronchetti Direttore responsabile