Franco Baresi
- Nazionalità:italiana
- Età:64 (8 maggio 1960)
- Altezza:1.76 m
- Peso:70kg
- Piede:destro
- Valore di mercato:0 mln
TROFEI VINTI
PROFILO
HALL OF FAME AC MILAN: FRANCO BARESI
Difensore e bandiera del Milan, ha giocato per 20 stagioni in rossonero (dal 1977 al 1997), di cui 15 da capitano. Ha vinto 20 trofei con il Milan, tra cui 3 Coppe dei Campioni. E' il secondo giocatore con più presenze in rossonero (Maldini è primo) ed è stato inserito per 7 volte tra i candidati al Pallone d'Oro (nel 1989 fu secondo dietro Van Basten). Inserito nella FIFA 100 e nella Hall of Fame del calcio italiano, è stato eletto dai tifosi "Milanista del Secolo". Con la nazionale italiana ha vinto il Mondiale del 1982 e ha perso una finale nel 1994. Insomma, Franco Baresi è a tutti gli effetti una leggenda della storia del calcio
Franco Baresi vince lo Scudetto della stella, resta in Serie B e non ha mai voluto andar via. Una cosa del genere non può più succedere. Una maglia diventata seconda pelle (Adriano Galliani)
Campioni Rossoneri: Baresi Capitano e Leggenda del Milan
Le caratteristiche: Difensore centrale, altrimenti detto libero secondo i canoni del calcio sino agli anni ‘90, Franco Baresi si distingue per la personalità con cui dirige il pacchetto difensivo rossonero. Caratteristiche peculiari sono la velocità nei recuperi palla ed il tackle aggressivo oltre ad un’ottima visione di gioco abbinata ad una buona tecnica. Baresi non disdegna puntate offensive volte a scardinare le difese avversarie e si propone come discreto rigorista.
VIDEO - FRANCO BARESI: STORIA DI UN CAPITANO IMMORTALE
Cosa fa oggi Franco Baresi?
Terminata la carriera calcistica, Baresi è stato allenatore delle giovanili del Milan, dirigente – per breve periodo - della formazione londinese del Fulham e dirigente del Milan. Attualmente ricopre il ruolo di ambasciatore del Milan nel mondo e quello di vice-presidente onorario del club.
Soprannomi Franco Baresi: dal Piscinin al Kaiser Franz
Soprannominato Piscinin, in età adulta viene chiamato anche Kaiser Franz (in onore di Franz Beckenbauer). Il primo appellativo gli viene affibbiato da giovane dall'allora massaggiatore del Milan Paolo Mariconti, che sarà per Franco un secondo padre. Lo ribattezza 'El Piscinin', ovvero 'Il Piccoletto' in dialetto milanese, quando vede che la maglia del Milan gli va di due taglie più grande.
A proposito della sua statura, ci sono due aneddoti molto curiosi. Il primo risale al suo primo contratto firmato con il Milan. Il club rossonero compra infatti Baresi dall'U.S.O. (Unione Sportiva Oratorio) per un milione e mezzo di Lire e inserisce una clausola davvero particolare:
Vi daremo un milione per ogni centimetro di crescita in più oltre il metro e settanta.
Il secondo, invece, riguarda l'Inter. Ve lo raccontiamo qui sotto
L'Inter, il fratello Beppe e Regina Baresi
L'adolescenza di Franco Baresi non è stata semplice. La mamma Regina muore nel 1971 per una brutta malattia e, qualche anno dopo, un incidente con il trattore gli porta via anche papà Terzo. A 14 anni rimane così orfano di padre e madre. Il fratello Beppe era stato preso nel 1972 all'Inter, così nel 1974 Guido Settembrino, l'allenatore dell'Unione Sportiva Oratorio, portò anche Franco a fare un provino. Franco Baresi era esile, gracilino e non troppo alto (non superava il metro e 64). Per questi motivi viene così scartato dall'Inter.
Devi crescere - gli dicono - magari torni il prossimo anno.
Ma Settembrino vuole mantenere fede alla parola data alla signora Regina prima che lei morisse. Così non si arrende e, su invito di Italo Galbiati, passato nel frattempo a lavorare per il Settore giovanile del Milan, lo porta a fare un provino in rossonero. In realtà i provini saranno tre: dopo essere stato scartato come terzino e stopper, viene preso come libero.
Farà così tutta la sua carriera al Milan, come difensore centrale, capitano e bandiera. Perfettamente in parallelo con il fratello Beppe e la nipote Regina, entrambi diventati bandiere dell'Inter.
La carriera completa
Franco Baresi è da considerarsi, insieme con Gianni Rivera, cuore e anima - Mahatma, “grande anima”, secondo uno dei suoi più noti appellativi - dei colori rossoneri. L’esordio in Serie A con il Milan avviene nell’aprile del 1978; Franco è ancora “piscinin” – piccolo secondo il dialetto milanese – ma solo in termini di età perché il non ancora maggiorenne difensore centrale si impone per grinta e determinazione a fianco di ben più esperti compagni e soprattutto di Gianni Rivera, che ne esalta il carattere e lo elegge a predestinato successore degli anni a venire.
Baresi nuovo simbolo di milanismo
E insieme conquisteranno lo scudetto della stella nella stagione 1978-79, anno della consacrazione di Franco. Franco Baresi è oramai nel cuore dei tifosi rossoneri, alla ricerca di un nuovo simbolo. Il connubio di Franco con i colori rossoneri è forte a tal punto da lasciarlo totalmente indifferente alle numerose e ricche offerte che altri club italiani gli recapitano a più riprese, approfittando delle traversie societarie e sportive milaniste della prima metà degli anni ’80.
Le due retrocessioni del Milan in B
Franco vive infatti le due retrocessioni nella storia del Milan in Serie B: se ineluttabile è la prima del 1980, come diretta conseguenza dello scandalo scommesse che ha visto il Milan coinvolto con giocatori e dirigenti, ben più dolorosa è quella maturata sul campo nella stagione 1982, anno in cui l’apporto di Baresi alla vicende rossonere è altresì limitato dalla grave malattia che affronta e sconfigge con indomito coraggio. Franco è tuttavia protagonista delle immediate promozioni in Serie A e diventa capitano a soli 22 anni.
Inizia l'Era Berlusconi al Milan
L’avvento di Silvio Berlusconi nel 1986 garantiscono al club rossonero la solidità economica e la programmazione tecnico-sportiva necessarie per riportare il Milan a livelli di eccellenza. Franco Baresi è il leader della formazione - ora allenata da Arrigo Sacchi, cultore del modulo a zona magistralmente interpretato dal Capitano - che nel giro di due anni conquista l’undicesimo titolo italiano (1988), due Coppe dei Campioni e altrettanti titoli Intercontinentali (1989 e 1990).
E’ il Milan dei fenomenali campioni olandesi, ma la maglia che i tifosi amano di più è sempre la numero 6 del Capitano che, con i trionfi conseguiti, vede ripagata la propria fedeltà ai colori rossoneri.
Con Capello in panchina
L’avvento di Fabio Capello (ex compagno di squadra di Baresi ai tempi della stella) sulla panchina del Milan nel 1992 coincide con una maggiore serenità nello spogliatoio e una minore frenesia tattica. Franco è sempre più Kaiser della squadra imbottita di assi che domina in Italia (tre scudetti consecutivi dal 1992 al 1994) e trionfa il Europa (1994, con Baresi che conduce la squadra alla finale di Coppa con il Barcellona cui assisterà da…capitano non giocatore in quanto squalificato).
In Nazionale
Le vittorie con il Club hanno dato visibilità internazionale al Capitano, che è tale anche con la Nazionale Maggiore a partire dagli anni 90. Lo spirito da guerriero che lo contraddistingue lo porta ad un passo dalle leggenda durante i Campionati del Mondo del 1994: Baresi, vittima di un infortunio, è di nuovo in campo – ed è di gran lunga il migliore - nella finale persa contro il Brasile a soli 25 giorni dall’operazione subìta.
Quando divenne capitano del Milan?
Nel 1982, fresco di titolo di campione del Mondo, rifiuta le avances della Juventus e firma un contratto biennale da 100 milioni di lire, diventando a 22 anni il capitano del Milan. Resterà con la fascia al braccio fino al suo ritiro, il 1 Giugno 1997, quando a 37 anni dirà basta con il calcio giocato. La sua ultima partita fu Milan-Cagliaro (0-1)
Il Milan ritira la maglia numero 6 di Baresi
In quell'occasione il Milan decide di ritirare la sua maglia numero 6, in segno di rispetto e riconoscenza. Nessuno più nella storia del club rossonero potrà più indossare quel numero. Baresi saluta il Milan con 719 presenze, di cui 532 in Serie A, 33 gol e 8 autogol, record storico che condivide con l'interista Riccardo Ferri.
Quante Champions ha vinto Baresi?
Franco Baresi ha vinto in vent'anni di carriera al Milan 3 Coppe dei Campioni (l'attuale Champions League), di cui due consecutive, nelle stagioni 1988-89 e 1989-90. La terza e ultima coppa dalle grandi orecchie l'ha vinta nel 1993-94. Oltre ai 20 trofei alzati con il Milan, è stato insignito di diversi premi individuali:
L'Italia, USA 94, il rigore e le lacrime di Pasadena
La gioia più grande la raggiunge nel 1982 vincendo con l'Italia il Mondiale. Una vetta che ha rischiato di raggiungere nuovamente 12 anni dopo. Durante il Mondiale americano di USA '94, Baresi si fa male al menisco nella seconda partita della fase a gironi. Va sotto i ferri e dopo soli 25 giorni, contro ogni aspettativa, il capitano azzurro viene recuperato a tempo di record per la finale contro il Brasile. Nell’epilogo ai rigori, Baresi calcia malamente e, come tutti gli eroi stanchi, si lascia andare ad un pianto a dirotto. Lacrime che commuoveranno il mondo.
Baresi, le controversie, la moglie e i problemi economici
Indagato con accuse di usura e riciclaggio nell'ambito di una truffa sulla vendita di quadri, fu processato nell'agosto 2005: il patteggiamento a tre mesi venne commutato in ammenda economica, pari a 5 900 euro. L'ex difensore del Milan, accusato di essersi appropriato di quattro tele di Lucio Fontana, si difese così:
«Macché appropriato - replica Baresi attraverso il suo avvocato Roberto Tropenscovino - furono i titolari della galleria a venire a casa mia e a offrirmi i loro quadri. Mi interessavano e li ho presi». Il calciatore, che stava attraversando un periodo di difficoltà economiche (il suo stipendio di allenatore delle giovanili del Milan sarebbe stato in parte pignorato dai creditori) ammise di non aver potuto onorare l’impegno a pagare. «Ma da qui a darmi del truffatore, ce ne corre» riporta il Corriere della Sera. L’inchiesta che riguardava Franco Baresi era una «costola» di quella in cui era implicata la moglie, Maura Lari, ritenuta pedina di una banda di truffatori che, sfruttando il nome del calciatore, avrebbero compiuto truffe finanziarie, tra cui l’apertura a Varese di una falsa banca.
Franco Baresi e la malattia
Nella stagione 1981-82 Franco Baresi fu colpito da una malattia del sangue. L'ex capitano del Milan fu così costretto a lasciare il campo per circa quattro mesi. Senza la sua guida difensiva, i rossoneri entrarono nel caos, retrocedendo poi in Serie B per la seconda volta.
Il figlio di Baresi è... di Gullit? Solo una spiacevole leggenda
Franco Baresi è legato anche ad una spiacevole leggenda metropolitana. Dopo il matrimonio con Maura Lari, la coppia ha avuto nel 1991 un primo figlio, Edoardo, e nel 1997 ha adottato un bambino russo di nome Giannandrea. Essendo il primogenito nato a Città del Messico, moro e con una carnagione più scura rispetto ai genitori, la sua paternità ha subito scatenato rumors e maldicenze al limite del ridicolo.
Quando nel 1993 il centrocampista rossonero Frank Rijkaard viene ceduto, si inizia infatti a parlare di una scelta imposta al club da Franco Baresi, che avrebbe scoperto una storia extraconiugale tra la moglie e l'olandese. Tanto che poi si è parlato anche di una rissa avvenuta negli spogliatoi. Maura Lari sosterrà tempo dopo:
Mi hanno riportato tutto, sempre. Comprese le cose che Franco non mi diceva, gli striscioni allo stadio e i cori dei tifosi avversari. Speravo nel rispetto della maternità, soprattutto quando è stata sofferta come la mia
E invece no, nessuna pietà, zero rispetto. Anche più tardi, quando il mirino si spostò su Ruud Gullit: "Il figlio di Baresi è suo", si diceva. Altra bugia. Una storia, questa, che continuò con l'arrivo di George Weah. Anche l'attaccante liberiano venne associato al figlio di Baresi. A San Siro i tifosi avversari intonavano infatti il coro: “E' arrivato Weah, è arrivato Weah, e Baresi è di nuovo papà”. Evidentemente, la verità è un'altra. A quanto pare, infatti, anche Edoardo, il primogenito di Franco Baresi, sarebbe stato adottato, proprio come Giannandrea, il secondo figlio, nato nel 1995 a Mosca, due anni prima dell’adozione.
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CARRIERA CLUB
Stagione | Squadra |
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1977-78 | Milan | Serie A | 1 | 0 | Coppa Italia | 2 | 3 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1978-79 | Milan | Serie A | 30 | 0 | Coppa Italia | 4 | Coppa Uefa | 6 | 0 | 40 | 0 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1979-80 | Milan | Serie A | 28 | 0 | Coppa Italia | 6 | Coppa Campioni | 1 | 0 | 35 | 0 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1980-81 | Milan | Serie B | 31 | 0 | Coppa Italia | 4 | 35 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1981-82 | Milan | Serie A | 18 | 2 | Coppa Italia | 4 | Coppa Mitropa | 3 | 2 | 25 | 4 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1982-83 | Milan | Serie B | 30 | 4 | Coppa Italia | 9 | 39 | 4 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1983-84 | Milan | Serie A | 21 | 3 | Coppa Italia | 9 | 30 | 3 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1984-85 | Milan | Serie A | 26 | 0 | Coppa Italia | 10 | 36 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1985-86 | Milan | Serie A | 20 | 0 | Coppa Italia | 4 | Coppa Uefa | 3 | 0 | 27 | 0 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1986-87 | Milan | Serie A | 29 | 2 | Coppa Italia | 6 | 35 | 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1987-88 | Milan | Serie A | 27 | 1 | Coppa Italia | 6 | Coppa Uefa | 3 | 0 | 36 | 1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1988-89 | Milan | Serie A | 33 | 2 | Coppa Italia | 8 | Coppa Campioni | 8 | 0 | Supercoppa italiana | 1 | 0 | 50 | 2 | ||||||||||||||||||||||||||||||
1989-90 | Milan | Serie A | 30 | 1 | Coppa Italia | 7 | Coppa Campioni | 8 | 0 | Supercoppa Uefa + Intercontinentale | 1 (0+1) | 0 | 46 | 1 | ||||||||||||||||||||||||||||||
1990-91 | Milan | Serie A | 31 | 0 | Coppa Italia | 1 | Coppa Campioni | 3 | 0 | Supercoppa Uefa + Intercontinentale | 3 (2+1) | 0 | 38 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||
1991-92 | Milan | Serie A | 33 | 0 | Coppa Italia | 6 | 39 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1992-93 | Milan | Serie A | 29 | 0 | Coppa Italia | 7 | UCL | 8 | 0 | Supercoppa italiana | 1 | 0 | 45 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||
1993-94 | Milan | Serie A | 31 | 0 | UCL | 9 | 0 | Supercoppa ita+uefa+intercontinentale | 4 (1+2+1) | 0 | 44 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1994-95 | Milan | Serie A | 28 | 0 | UCL | 11 | 0 | Supercoppa ita+uefa+intercontinentale | 4 (1+2+1) | 0 | 43 | 0 | ||||||||||||||||||||||||||||||||
1995-96 | Milan | Serie A | 30 | 1 | Coppa Italia | 3 | Coppa Uefa | 7 | 0 | 40 | 1 | |||||||||||||||||||||||||||||||||
1996-97 | Milan | Serie A | 26 | 0 | Coppa Italia | 1 | UCL | 2 | 0 | 29 | 0 |