

Geoffrey Moncada
- Nazionalità:francese
- Data di nascita:18 giugno 1986
PROFILO
Tutto su Geoffrey Moncada, già capo dell'area scouting dell'AC Milan e oggi Direttore tecnico rossonero. Chi è, età, origini, curriculum e curiosità sull'attuale dirigente del Milan, scopritore di tanti talenti in erba. Il più famoso? Kylian Mbappè. Ecco la scheda completa di Moncada
Origini e dove è nato
Nato il 18 giugno 1986 a Saint Tropez, in Francia, Geoffrey Moncada ha cominciato presto a spostarsi su e giù per il Paese transalpino: prima Cannes, poi Nizza e Monaco. Figlio di un carabinieri, suo padre gli ha impartito - a suo dire - una cultura molto militare, mentre la madre - ha raccontato - lo lasciava più libero. Ma il calcio è nel DNA della sua famiglia: il nonno era un vero appassionato di pallone, mentre il papà lo portava spesso a vedere le partite del Monaco e del Marsiglia.
In che ruolo giocava Moncada
Da ragazzino si divertiva, come ogni coetaneo, a giocare a calcio. Ma non ha mai sfondato. Ha raccontato di aver giocato per lo più a centrocampo, con attitudini 'alla Gattuso': corsa, intensità e pressing. Ben presto, però, ha capito di non aver le carte in regole per poter sfondare e ha cominciato a studiare il calcio, affascinato dalle figure più manageriali come quelle dell'allenatore, il direttore sportivo o del presidente.
Curriculum: le tappe della sua carriera
Moncada ha studiato management e marketing. E' stato lui stesso a spiegarlo ai microfoni di MilanTv:
Era interessante perché si lavora in gruppo, però capivo che mi mancasse qualcosa dell’aspetto sportivo. Allora, alla fine della mia carriera di calcio e dopo aver studiato, sono andato a trovare un’azienda di calcio. C’era una compagnia che si occupava di video. Il loro lavoro era quello di fare il video su dei calciatori e di squadre, lavoro video tattico e lavoro scouting
I primi lavori sono tutti da freelance e da appassionato. Comincia prestissimo, all'età di 19 anni, ma il suo nome comincia a circolare tra i grandi club subito con una certa insistenza.
Match Analyst al Monaco
Il primo vero incarico in una squadra di calcio è a Monaco. Dopo tanta gavetta e studio, ha mandato il curriculum al club monegasco. Dopo un anno, la grande occasione. Il direttore sportivo del tempo lo chiama per un meeting con l'allenatore (al tempo Claudio Ranieri): avevano bisogno di un match analyst. Moncada va a Montecarlo, il colloquio va bene e cominciò a lavorare la settimana successiva. Il Monaco era in Serie B ed era appena stato acquistato da un proprietario russo. Ecco il suo ricordo:
Avevano cambiato tutto, direttore sportivo e allenatore. Stavano ricostruendo da zero, difficile ma stimolate. Ranieri era di scuola italiana, era metodico e aveva bisogno di un analista. Era il mio momento. La proprietà voleva che si creassero giocatori e poi venderli: ogni anno volevano che si prendessero 10 giocatori e di venderne 10. Volevano che si creasse un laboratorio sullo scouting di giocatori francesi e stranieri. La mattina lavoravo con la squadra e il pomeriggio con lo scouting. Erano giorni senza riposo, ma interessanti”.
Interessante anche la spiegazione del suo ruolo:
Il lavoro da analista era molto importante. Ogni settimana c’erano video meeting con i giocatori per analizzare la fase difensiva, cosa migliorare, i calci d’angolo. In settimana stavo in ufficio per fare le analisi, parlare con i procuratori e anche con il direttore sportivo. Il venerdì sera, per esempio, andava a vedere le partite del campionato belga, il sabato pomeriggio c’era un’altra partita e anche la sera, così come la domenica e poi tornavo lunedì. Ho conosciuto tanti direttori sportivi, tanti capi scout, giornalisti che ti lasciano informazioni. Ho capito che vedere le partite dal vivo fosse molto importante.
L'ascesa è immediata, nonostante la giovane età. Moncada al Monaco dal 2012 al 2018 diventa Capo dei Match Analyst, e dal 2016 ricopre anche il ruolo di osservatore. Nel Principato costruisce una rete di scouting molto accurata non solo su tutto il territorio francese, ma anche in Europa centrale, Scandinavia e Sudamerica. Tutte le decisioni passano da lui, poi arriva la grande chiamata: il Milan
Ruolo Moncada al Milan
Il 5 dicembre 2018 approda - ad appena 31 anni - al Milan come capo dell'area scouting rossonera, dopo 6 anni al Monaco. Qui ha il compito di ricreare il modello-Monaco, aiutando il club rossonero a costruire una rete di scouting utile sia da un punto di vista sportivo che economico. Il Milan, in quegli anni, era in piena ricostruzione, con finanze in rosso e conti da aggiustare. I soldi erano pochi, la missione quindi era quella di lavorare sulle idee, andando alla ricerca di giovani talenti. Insomma, il terreno di caccia ideale di Moncada.
La sua collaborazione con Maldini e Massara risulta subito decisiva per costruire la squadra che si laureerà poi campione d’Italia nella stagione 2021/22. Tra le sue chiamate migliori, ci sono sicuramente Theo Hernandez e Rafael Leao.
Il suo ruolo nel club cresce di responsabilità al momento del licenziamento dell’ex bandiera rossonera e del direttore sportivo: nel 2023 Moncada diventa così direttore tecnico del Milan, condividendo il peso delle scelte dapprima con il solo Amministratore delegato, Giorgio Furlani,e poi con l'Advisor di Rebird Capital (fondo proprietario della società), Zlatan Ibrahimovic.
Stipendio Moncada Milan
Sono in molti sui motori di ricerca a chiedersi quanto possa guadagnare Geoffrey Moncada. Il suo stipendio però è al momento sconosciuto.
Che giocatori ha scoperto Moncada da scout
Nonostante la giovane età Moncada vanta già un curriculum di tutto rispetto: nella lista delle sue 'creature' figurano infatti talenti del calibro di Youri Tielemans, Soualiho Meité, Pietro Pellegri e Jordi Mboula, tutti approdati al Monaco durante la sua gestione. In tanti gli attribuiscono erroneamente anche la scoperta di Kylian Mbappé, il cui merito va invece attribuito a Westerloppe, suo collega di sponda PSG dal quale lo stesso Moncada ha imparato i trucchi del mestiere. Al Milan ha portato invece giocatori come Theo Hernandez, Rafael Leao, Pierre Kalulu, Malick Thiaw, Tijjani Reijnders, Alexis Saelemaekers, Youssouf Fofana e Mike Maignan.