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Ruud Gullit (Hall of Fame Milan): news, curiosità e storia ieri/oggi

Ruud Gullit

  • Nazionalità:olandese
  • Età:61 (1 settembre 1962)
  • Altezza:1.91 m
  • Peso:88kg
  • Piede:destro
  • Valore di mercato:0 mln

TROFEI VINTI

Eerste Divisie (Serie B olandese)
1
Haarlem: 1980-1981
Campionato olandese
3
Feyenoord (1983-1984) PSV (1985-1986, 1986-1987)
Coppa di Olanda
1
Feyenoord: 1983-1984
Campionato italiano
3
Milan: 1987-1988, 1991-1992, 1992-1993
Super Coppa Italiana
3
Milan: 1988, 1992, 1994
Coppa Italia
1
Sampdoria: 1993-1994
FA Cup
1
Chelsea: 1996-1997
Coppe dei Campioni
2
Milan: 1988-1989, 1989-1990
Super Coppa Europea
2
Milan: 1989, 1990
Coppa Intercontinentale
2
Milan: 1989, 1990
Campionato Europeo
1
Olanda (1988)

PROFILO

HALL OF FAME AC MILAN: RUUD GULLIT

Ruud Gullit nasce ad Amsterdam il 1 settembre 1962. Centrocampista offensivo di grande fisicità, è uomo simbolo della rinascita rossonera targata Berlusconi. Con i rossoneri conquista tre Scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, due Supercoppe europee e tre Supercoppe di Lega. Al suo primo anno (1987) è già Pallone d'Oro, l'anno successivo è capitano della nazionale olandese Campione d’Europa del 1988. Ha giocato anche nel Feyenoord, nel PSV, nella Sampdoria e nel Chelsea. Pelè lo ha inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.

Campioni Rossoneri: Gullit nelle Leggende del Milan

Le caratteristiche tecniche: Ruud Gullit incarna alla perfezione il modello di calciatore universale tipico della scuola olandese e tanto caro ai canoni del calcio moderno. Il ruolo: la prorompente fisicità, unita ad una intelligenza calcistica fuori dal comune, fanno del campione, di volta in volta, eccellente difensore centrale, inarrivabile centrocampista offensivo, vigoroso attaccante centrale. Gullit aveva un'irresistibile capacità di progressione e un notevole stacco di testa.

 

IL SOPRANNOME DI GULLIT

In realtà sono due i soprannomi di Ruud Gullit: Tulipano nero e Simba. Quest'ultimo nomignolo è stato coniato per lui da Gianni Brera in riferimento alla sua folta capigliatura formata da dreadlock medio-lunghi, simile alla criniera di un leone. Il primo invece gli è stato attribuito da Carlo Pellegatti

STATISTICHE GULLIT AL MILAN

Gullit in rossonero ha totalizzato:

  • 171 Presenze Totali
  • 56 Gol Totali
  • 125 Presenze in Serie A
  • 38 Gol in Serie A
  • IL TRIO OLANDESE

    Con Frank Rijkaard e Marco Van Basten, Ruud Gullit ha costituito il più famoso trio olandese della storia del calcio, lasciando il segno tanto al Milan quanto con la nazionale oranje tra gli anni 80 e 90.

    LA CARRIERA

    Ruud Gullit è stato un’icona del Milan e del calcio italiano a cavallo tra gli anni 80 e 90. Ha rappresentato il primo grande acquisto internazionale di Silvio Berlusconi che, nell’estate 1986, ne ammira personalità e fisicità a Barcellona nel Trofeo Gamper cui il Milan partecipa da comprimario.

    Gullit è il leader e l’uomo immagine  che serve a Berlusconi per risollevare, nell’estate 1987, le sorti tecniche del Milan e recuperarne visibilità sul palcoscenico del calcio italiano. Del primissimo Milan di Sacchi, Ruud è l’eccentrico valore aggiunto: il tecnico di Fusignano, seppur votato a rigidi schemi tattici, comprende che il talento dell’olandese non può essere soffocato e così Gullit esplode la sua potenza diventando, a seconda delle occasioni e delle necessità, centrocampista, ala, centravanti.

    Sacchi e Gullit: “Quel Milan oltre l’impossibile: avanti di 20 anni”

    Sempre con esiti irresistibili, tant’è che nella stagione 1987-88 Gullit trascina letteralmente il Milan alla conquista dell’undicesimo titolo nazionale, realizzando reti di splendida fattura e confermandosi uomo squadra di sublime qualità.

    Gullit pallone d'oro

    Le peculiarità del Tulipano Nero, già emerse in Olanda, sono ora sotto gli occhi di tutti: a fine 1987 Gullit è miglior giocatore d’Europa. La conquista del Pallone d’Oro, oltre a rappresentare motivo d’orgoglio per il talento olandese e tutto il popolo rossonero, fa da volano alle ambizioni del centrocampista che nell’estate 1988, insieme con il formidabile Van Basten, compagno di successi al Milan,  guida la nazionale olandese alla conquista del primo trofeo continentale.

    Il trio Gullit-Van Basten e Rijkaard

    Nella stagione successiva 1988-89 il duo orange milanista diventa un trio: Gullit convince Rijkaarda raggiungerlo al Milan e la formazione rossonera si lancia nella splendida cavalcata continentale che culmina con l’epica notte di Barcellona, in cui la stella di Ruud brilla con due delle quattro reti milaniste a conquista della Coppa dei Campioni. Indimenticabile la prima marcatura, che rappresenta il sigillo della leadership di Gullit e l’emblema della felicità con cui Ruud contagia i tifosi. Nella storia rimane scritto, però, anche il 5-0 rifilato al grande Real Madrid.

    La Sampdoria e il Chelsea

    Ruud vive con alti e bassi le successive quattro stagioni rossonere. Infortuni costanti e clamorosi ritorni, momenti di stallo e gol -  come quello fondamentale siglato nel 1993, contro l’Inter nel derby di ritorno, per spezzare il tentativo di rimonta in classifica dei nerazzurri -, il campione olandese è ancora uno dei simboli  del Milan con il quale vince due scudetti, una Coppa dei Campioni e altri trofei.Il grande amore si interrompe nell’estate 1993: Gullit si rende conto di non essere più l’unico idolo della tifoseria, passando così alla Sampdoria e diventandone leader e goleador.

    La classica nostalgia canaglia riporta Ruud al Milan ma i tempi sono cambiati: Gullit non può essere più protagonista e, dopo un frettoloso ritorno a Genova, il Tulipano Nero spende le ultime energie di una entusiasmante carriera in Inghilterra, al Chelsea, in tempo per mostrare gli ultimi sprazzi di una classe immensa. Gullit diventa anche tecnico dei londinesi con i quali conquista, nel 1997, prima volta per un allenatore così giovane e non britannico, la Coppa d’Inghilterra.

     

    COSA FA OGGI GULLIT

    Per chi si stesse chiedendo: che fine ha fatto Gullit?, ecco la risposta. Smesso con il calcio, ha provato la carriera da allenatore, ma senza grandi risultati. Ha allenato Chelsea, Newcastle, Olanda Under 19, Feyenoord, Los Angeles Galaxy e Terek Groznyi. Capito che non era la sua strada, si è dedicato ad altro. Nel 2017 ha scritto un libro 'Non guardare la palla. Che cos’è (davvero) il calcio', mentre nel marzo 2019 viene scelto come ambasciatore per l’Europeo 2020. Nel frattempo è un apprezzato commentatore tv: fa l'opinionista per beIN Sports e Ziggo Sport.

     

    LA LITE GULLIT-CAPELLO

    Ruud Gullit il 28 Novembre 1992 venne alle mani con Fabio Capello, suo allenatore, dopo un'accesa discussione avvenuta in seguito ad una sua esclusione dai titolari di Juventus-Milan di campionato. L'anno dopo venne ceduto alla Sampdoria. Ecco il racconto di quella volta che Gullit litigò con Capello

    Dopo 20 anni è arrivata la pace tra Gullit e Capello, sancita dal video qui sotto

     

    IL RAPPORTO GULLIT-SACCHI

    Se il Milan è diventato grande è grazie ai suoi campioni, ma anche grazie a Sacchi e alle sue martellanti idee. Un allenatore fuori dal tempo e dal normale, ma non facile da assecondare. Qui sotto due aneddoti che ha raccontato Gullit a proposito dell'allenatore di Fusignano e uno dello stesso Sacchi, su un periodo di astinenza sessuale proposto da Berlusconi alla squadra (e che Gullit non prese benissimo)

    GULLIT: "TRE GIORNI CON SACCHI E CHIAMAI IL DOTTORE"

     

    GULLIT E L'ANEDDOTO HOT CON...SACCHI SOTTO LE DOCCE

     

    SACCHI: BERLUSCONI DISSE 'NO SESSO', GULLIT RISPOSE COSI'

     

    CURIOSITA' SU RUUD GULLIT

    Il cappello con le treccine di Gullit e la pubblicità

    Le treccine diventano un vero e proprio cult: a San Siro si vendono migliaia di cappellini con i finti capelli di Gullit, da indossare sugli spalti e sventolare in occasione delle innumerevoli prodezze del campione olandese. Un precursore rispetto alle successive parrucche dei 'capelloni' Valderrama, Fellaini ecc..

    E le trecce irrompono come simbolo di successo anche nel campo della pubblicità: Gullit, vera e propria icona glamour, è nel 1989  tra i primissimi calciatori a prestarsi a spot pubblicitari. In particolare, resta nella storia quella in cui si mette alla guida di un’utilitaria.

    Da Bob Marley a Mandela

    La particolare capigliatura con le treccine rasta lo rendono particolarmente somigliante al mitico cantante Bob Marley: ed è proprio attraverso la musica che Ruud, con l’aiuto del gruppo dei Revelation Time, riesce a veicolare messaggi anti razzisti.

    Fa clamore la dedica del Pallone d’Oro 1987 a Nelson Mandela, all’epoca simbolo della lotta all’apartheid in Sudafrica; per cercare di smuovere le coscienze, sensibilizzandole al tema, Ruud incide  il singolo “South Africa”.

    Gullit e..le donne

    La prestanza fisica, il sorriso beffardo, l’enorme simpatia fanno dell'olandese, oltre che sportivo apprezzato, un eroe del popolo femminile. Ruud ama le donne e ne è costantemente ricambiato. Tre matrimoni, innumerevoli flirt, Ruud è protagonista dei rotocalchi pronti a coglierne ogni avventura sentimentale.

    Gullit, Berlusconi e..il sesso

    Secondo un divertente aneddoto recentemente svelato da Sacchi, il sesso è così importante per Gullit che, sollecitato dal presidente Berlusconi ad un mese di astinenza alla vigilia delle finale di Coppa Campioni del 1989, Ruud risponde con la consueta disarmante semplicità affermando che.... con gli attributi pieni lui non riesce a correre! Ecco il video in cui Sacchi spiega l'accaduto

    Al Chelsea come allenatore-giocatore

    Ruud è stato personaggio di culto ed innovatore anche in Inghilterra, assumendo l’originale ruolo di allenatore-giocatore, con pieni poteri di mercato, nella sua esperienza al Chelsea. Dopo un periodo di adattamento, Gullit vive a Londra una seconda giovinezza calcistica e non solo; stadi pieni e testa sgombra, Ruud segna e fa segnare. La sua strepitosa capacità di adattamento è ancora una volta apripista a grandi cambiamenti: grazie a lui gli inglesi cominciano  a vincere le proverbiali diffidenze calcistiche  verso gli stranieri.

    La bella vittoria in Coppa d’Inghilterra nel 1997 lo catapulta nella storia del calcio inglese: Gullit è il  più giovane tecnico a conquistare questo trofeo nonché il primo senza nazionalità britannica. La lunga esperienza di calciatore, manager e commentatore per le TV di tutto il mondo hanno certamente consentito a Gullit  di maturare grandi conoscenze tecnico–tattiche.

    Il libro

    Nel suo libro “How to Watch Football” emergono sia la capacità di osservazione di Ruud, calciatore, manager e opinionista, sia il suo modo 'open minded' di intendere la vita:  lungi dal sentirsi un supereroe, Gullit guarda con attenzione e acuto spirito critico alle esperienze calcistiche della sua Olanda, confrontate con le più concrete ma spesso vincenti scuole italiana e spagnola.

     

    LE DOMANDE PIU' FREQUENTI SU GULLIT:

    Quante Champions ha vinto Gullit?

    Ruud Gullit ha vinto in carriera due Champions League, o meglio, due Coppe dei Campioni, come si chiamavano allora. La prima nel 1988-89, la seconda nel 1989-90)

    Quanti Palloni d'oro ha vinto Gullit?

    Uno solo, nel 1987. Ma aprì un'epoca d'oro per il Milan e il calcio italiano. Dopo di lui Van Basten ne vinse due consecutivi, poi Lothar Matthäus dell'Inter e ancora Papin e Van Basten con la maglia del Milan (anche se il francese si era distinto con la maglia dell'OM). Un dominio tutto...italiano, per così dire.

    Quanti figli ha Gullit? E chi è la moglie di Gullit?

    La vita privata di Gullit è stata alquanto movimentata. L'olandese si è infatti sposato per ben tre volte e ha avuto da ciascun matrimonio due figli. Le ex mogli in questione sono Yvonne de Vries, Cristina Pensa e Estelle Cruyff, mentre i nomi dei sei figli sono Maxim, Joelle, Charmayne, Quincy, Sheyenne e Felicity.

     

     

    PALMARES GULLIT

    Da calciatore:

    Feyenoord (Olanda):

    1 titolo olandese (1983-84), 1 Coppa d’Olanda (1984)

    PSV Eindhoven (Olanda):

    2 titoli olandesi (1985-86; 1986-87)

    Milan:

    3 Campionati italiani (1987-88; 1991-92; 1992-93); 3 Supercoppe d’Italia (1988; 1992; 1994); 2 Coppe dei Campioni (1988-89; 1989-90); 2 Coppe Intercontinentali (1989; 1990); 2 Supercoppe europee (1989; 1990)

    Sampdoria:

    1 Coppa Italia (1994)

    Nazionale Maggiore:

    1 Campionato d’Europa (1988)

     

    Da allenatore:

    Chelsea, Coppa d’Inghilterra (1997)

     

    Premi individuali:

    Calciatore olandese dell'anno (1984; 1986)

    Pallone d’Oro (1987)

    Calciatore dell’anno World Soccer (1987; 1989)

    In 29esima posizione della lista World Soccer dei “Migliori calciatori del XX secolo” (1999)

    In 18esima posizione della lista IFFHS dei  “Migliori calciatori del XX secolo” (2000)

    Inserito nel FIFA 100 (2004, classifica relativa ai più grandi calciatori viventi)

    Fa parte delle "Leggende del calcio" del Golden Foot (2011)

     

     

    Di Enrico Maggioni e Matteo Ronchetti

    CARRIERA CLUB

    StagioneSquadra
    Campionato
    CompPresReti
    Coppe Nazionali
    CompPresReti
    Coppe Continentali
    CompPresReti
    Altre Coppe
    CompPresReti
    Totali
    PresReti
    1979-82HaarlemEredivisie + Eerste Divisie9132Coppa Olanda10410136
    1982-85FeyenoordEredivisie8531Coppa Olanda1813Coppa Uefa + C. Campioni6 (4+2)1 (1+0)10945
    1985-87PSVEredivisie6846Coppa Olanda57Coppa Uefa207553
    1987-88Milan299Coppa Italia63Coppa Uefa413913
    1988-89Milan195Coppa Italia12Coppa Campioni842811
    1989-90Milan20Coppa Italia00Coppa Campioni1030
    1990-91Milan267Coppa Italia10Coppa Campioni41Supercoppa Uefa + Interc.3 (2+1)1 (1+0)349
    1991-92Milan267Coppa Italia11278
    1992-93Milan157Coppa Italia64UCL40Supercoppa ita102611
    1993-94Sampdoria3115Coppa Italia1034118
    lug-nov 1994Milan83Coppa Italia20UCL30Supercoppa ita11144
    nov1994-1995Sampdoria229Coppa Italia0 0229
    1995-98Chelsea484FACup+CdL15 (8+7) 3637
    Matteo Ronchetti Direttore responsabile