Al 15', calcio d'angolo di Bartesaghi dalla sinistra, sponda aerea di Sia e Francesco Camarda, con un movimento sul secondo palo da grande attaccante, di testa ha fulminato da pochi passi il portiere juventino Jakub Vinarčík. Il Diavolo, poi, ha legittimato il suo vantaggio con un paio di incursioni pericolose di capitan Kevin Zeroli e Filippo Scotti.
Nella ripresa, però, la musica è cambiata. Paolo Montero, tecnico della Juventus Primavera, ha aggiustato in corsa la sua squadra, conferendole nuova linfa e, sicuramente, un pizzico in più di coraggio. I bianconeri hanno alzato il baricentro, nel tentativo di arrivare al pareggio, creando qualche grattacapo alla porta difesa da Noah Raveyre.
Gol di Camarda. Poi nella ripresa grandi chance per Sia e Mancini
—Da segnalare, in particolare, al 57', un'occasionale colossale capitata sui piedi di Tommaso Mancini (fu trattato dal Milan nello scorso calciomercato estivo, ricordate?). Ma è il Milan Primavera che avrebbe potuto chiudere i giochi. Al 61', infatti, sul calibrato cross di Scotti dalla destra, Sia - in scivolata - si è incartato a tu per tu con Vinarčík invece di spedire il pallone alle sue spalle.
L'assalto finale della Juve - dopo un tentativo, importante, di Dariusz Stalmach a dieci minuti dal termine - ha prodotto due, importanti palle-gol. Una sulla testa di Mancini (torsione su Clinton Nsiala-Makengo, brividi per Raveyre); l'altra per Filippo Grosso, figlio d'arte, con la sua conclusione che è terminata di poco alta sulla traversa.
Tre punti d'oro, quindi, per il Milan Primavera a Vinovo contro la Juventus, in una partita che era da vincere, a tutti i costi, per restare in scia delle prime in campionato in attesa della Final Four di Youth League a Nyon (Svizzera). LEGGI ANCHE: Milan, Loftus-Cheek e la cura Pioli. Il cambio di tendenza è chiaro >>>
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