AMARCORD
la storia
20 marzo: la furia di Galliani, il volo di Mesbah e l’appello a Berlusconi
Per la serie 'Mi ritorni in mente'...una piccola collezione di aneddoti curiosi e divertenti sulla storia del Milan. Uno dei protagonisti di oggi è Galliani
NEWS MILAN - Oggi è il 20 marzo e in questa data sono successe tante cose nella lunga storia rossonera. Abbiamo ripescato qualche aneddoto strano, curioso e purtroppo anche negativo, condensandolo in un pezzo Amarcord della serie: 'Mi ritorni in mente'. Uno dei protagonisti di oggi è sicuramente Adriano Galliani, così come vedrete nelle prossime pagine.
LA RITIRATA DI GALLIANI
Questo è probabilmente il momento più brutto del Milan di Silvio Berlusconi. Al Velodrome di Marsiglia si gioca il quarto di finale di ritorno di Coppa dei Campioni (1-1 all'andata) tra il Milan e la squadra francese. I rossoneri, che hanno vinto la competizione nelle due annate precedenti, passano in svantaggio a causa di una rete di Waddle e dunque sono a forte rischio eliminazione. Nel finale di gara, però, succede qualcosa di inaspettato: l'impianto di illuminazione dello stadio non funziona, e dunque l'arbitro è costretto a interrompere la gara e mandare le squadre negli spogliatoi. Si rientra dopo 20 minuti per portare al termine la gara, ma Galliani ordina alla sua squadra di lasciare il campo. L'episodio farà andare su tutte le furie l'Uefa, che, infatti, escluderà il Milan dalle coppe europee nella stagione successiva.
LA COPPA DELLE COPPE
In pochi lo ricordano, ma nel 1968 il Milan ha disputato per la prima volta nella sua storia la Coppa delle Coppe. Quest'ultima metteva in competizione le squadre che nell'anno precedente avevano vinto le rispettive coppe nazionali. Dopo aver battuto facilmente i bulgari del Levski e gli ungheresi del Vasas Gyor, la squadra di Nero Rocco affronta lo Standard Liegi. La partita, sia all'andata che al ritorno, finisce 1-1, e dunque il 20 marzo si disputa una terza di gara di spareggio (all'epoca non erano previsti supplementari e rigori): i rossoneri hanno la meglio grazie ai gol di Prati e Rivera. Il Milan successivamente conquisterà il trofeo, battendo in finale l'Amburgo.
ALL'ULTIMO RESPIRO
Il 20 marzo viene ricordato anche per un grande derby vinto contro l'Inter. Siamo nel 1994, e il Milan dopo il 2-1 del girone di andata, affronta i nerazzurri per ipotecare di fatto il terzo scudetto consecutivo. La squadra di Fabio Capello vince nuovamente per 2-1 grazie al gol di Dejan Savicevic e soprattutto la rete al 90' di Daniele Massaro, che manda in visibilio i tifosi rossoneri. Con quei due punti (all'epoca non erano tre), il Milan accumula 18 punti di vantaggio nei confronti dell'Inter e vincerà ancora una volta il tricolore a fine stagione. Ah, piccolo particolare: i rossoneri vinceranno anche la Coppa dei Campioni ad Atene contro il Barcellona.
LA MAGIA DI GULLIT
Ruud Gullit è stato uno dei giocatori più importanti della storia del Milan, soprattutto per il cambio di mentalità che è riuscito a dare al calcio italiano grazie anche a Frank Rijkaard e Marco Van Basten. L'olandese non aveva solo una potenza esplosiva, ma anche un'incredibile classe. Un esempio è il gol realizzato il 20 marzo 1988 in un Milan-Pescara a San Siro terminato 2-0 a favore dei rossoneri. Di seguito trovate il video del gol.
IL VOLO DI MESBAH
Il 20 marzo 2012 si gioca a Torino la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan (la partita di andata è finita 1-2 a favore dei bianconeri). Il gol di Alessandro Del Piero sembra chiudere la contesa, ma un grande colpo di testa del terzino Mesbah riapre i giochi. Quasi allo scadere un bellissimo gol di Maxi Lopez porta la partita ai supplementari, con Massimiliano Allegri che sogna il colpaccio. Mirko Vucinic, però, segna la rete che porta gli uomini di Antonio Conte in finale. Curiosità: questa è stata l'unica partita che il Milan non ha perso allo Stadium.
"BERLUSCONI CHIARISCA"
Il Milan di Berlusconi ha vissuto tanti trionfi, ma anche momenti difficili, soprattutto negli ultimi anni della sua gestione. Ad esempio, la Curva Sud, il 20 marzo 2015, invita con un duro comunicato i tifosi rossoneri a scioperare in occasione di Milan-Cagliari. Nel mirino l'ex presidente e soprattutto Adriano Galliani all'epoca dell'ingresso in società di Barbara Berlusconi.
"Quanta voglia ha ancora di riportarci sul tetto del mondo? E se non ne ha voglia, perché prolungare l'agonia di questa mediocrità che ci sta lentamente portando verso il fondo? Vuole portare avanti la storia della sua famiglia, legandola ancora al Milan? Noi appoggeremmo sicuramente questa scelta, ma se si trattasse di una scelta portata avanti con criterio, lasciando la società in mano a Sua figlia senza l'impedimento di terze persone che ormai hanno fatto il loro tempo (chiaro riferimento a Galliani, ndr). Siamo ormai da troppo tempo di fronte ad un immobilismo che ci fa sentire soli, abbandonati a noi stessi e quasi rassegnati".
TELENOVELA CLOSING
La gestione di Yonghong Li è stata un disastro, tanto è vero che il Milan in poco tempo è passato dalla proprietà cinese al fondo Elliott. Prima dell'ingresso degli americani sono state costanti le voci relative a una possibile cambio della guardia, ma in realtà i dubbi ci sono stati anche prima della cessione di Berlusconi a Yonghong Li. Ad esempio il 20 marzo 2017 si metteva in discussione l'acquisto del Milan da parte dei cinesi, visto che a Fininvest non erano ancora arrivati i 100 milioni di euro di caparra previsti per prorogare fino al 7 aprile l'acquisto della società. Le cose però vanno a buon fine, e il 13 aprile 2017 arriva l'ufficialità del closing.
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