"Nell'89 crolla il regime di Ceausescu e si aprono le porte del Belpaese per tanti calciatori rumeni. Uno di questi è Florin Raducioiu. Trova asilo prima alla corte di Matarrese al Bari, quindi al Brescia, poi in quella berlusconiana nel '93-'94. Nelle gerarchie di Capello è la quarta-quinta scelta. Vede pertanto il campo appena 12 volte, ma riesce comunque a timbrare il cartellino 2 volte (contro Atalanta e Torino). Poco per incassare la riconferma. Inizia un lungo viaggio, spesso di sola andata, tra Inghilterra, Germania, Spagna, Francia e Portogallo, con un breve ritorno a Brescia.
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