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"Milan-Sampdoria evoca dolci ricordi per i rossoneri. Non si può dire altrettanto per Montella. Il neo-tecnico blucerchiato ricorderà sicuramente il match del 2 maggio '99, anche perchè giocò, segnò e perse.
"Milan e Sampdoria arrivarono alla vigilia della partita con umori opposti. I rossoneri, dopo un inizio a fari spenti, si ritrovarono, con grande meraviglia di tutti, in lotta per lo Scudetto. Zaccheroni aveva già progettato l'operazione sorpasso ai danni della Lazio. Ma prima era necessario battere la Samp a San Siro. Mica semplice. Anche perchè la Sampdoria, nonostante un mercato sontuoso (arrivò “El Burrito” Ortega), era invischiata incredibilmente nella lotta per non retrocedere. I motivi? Indecifrabili o quasi. Sicuramente Ortega non si ambientò e Montella rimase ai box per molto tempo. Quando l'attaccante rientrò la squadra era in ripresa, ma sempre con l'acqua alla gola. Serviva l'impresa a San Siro. E che impresa.
"Insomma, tutti si aspettano una partita bloccata, noiosa, con la Samp di Spalletti arroccata a difendere il pareggino. Invece i pronostici sono stravolti. E gli sbadigli lasciano il posto ai fuochi d'artificio. Il Milan la sblocca dopo un quarto d'ora con un fendente dritto all'incrocio di Ambrosini, non certo la specialità della casa. “Il più è fatto” sospirano in tanti nella curva rossonera. Partita in discesa? Nemmeno per sogno. Perchè la Samp tira fuori gli artigli e si aggrappa con la forza della disperazione alla boa. I blucerchiati mettono paura ai padroni di casa e collezionano due legni con Montella e Franceschetti. Il gol del pareggio sembra nell'aria. Ma Lassissi non è d'accordo. Il terzino della Samp a un battito di ciglia dall'intervallo si fa espellere per fallo da ultimo uomo, dopo un controllo di palla difettoso.
"Eccolo: il cul de Zac, sospirano i detrattori del tecnico romagnolo, Ma nella ripresa la musica non cambia. E lo spartito è ancora a tinte blucerchiate. La Samp continua a macinare gioco fino al meritato pareggio di Montella sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Manca mezz'ora alla fine e Zac tira l'asso dalla manica: fuori Boban dentro Leonardo. E puntuale, dopo un quarto d'ora, il brasiliano firma il nuovo sorpasso. Sembra fatta. Ma la Samp non molla e nonostante l'inferiorità numerica pareggia con Franceschetti all'86. Iniziano qui i 9' più folli della stagione: Scudetto e salvezza si giocano sul filo del rasoio. Ganz si mangia il gol del 3-2. Iacopino spreca davanti ad Abbiati. Il portiere rossonero qualche minuto dopo compie un autentico miracolo su Catè solissimo in area. Il Milan continua a soffrire, ma al 95' Ganz gira in porta sugli sviluppi del calcio d'angolo, la palla carambola sul corpo di Castellini e spiazza Ferron. San Siro esplode di gioia. Il Milan vince. Ma soprattutto è ancora vivo, quando sembrava a un passo dalla capitolazione. Anche la Lazio conquista 3 punti fondamentali al Friuli. L'operazione sorpasso non è fallita. E' solo rimandata. Si concretizzerà 15 giorni dopo. Il Tricolore arriverà invece nel magico pomeriggio del Curi.
"Mariano Messinese
"Twitter: @MarianoWeltgeis
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