post-berlusconiana, segno oggettivo e tangibile di una enorme capacità imprenditoriale applicata allo sport.
Il palmares del Milan di Berlusconi
—Una presidenza - la sua - durata ben 31 anni ed interrotta nel 2017, quando cedette lo scettro da presidente all'imprenditore cinese Yonghong Li. Ed ecco quindi il suo personale palmares da timoniere del Milan: 8 titoli nazionali, 2 Coppe dei Campioni, 3 UEFA Champions League, 2
Coppe Intercontinentali, 1 FIFA Club World Cup, 5 UEFA Super Cup, 7 Supercoppe di Lega ed 1 Coppa nazionale, per un totale di 29 trofei conquistati.
Quanto ha investito Berlusconi nel Milan
—Un investimento complessivo da circa 900 mln di euro in 31 anni di presidenza, un enorme sforzo economico - quello profuso da Berlusconi per il Milan - che tuttavia ha dato i suoi frutti, passando attraverso grandi allenatori come Arrigo Sacchi, Fabio Capello e Carlo Ancelotti, per non parlare dei campioni di assoluto calibro come Gullit, Rijkaard, Van Basten, Papin, Weah, Bierhoff, Savicevic, Shevchenko, Serginho, Seedorf, Kakà, Pirlo, Nesta, Inzaghi, fino a Ronaldo ed Ibrahimovic, soltanto per citare alcuni nomi illustri tra tutti quelli che il Presidente Berlusconi ha portato al Milan.
Van Basten il più amato da Berlusconi
—In un'intervista rilasciata nel 2020 al Corriere della Sera, alla domanda su quale fosse il suo giocatore preferito in assoluto tra tutti quelli acquistati, egli rispose "Il calciatore più amato? È difficile rispondere, la storia del mio Milan è stata di grandi campioni, che hanno fatto sognare ogni tifoso, me per primo. Con i miei 'ragazzi' si è instaurato sempre un rapporto personale di stima e di affetto. Ma se proprio devo indicarne uno, scelgo Marco Van Basten, simbolo della bellezza del calcio come lo intendo io. Un protagonista leggendario che lasciò un vuoto incolmabile quando troppo presto dovette abbandonare i campi di calcio".
In un'altra sua celebre dichiarazione, Berlusconi disse che "l'Italia all'estero era conosciuta per la pizza, la pasta, per Sofia Loren e il Papa. Ma ad un certo punto, il Milan divenne il primo di questa simpatica lista" . In effetti, egli ha avuto il grande merito di portare il Milan sul tetto d'Europa e del mondo, facendolo abitare lassù per molti anni e collezionando una vasta e numerosa quantità di successi, come abbiamo appena visto, al punto che, per un lungo periodo, fece del Milan il club più titolato al mondo.
La Polisportiva Mediolanum di Berlusconi
—Il calcio è sempre stato il grande amore del presidente Berlusconi, ma tra la fine degli anni '80 e metà degli anni '90, il suo innato e visionario spirito imprenditoriale lo spinse a far crescere anche gli altri sport cittadini, attraverso la fondazione della Polisportiva Mediolanum, portando in breve tempo ai vertici nazionali ed internazionali anche altre discipline che in quegli anni venivano praticate a Milano.
La polisportiva da esso fondata aveva dunque l'obiettivo di raccogliere in un'unica società, le squadre di diversi sport praticati nella città di Milano, ovvero baseball, hockeysu ghiaccio, pallavolo e rugby, oltre naturalmente al calcio, collezionando anche in quegli ambiti una serie di vittorie per nulla trascurabile a livello nazionale ed internazionale.
Sotto la gestione Mediolanum infatti, il Milano baseball vinse due Coppe Italia nel 1990 e nel 1991, due Coppe delle Coppe, 1991 e 1992 ed una Supercoppa sempre nel 1992. Nello stesso periodo, nell'hockey su ghiaccio invece arrivarono grandi nomi da oltreoceano e Milano conobbe il suo massimo splendore in questo sport. Così i Devils di Berlusconi vinsero tre scudetti consecutivi nel 1992, 1993, 1994 ed un'Alpenliga nel 1991. Nella pallavolo inoltre, la Gonzaga Milano vinse due Coppe del mondo per club nel 1990 e 1992 ed una Coppa delle Coppe nel 1993. Anche il rugby - come già detto - era nelle corde di Berlusconi: l'Amatori Milano infatti vinse quattro scudetti, 1991, 1993, 1995 e 1996, ed una Coppa Italia, quella del 1995.
Storia di un vincente
—Il Presidente Berlusconi ci ha lasciato pochi giorni fa - all'età di 86 anni - dopo una lunga malattia. Ma il ricordo di una persona straordinaria e lungimirante rimarrà saldamente per sempre nell'animo di tutti i tifosi rossoneri, anche di quelli più giovani, che hanno ricevuto la preziosa eredità - tramandata di padre in figlio - di un Milan stellare e immortale, una squadra meravigliosa ed invincibile, una sua creatura, raccontata attraverso le immagini ed i ricordi di chi ha avuto la fortuna di vivere quei favolosi momenti.
Testi e consulenza storica a cura di Giovanni Labate
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