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Buon compleanno Benetti, il mediano dei tackle

(credits:wikipedia.org)

Oggi è il compleanno di Romeo Benetti, ex centrocampista del Milan: scopriamo insieme dieci curiosità relative al mediano che ha giocato anche nella Juve

Redazione

Il 20 ottobre 1945 nasce ad Albaredo d’Adige (Verona) Romeo Benetti, mediano del Milan dalla stagione 1970/71 alla stagione 1975/76. Tra le fila dei rossoneri ha conquistato la Coppa Italia nel 1971/72 e nel 1972/73 e la Coppa delle Coppe nel 1972/73 (anche se non disputò la finale).

Nell'estate 1976 fu protagonista di un clamoroso scambio di mercato con Fabio Capello della Juventus: quest’ultimo fu acquistato dal Milan, mentre Benetti fece ritorno a Torino, dove aveva già militato nel 1968/69.

Nella storia del calcio italiano Benetti è sinonimo di grinta e carattere e viene ricordatosoprattutto per i suoitackle “cattivi”.

Celebriamo il suo 72° compleanno con 10 curiosità che lo riguardano: dalla collezione di canarini, al vizio del fumo, passando per il singolare “riconoscimento” attribuitogli dagli inglesi e dai suoi innumerevoli soprannomi.

1) Benetti è l'ultimo di otto fratelli. Nato da un parto gemellare:a lui venne dato il nome di Romeo, a sua sorella quello di Giulietta.

2) Romeo Benetti ha giocato tutti i derby che alla sua epoca era possibile giocare nella massima Serie: quelli di Torino, Roma, Milano e Genova.

3) La fama di calciatore cattivo nasce in Milan-Bologna del 10 gennaio 1971, quando, con un intervento in gamba tesa, rompe un ginocchio a Franco Liguori: gli spacca i legamenti crociati, i collaterali, il menisco interno e la capsula posteriore del ginocchio destro.Per quel fallo Benetti venne denunciato alla Procura di Milano. Da quell’infortunio Liguori non si riprese mai completamente.

4) Durante la sua carriera da calciatore, Benetti allevava canarini. Un amico lo convinse a portarli ad un concorso e lui lo vinse. Per l’occasione i giornali lo ribattezzarono “il mediano cattivo dal cuore tenero”.

5) Era un accanito fumatore anche da giocatore. Tra i vari aneddoti ai tempi della Juventus, si racconta che, tra il primo ed il secondo tempo delle partite, mentre i compagni erano seduti sulle panchine degli spogliatoi e ascoltavano i consigli di Trapattoni, lui sostava sulla porta d'ingresso dello spogliatoio, fumando.

6) Nel 2008 il giornale inglese “The Sun” stilò la classifica dei calciatori più cattivi di tutti i tempi, mettendo Benetti al 4° posto. Il suo commento alla Gazzetta dello Sport fu: “Mi sono incazzato: meritavo il primo posto”.Nonostante questa sua fama, in carriera è stato espulso solo tre volte. Per la cronaca il primo della lista è l’ex sampdoriano GraemeSouness, 2° AndoniGoicoechea, noto anche come il “macellaio di Bilbao” (Maradona, dopo uno scontro con lui, rimase fuori mesi), mentre la 3° posizione va a DaveMackay, centrocampista scozzese degli anni Sessanta.

7) E' stato per vent'anni docente ai corsi per allenatori diCoverciano: tra i suoi allievi figurano anche Antonio Conte e Massimiliano Allegri.

8) Il calciatore che ha ammirato di più è stato Gianni Rivera. Benetti raccontò di non essere mai riuscito a fargli fallo, neanche in allenamento.

9) Nel corso della carriera ha collezionato numerosi soprannomi, come Tigre, Killer, Panzer e Picchia Romeo. Gianni Brera lo chiamò “Maultier”, che in tedesco significa “mulo” ed era il nome dato ai cingolati usati dall'esercito tedesco nel corso della seconda guerra mondiale.

10) Si è fatto crescere i baffi perché, ha rivelato lui stesso, una mattina era in ritardo agli allenamenti e non aveva il tempo per radersi.

Massimo Iurino

 

 

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