Alti e bassi
—Nonostante le difficoltà, Ronaldinho ha lasciato comunque il segno con alcune giocate da ricordare: doppi passi, stop felpati, passaggi no-look e gol che hanno fatto emozionare i tifosi rossoneri. Tuttavia, la sua carriera al Milan è stata anche segnata da alti e bassi, dovuti in gran parte alla forte concorrenza nel reparto offensivo. Con Ibrahimovic, Robinho, Alexandre Pato, Clarence Seedorf e Kevin-Prince Boateng, le opportunità per brillare erano limitate, e la sua forma fisica non gli permetteva più di esprimersi al massimo.
L'ultimo gol contro l'Auxerre: un addio in bellezza
—Il 23 novembre 2010, durante la sfida di Champions League contro l’Auxerre, Ronaldinho segnò l’ultimo gol con la maglia rossonera. Un gol che arrivò al termine di una partita non memorabile, ma che rappresentò comunque un’ultima soddisfazione personale per il brasiliano. La vittoria per 2-0 permise al Milan di consolidare il primato nel girone, ma per Ronaldinho fu soprattutto l’occasione per salutare i tifosi rossoneri con un ultimo acuto.
Il passaggio di testimone: l’arrivo di Cassano e l’addio a Ronaldinho
—Con l'addio di Ronaldinho, il Milan avrebbe accolto un altro talento, Antonio Cassano, ma il suo lasciar Milanello segnò la fine di un’era. Nonostante la brevità della sua parentesi rossonera, Ronaldinho ha comunque lasciato un segno indelebile nel cuore dei tifosi. Le sue magie, seppur limitate nel tempo, hanno contribuito a costruire una parte della storia recente del club, restando tra i ricordi più vivi della generazione che ha vissuto il suo passaggio in Serie A. La sua permanenza al Milan, purtroppo troppo breve, è stata comunque un capitolo di grande fascino e suggestione.
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