Partiamo dalle origini, con i primi passi mossi al Malmo. Nel 1995 viene acquistato dal club svedese e solo dopo 4 anni esordisce con la maglia azzurra. Ibrahimovic è ancora un ragazzino, seppur già molto alto e snello. La sua statura induce a pensare al prototipo di attaccante da area di rigore, ottimo per le sponde e i colpi di testa. Zlatan, però, rifiuta questo stereotipo e si piazza sulla fascia, dimostra la sua abilità nel dribbling e fa capire che essere così alto non è poi una cosa tanto negativa.
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Ibrahimovic, dal Malmo al Milan: quanto è cambiato il campione svedese?
Le lunghe leve gli permettono di anticipare sempre gli avversari e le qualità dello svedese ci mettono poco ad emergere. L'Ajax lo scopre e piomba su di lui, acquistandolo per 7,8 milioni di euro nel 2001. In Olanda parte fin da subito un paragone scomodo: Ibrahimovic somiglia per filo e per segno a Marco Van Basten, un confronto che riapparirà anche in futuro. La sua tecnica innata gli permette di primeggiare in Olanda ma è chiaro che a Zlatan serva un upgrade fisico prima che tattico.
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