2 maggio 2004, terzultima partita di campionato. La Roma di Fabio Capello, seconda in classifica, venne a San Siro a sfidare il Milan di Carlo Ancelotti per giocarsi le ultime chance di scudetto. La classifica infatti, vedeva il Milan, prima di quella partita, a quota 76 punti con un vantaggio rassicurante di 6 punti sui giallorossi. Dopo poco più di un minuto, Ricardo Kakà sgusciò via sulla fascia sinistra, crossò al centro, e Andriy Shevchenko terminò il lavoro con un colpo di testa nell’angolino che batté il portiere della Roma Ivan Pelizzoli. L’ermetica difesa del Milan formata da Marcos Cafù, Alessandro Nesta, Alessandro Costacurta e Paolo Maldini, fece il resto. La partita terminò 1-0 e il Milan si laureò campione d’Italia per la 17esima volta nella storia. Campionato che vide anche Shevchenko vincere la classifica capo cannonieri con 24 reti segnati. La Roma di Francesco Totti, Antonio Cassano e di un giovanissimo Daniele De Rossi, si consolò arrivando seconda. Torneo combattuto e tirato, ma vinto dal Milan grazie alla doppia vittoria contro la rivale più accreditata, cioè la Roma. Il Diavolo infatti si prese i 3 punti anche nella partita di andata giocata all’Olimpico, vinta per 1-2, il 6 gennaio dello stesso anno.
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