9 NOVEMBRE 1988
La nebbia, le prostitute e Donadoni che rischiò la vita: Stella Rossa-Milan 1988
Gullit: “In campo Donadoni prende un colpo che gli rompe la mascella e lo lascia lì steso, sembrava morto. All’intervallo negli spogliatoi sentiamo un annuncio con l’altoparlante in slavo, poi i fischi del pubblico. Quando l’altoparlante ripete in italiano, capiamo: lo speaker ha detto che Donadoni è fuori pericolo e i tifosi hanno fischiato questo. Ci ha dato una rabbia, una carica, abbiamo vinto anche per questo. Alla fine, quando un loro dirigente è venuto sul nostro bus per scusarsi, lo abbiamo mandato via”.
Donadoni e il compagno di ospedale
Donadoni: “Ricordo che non riuscivo ad aprire la bocca per la frattura alla mandibola e ricordo qualcuno, un signore che era caduto dal secondo o terzo piano ed era ricoverato con me, che mi spruzzava un po’ di mandarino in bocca per sostentarmi e farmi bere un po’. Ci sentimmo ancora per qualche tempo con questo signore poi ci perdemmo di vista”.
Sacchi e gli sfottò al medico del Milan
Sacchi: "Abbiamo subito tante angherie da parte della Stella Rossa: fortissimi, tecnici, ma fallosissimi. Donadoni finisce all’ospedale e sfioriamo la tragedia. Ora la posso buttare sul ridere, però.. Quando Donadoni si fece male diversi giocatori si precipitano in panchina. “Presto, il medico!”. Ma in campo c’era già dottor Monti che a terra ha soccorso, e salvato, Roberto. Nella confusione, non era stato notato. Con Donadoni fuori pericolo, tutti a sfottere Monti: “Visto come ti considerano i giocatori, eh?”.
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