9 NOVEMBRE 1988

La nebbia, le prostitute e Donadoni che rischiò la vita: Stella Rossa-Milan 1988

Matteo Ronchetti

Arkan e la disarmante serenità di Gullit

Stella Rossa-Milan, la nebbia e non solo.. Ancora Sacchi: "La mattina del replay quando siamo andati a fare un piccola seduta di risveglio atletico, sentiamo botti fortissimi a bordo campo. Casino, fumo: i ragazzi restano scossi, gli spari venivano da una folla di ultrà della Stella Rossa. Poi abbiamo scoperto che c’era di mezzo il comandante delle Tigri, Arkan (tra i maggiori ricercati dall'Interpol negli anni ottanta, poi incriminato per genocidio e atti di pulizia etnica, ndr). Al tempo io andavo al poligono, avevo orecchio per le esplosioni. Tranquillizzo i miei con una bugia. 'Dài, sono mortaretti, tutto okay'. Ma non erano mortaretti, accidenti. E Galliani ci mette in guardia: 'Stasera allo stadio aprono tutte le porte, dove ci stava una fila di spettatori ce ne staranno tre'. Gullit lo incalza: 'Di solito in quanti entrano?'. Adriano butta lì: 'In 40 mila. Magari oggi saranno in 120 mila". E Gullit: "Gli altri 80 mila verranno per vedere noi'..".

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