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Pescara-Milan: 3 partite da ricordare

Mariano Messinese

Una valanga di gol, errori e reti spettacolari, uno dei primi turn-over della storia e due autoreti di Baresi. Se non è fantacalcio, poco ci manca. Insomma, nel frullatore di Pescara-Milan del 92-93 ci sono tanti ingredienti e due protagonisti: Allegri e Van Basten. Il primo buca la porta rossonera dopo un giro di lancette e si ripete al 14' con la deviazione di Baresi, l'altro rimette in piedi con una doppietta un Milan moribondo che era sotto di due gol (4-2). Poi, a poco più di un quarto d'ora dalla fine, il cigno di Utrecht decide di portarsi a casa il pallone siglando il 4-5 definitivo. Tutti contenti in casa rossonera? No, Capello nel post gara storce il naso:"Partita divertente? Magari per voi giornalisti. Sul 4-2 era dura recuperare, soprattutto dopo aver subito due autoreti".

Ventuno anni dopo è tutta un'altra storia. I mostri sacri degli anni '90 non ci sono più, Allegri siede sulla panchina rossonera e il Milan lotta solo per un posto in Champions. Il Pescara, invece, è già retrocesso da tempo. All'Adriatico è solo una formalità per Balotelli & compagni. Un rigore trasformato da Supermario dopo 9' spiana una strada già dritta. Tre minuti dopo, Balotelli raddoppia e intorno alla mezz'ora Muntari chiude il match. Nella ripresa completa l'opera Flamini.

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