Il 2004 è l'anno delle sorprese. Dal Porto vincitore della Champions League alla sorpresa Grecia campione d'Europa, e così, anche Italia, si verificano dei contro pronostici. La Serie A inizia ed ha una sola vera contendente al titolo: si tratta della Roma di Totti, Montella, Cassano, Samuel, Candela e Capello. Una rosa che sembra essere costruita per vincere ma che andrà a sbattere addosso ad un gruppo destinato a dominare ovunque di lì in poi. Parliamo del Milan di Ancelotti, agli albori del famosissimo modulo ad albero di natale, con un Kakà che lentamente spodesta Rui Costa ed un Shevchenko che si posizionerà primo nella classifica capocannonieri.
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Roma-Milan, le sfide al cinema e quelle sul campo: le 5 partite memorabili
Il 6 gennaio 2004 Roma-Milan è la sfida scudetto. Il Milan si presenta all'Olimpico con Kakà e Rui Costa alle spalle dell'attaccante ucraino. La Roma, invece, compone il trio formato da Totti, Cassano e Carew. I rossoneri dominano la gara dal primo all'ultimo minuto e Shevchenko porta in vantaggio i suoi. Il pareggio giallorosso è inaspettato per l'andamento della gara, con Cassano che segna su un calcio d'angolo a fine primo tempo che, forse, l'arbitro non avrebbe dovuto dare. La squadra di Ancelotti, però, rientra in campo ancora più carica e schiaccia gli avversari, fino ad arrivare al gol del definitivo 2-1, con Shevchenko che firma la sua personale doppietta. Una vittoria strameritata che segnerà l’inizio del cammino trionfale verso il 17esimo scudetto.
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