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5 aprile 1989, Franco Baresi durante Real Madrid-Milan 1-1 (credits: acmilan.com)
(di Massimo Iurino) 19 aprile 1989, si gioca a San Siro la semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni tra Milan e Real Madrid. Le squadre sono reduci dall’1-1 dell’andata, nel quale i rossoneri furono capaci di imporre il proprio gioco, dando lezione di calcio al 'Santiago Bernabéu'. Solo il gol non visto, con il pallone colpito di testa da Marco Van Basten che aveva superato la linea bianca, tenne ancora in bilico la doppia sfida. Il match che valse l’accesso alla finale di Barcellona si giocò davanti a 73.000 spettatori, nonostante la serata piovosa.
Il Milan dominò i “Blancos” sotto tutti i punti di vista: mentale, fisico, tecnico e tattico. L’atteggiamento aggressivo ed offensivo per tutti i 90 minuti, anche sul 5-0, furono l’arma vincente degli uomini di Arrigo Sacchi. Dal punto di vista fisico, i rossoneri vinsero ogni contrasto, dominando sui palloni aerei: il trio olandese, Paolo Maldini e Carlo Ancelotti, tra gli altri, sovrastarono nettamente gli avversari. Infine dal punto di vista tecnico-tattico, i continui movimenti senza palla, il pressing sistematico ed il possesso palla veloce e verticale furono le mosse che stesero gli avversari. Quel trionfo segnò l’inizio di un percorso di vittorie in campo europeo e mondiale, destinato a durare a lungo. Riviviamo, a distanza di 28 anni, quella gloriosa impresa.
Tabellino e formazioni
MILAN–REAL MADRID 5 – 0
Reti: 18’ Ancelotti, 25’ Rijkaard, 45’ Gullit, 49’ Van Basten, 59’ Donadoni.
MILAN: G. Galli, Tassotti, P. Maldini, Colombo (64’ F. Galli), Costacurta, Baresi, Donadoni, Rijkaard, Van Basten, Gullit (56’ Virdis), Ancelotti. In panchina: Pinato, Mussi, Viviani. All. Arrigo Sacchi.
REAL MADRID: Buyo, Chendo, Gordillo, Michel, Sanchis, Gallego, Butragueno, Schuster, Hugo Sanchez, Martin Vasquez, Paco Llorente. In panchina: Tendillo, Rodriguez, Esteban, Losada, Solana. All. Beenhakker.
La cronaca del match
Dopo un quarto d’ora iniziale, all’insegna degli spagnoli, il Milan sblocca il risultato già al diciottesimo minuto. E’ Carlo Ancelotti che, ricevuta palla da Ruud Gullit, si libera di due avversari e con un gran destro da fuori area insacca alle spalle di Buyo. Il Real Madrid non fa in tempo a reagire che, dopo sette minuti, arriva la seconda rete rossonera. L’azione parte da Roberto Donadoni, che effettua un passaggio a Mauro Tassotti, il quale crossa da destra per Rijkaard che di testa firma il 2–0. Il Real Madrid è tramortito dalle giocate rossonero ed, allo scadere del primo tempo, subisce il tris milanista, firmato Ruud Gullit. Ancora un’azione di Donadoni, cross dalla sinistra e l’olandese realizza di testa, portando il Milan sul 3-0. Il 4-0 arriva dopo soli quattro minuti della ripresa, grazie a Marco Van Basten. Il gol è tutto di marca olandese: lancio di Rijkaard, testa di Gullit per Van Basten che controlla e di sinistro mette all’incrocio dei pali. Il quinto gol è merito di Donadoni, tra i migliori della serata, con un rasoterra che s’infila nell’angolino alla destra del portiere spagnolo. Il fischio finale sancisce la vittoria dei rossoneri e la conquista della finale di Barcellona contro lo Steaua di Bucarest, vinta poi 4-0. Unica nota negativa della serata indimenticabile è stato l’infortunio di Gullit, costretto ad uscire al 56° minuto per infortunio (menisco); sostituito da Pietro Paolo Virdis.
L’impresa celebrata sui giornali
Ecco alcuni dei titoli più significativi apparsi sui giornali all’indomani della schiacciante vittoria. La “Gazzetta dello Sport” intitolò “Milan Imperial” - distrutto il mito Real; “L’Equipe” aprì con “Fantastique Milan AC”, mentre il giornale di Milano, “La Notte” titolò “Milan Divino”.
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