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Filippo Inzaghi esulta con la maglia del Milan (Credits: acmilan.com)
ABBIATI E PIRLO: LA SVOLTA
Il Milan aveva lottato tanto per arrivare a quel preliminare di Champions League. La rimonta sul campo del Verona, la vittoria del 5 maggio 2002 sul Lecce e la festa rossonera di San Siro. Una volta arrivati al dunque, bisognava a tutti i costi battere lo Slovan Liberec per poter avere a disposizione le risorse economiche della Champions League anche in ottica calciomercato.
Il 14 agosto 2002 la tribuna stampa dello stadio milanese era in ristrutturazione e la prima tappa del lungo percorso che avrebbe portato il Milan alla finale di Champions League a Manchester venne disputata con telecamere e giornalisti dal lato opposto rispetto al solito. Con Contra e Roque Júnior nei ruoli che sarebbero poi stati ricoperti da Šimic e Nesta, con il centrocampo schierato per la prima volta senza Andrea Pirlo centrale e con Abbiati uscito dal campo per infortunio nell'intervallo, il Milan chiude il primo tempo sullo 0-0.
IL PRIMO ACUTO DI SEEDORF
Mentre stava prendendo corpo la squadra della stagione 2002-03 che sarebbe diventata campione d'Europa, bisognava battere gli ostici avversari cechi. Senza Nesta e Rivaldo, con Dida, Pirlo e Seedorf ai primi passi, era fondamentale passare quel turno per poter poi dare un'identità precisa e importante alla stagione. I rossoneri erano scesi in campo con un centrocampo a 3 composto da Gattuso, Rui Costa e Ambrosini.
Nell'intervallo, Seedorf è ancora seduto in panchina. Dopo un quarto d'ora della ripresa, Carlo Ancelotti decide di schierare l'olandese arrivato dall'Inter al Milan nell'ambito dello scambio con Coco, ma senza sostituire un centrocampista. Dopo soli sette minuti dal suo ingresso in campo al posto di Serginho, proprio Clarence pennella il cross-assist giusto per il gol dell'1-0 firmato da Filippo Inzaghi. L'unico ma pesante gol del 14 agosto 2002.
Fonte: acmilan.com
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