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26 Oct 1999: AC Milan coach Alberto Zaccheroni during the UEFA Champions League Group H match against Chelsea at the San Siro Stadium in Milan, Italy. The game ended 1-1. Mandatory Credit: Clive Brunskill /Allsport
(fonte acmilan.com)
A Udine ci sono state tante vittorie rossonere speciali. Una, quella dell'aprile 1999, ha fatto più la storia di altre perché davvero simbolica. In attesa di un nuovo Udinese-Milan, in campo sabato 11 dicembre alle 20.45 alla Dacia Arena, torniamo indietro e ripercorriamo le tappe del 5-1 di 22 anni fa.
LO SCENARIO
È la 29ª giornata (di 34) della Serie A 1998/99 e il Milan è in grande rimonta. Il sogno Scudetto che sembrava difficile ora appare vicino e alla portata, con la Lazio capolista in calo ma in vantaggio di quattro punti (56 a 52). Dopo lo 0-0 all'Olimpico proprio tra Lazio e Milan rimane solo un mese e mezzo da giocare. Nel weekend appena passato i biancocelesti si sono arresi nel Derby (1-3), invece i rossoneri hanno battuto il Parma a San Siro (2-1). Il Diavolo è di scena al Friuli, stadio dell'Udinese di Guidolin quinta in classifica, in una partita fondamentale. Vincere e sperare, non ci sono alternative.
LA LEGGE DEGLI EX
Zaccheroni e Bierhoff. Tra i principali volti milanisti in copertina ci sono loro: l'allenatore e il bomber, soprattutto gli ex della gara, arrivati nel calciomercato estivo dopo aver trascinato l'Udinese in Champions League. Zac abbandona il tradizionale 3-4-3 e schiera Boban trequartista, una mossa azzeccata. Zvonimir è il mattatore di un primo tempo pressoché perfetto, realizzando una doppietta: un gol su rigore apre le danze al 15', un tocco lento e preciso vale il raddoppio - su pregevole assist di Weah - e incanala già il match al 37'. Il colpo del ko a pochi istanti dal riposo lo mette a segno un micidiale Oliver, alla sua maniera e cioè di testa sugli sviluppi di una punizione. A inizio ripresa la rete di Amoroso accorcia le distanze ma ci pensa ancora il tedesco grazie a una seconda incornata a rimettere il parziale in sicurezza. C'è anche spazio per Weah, protagonista di giornata, il quale si regala la gioia personale del 5-1 finale quando manca ancora mezz'ora al termine.
IL SOGNO SCUDETTO DIVENTA REALTÀ
Al triplice fischio la festa è doppia, per il successo e per il ko della Lazio a a Torino in casa della Juve, arrivato la sera prima. La lotta al titolo si accende in un pomeriggio di primavera, incandescente come non mai: il Milan è sempre dietro, però ora la vetta è lì a -1 e la carica alle stelle. Dopo l'Udinese, verranno piegate in fila Vicenza, Sampdoria, Juve, Empoli - turno nel quale avviene il sorpasso, quando la formazione di Eriksson viene stoppata a Firenze - e... Perugia. A Udine, di fatto, il Diavolo vede lo Scudetto, che si cucirà addosso per la sedicesima volta al termine di uno dei campionati più incredibili ed emozionanti.
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