Termina la presentazione
cronaca live
LIVE- Segui con noi la presentazione di “Sempre Milan” di Carlo Pellegatti
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Gazidis sulla Juventus: "Quando una squadra è giovane tutte le partite sono utili per migliorare. Con la Lazio c'è stata una grande prestazione e i nostri giovani hanno avuto l'opportunità di crescere. Speriamo di avere tante opportunità anche in Europa in futuro. Dobbiamo pensare al presente e amo questo tipo di opportunità. Credo che queste partite aiutino a tornare ad essere un grande club"
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Massaro sulla difesa della Juventus: "Con la perdita di Chiellini la Juve ha perso potenzialità e guardando le ultime partite anche loro hanno distrazioni. Bisogna essere bravi ed approfittarne perchè essere primi non vuol dire che non possono fare errore. La Juventus che è prima vede il Milan un po' in difficoltà potrebbe pensare che è facile. Sarebbe un errore".
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Baresi su Cristiano Ronaldo: "Non so come l'avrei affrontato. Ronaldo sappiamo quanto è bravo a muoversi e trovarsi nel punto giusto al momento giusto. Si muove, va dentro, tira, crossa. Bisogna limitarlo come facemmo con Maradona ma la giocata ce l'ha sempre"
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Massaro sulla Juventus: "Sono partite che danno motivazioni da sole. Bisogna lavorare per curare i dettagli che adesso fanno la differenza. Io credo che questa sia una partita contro una grande squadra per far vedere che anche il Milan deve tornare in alto. Quando cambi l'allenatore, in quattro mesi ne sono cambiati tre, è difficile cercare movimenti che magari si facevano prima. Devi trovare automatismi"
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Baresi sull'attualità: "Non è mai facile dare consigli da fuori. La squadra è nuova, sono arrivati giocatori nuovi. Devono essere più convinti, la sicurezza si trova con i risultati e abbiamo bisogno di qualche risultato importante che dia fiducia e stima. La squadra è giovane e serve questo input. Per non prendere gol c'è bisogno di tutto l'undici che si deve muovere insieme ed essere compatta. San Siro deve diventare la nostra fortezza"
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Si apre lo spazio per le domande
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Daniele Massaro: "Il Milan è il Milan, chi non vorrebbe indossare la maglia rossonera. Non bisogna portare i giocatori a Milanello basta dirgli il nome. Le persone che scelgono per mettere la maglia del Milan devono scegliere giocatori degni".
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Franco Baresi: "Giocando contro i Gullit, i Van Basten ti accorgevi di quanto fossero forti. Anche Riijkaard era fortissimo. I tre olandesi hanno dato tantissimo al Milan. La prima Coppa del Mondo a Tokyo è stata un'esperienza incredibile, fu una partita difficile"
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Daniele Massaro: "Guardavo Marco Van Basten, dal suo talento cercavo di capire come migliorare. Grazie a Sacchi che mi ha fatto capire cosa migliorare. Adesso Arrigo mi prende come esempio per aver interpretato il suo tipo di gioco"
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Daniele Massaro: "Capello è stato bravo a non cercare di cambiare quello che aveva fatto Sacchi. Era un grande manager, più di Sacchi era bravo a gestire le persone nello spogliatoio"
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Franco Baresi: "Il Milan tornerà grande, ci vorrà tempo ma tornerà. Ci sono stati tanti numeri dieci importanti. Quel calcio innovativo di Sacchi è nato perchè lui ci ha trasmesso la cultura del lavoro, la voglia, l'intensità"
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Daniele Massaro: "La finale con il Marsiglia non mi è andata giù. Ricordo le tante occasioni avute, la rigiocherei. Io già quando ero giovane con Sacchi guardavo la squadra degli Invincibili e sognavo. Sacchi mi ha cambiato e mi ha insegnato a giocare a calcio. Dovevo meritarmi il Milan non ero Marco Van Basten e dovevo lavorare molto. Al Milan c'erano giocatori straordinari, a Baresi bastava solo lo sguardo"
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Franco Baresi: "Il Milan è sempre stato attento all'estetica, all'eleganza, all'immagine. Van Basten e la sua eleganza ad esempio. Rivera mi sembrava inarrivabile e cercai di prendere il suo carisma e il suo modo di proporsi a giocatori ed avversari. Non parlava tantissimo ma quando si muoveva si mettevano sull'attenti. Ho giocato con gli stessi giocatori, come FIlippo Galli e Costacurta, per quasi dieci anni. Tutto era più facile. Quando iniziai a ventidue anni con la fascia da capitano ho imparato strada facendo l'esempio e il comportamento da dare. Le finali sono belle, quelle che si vincono di più ma dobbiamo considerare che ci sono anche gli avversari".
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Daniele Massaro: "Devo tanto a Galliani. Mi ha portato al Monza, mi cedette alla Fiorentina ma convinse Berlusoni a riprendermi. Devo tantissimo ad Adriano. La nuova proprietà? Sta lavorando duramente per riportare il Milan in cima al mondo. Atene fu la ciliegina di un anno straordinario. Forse l'anno più bello, stavo concludendo la mia carriera con dei gol importanti e la chiamata in nazionale. I due gol in finale contro il Barcellona sono stati la ciliegina".
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Franco Baresi: "Ricordo l'emozione nell'incontrare la prima volta Silvio Berlusconi. Portò una ventata di entusiasmo, cambiò tutto l'arredamento di Milanello. Trasmise qualcosa di importante con una nuova filosofia dicendo che voleva vincere in pochi anni. Eravamo stupiti e sbalorditi ma venivamo da anni poco felici e avevamo voglia di far qualcosa di importante. Con le sue idee innovative ci ha trasmesso le cose importanti"
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Daniele Massaro: "Se tolgo la camicia vi faccio vedere la mia seconda pelle. Rossonera. Il sogno che avevo da bambino era partire dall'oratorio e alzare la coppa dalle grandi orecchie. Se il mio nome è nella storia del Milan, della mia squadra, del mio sogno da bambino, è un grande onore. Per dieci anni sono stato in una società straordinaria. Prima Milanello ed ora Casa Milan sono le mie case"
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Franco Baresi: "Non c'è mai stato il rischio di andare alla Juventus. La mia avventura al Milan è stata lunga e bella, ho vissuto momenti diversi, diverse generazioni. Ho giocato con Rivera all'inizio e ho imparato tantissimo. Ho vissuto anche anni non bellissimi ma è stata una grande storia che questo libro racconta. Non è facile raccontare la storia del Milan, sono passati grandissimi campioni e fuoriclasse. Le società, i giocatori hanno dato un contributo importantissimo emozionando. Il Milan ha lasciato una traccia importante".
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Carlo Pellegatti: "Chi ha di questi ricordi deve viverli. Vengono rivissute vittorie, trionfi e ricordarle in questo centoventesimo anno è stato un onore anche per noi. Verrà tradotto in inglese e andrà in tutto il mondo. Le vetrine di New York, di Londra e di Parigi avranno #SempreMilan. Nel 1989 a Barcellona c'erano tantissime persone, hanno vissuto in prima persona queste meravigliose gioie".
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Umberto Zappelloni: "Abbiamo cercato di andare oltre alla storia del Milan. Il libro deve regalare emozioni, abbiamo scelto fotografie particolari. Un libro da sfogliare e da leggere scegliendo dodici parole a cui abbiamo abbinato avvenimenti ed eventi"
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Ivan Gazidis: "Grazie a tutti per essere intervenuti. Siamo qui per onorare la storia di questo grande club, il Milan è stato importantissimo nel calcio mondiale. Voglio assicurarvi che lavoriamo duramente ogni giorno per farlo tornare in alto. Lascio la parola a delle persone che hanno fatto la storia del Milan"
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Amici di PianetaMilan.it tra pochi minuti inizierà la presentazione del libero "Sempre Milan" di Carlo Pellegatti. E' attesa la presenza di Ivan Gazidis, Zvonimir Boban, Franco Baresi e altre glorie rossonere. State con noi per non perdevi nulla della serata in diretta dalla Mondadori di Piazza Duomo
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