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L'intervista di Laura Giuliani (portiere Milan Femminile) a 'La Gazzetta dello Sport' | AC Milan News (Getty Images)
Laura Giuliani, portiere del Milan Femminile, ha rilasciato un'intervista in esclusiva ai microfoni de 'La Gazzetta dello Sport' oggi in edicola. Queste le sue dichiarazioni integrali.
Giuliani sul suo trasferimento dalla Juventus Women al Milan Femminile: "Era venuto il momento di cambiare. L'affetto per la Juve rimane, rimane tutto ciò che abbiamo fatto insieme per il calcio femminile. Ma sono abituata a guardare avanti e cambiare metodo di lavoro aiuta. Voglio aggiungere dei tasselli, uscire dalla zona comfort aiuta anche a crescere come persona".
Giuliani sulle tante offerte ricevute prima di scegliere il Milan Femminile: "È vero che ho avuto altre offerte, però non ho mai avuto ripensamenti. Il progetto è coinvolgente. Abbiamo tanti obiettivi in futuro, anche con la Nazionale, fra Europei e qualificazione ai Mondiali. Ma nel presente è il Milan che può aiutarmi a fare il salto di qualità. Sono stata cinque anni in Bundesliga, non sento il bisogno di andare all'estero. E per quello che riguarda la preparazione dei portieri l'Italia è il top".
Giuliani su cosa c'è nel suo futuro: "Mi sono appassionata alla psicologia dello sport. Non so se un domani sarò vicina al campo o no. Ho fatto di tutto. Dovessi aprire un bar sarei pronta a fare la barista".
Giuliani sull'importanza del lavoro nella crescita di una persona: "Credo che il lavoro aiuti a non perdere contatto con la realtà. A volte i calciatori sono chiusi in una bolla, vale anche per il femminile con l'avvento dei grandi club. Abbiamo un brand da portare in giro ed il club ti mette a disposizione talmente tanto che sei portato a rinchiuderti nella bolla. Ma io appartengo ad un'altra generazione. Andavo a scuola e la sera giocavo a calcio. Ora per le bambine è diverso".
Giuliani sulla sua passione per la scrittura: "Scrivo ancora parecchio. In futuro racconterò ai miei figli la mia storia, che non è completa. Perché non sono una persona completa".
Giuliani sui libri che sta attualmente leggendo: "Pallacanestro antifragile. Come detto mi sono appassionata alla psicologia. E ho in programma qualche libro di Phil Jackson. Mi piace Massimo Gramellini e mi sto dedicando di nuovo ai classici come Luigi Pirandello. E Sigmund Freud, con moderazione".
Giuliani su come è essere allenati da un uomo: "Il genere non fa differenza. Quello che è importante è l'obiettivo, i principi di gioco".
Infine, Giuliani ed un aggettivo per Maurizio Ganz, allenatore del Milan Femminile: "Istintivo".
Giuliani, invece, e l'aggettivo che la descrive al meglio: "Riflessiva".
Giuliani sugli obiettivi stagionali del Milan Femminile: "Riconfermare il tanto che è stato fatto nella stagione passata. Portare a casa un trofeo sarebbe gradito, ma l'importante è costruire. In Champions abbiamo un girone complicato, pensiamo al primo step contro lo Zurigo. Dobbiamo conoscerci meglio, ma credo che la squadra, una volta rodata, possa fare davvero bene". In Russia sicuri: "Milan in chiusura per Vlasic". Cifre e dettagli >>>
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