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Zvonimir 'Zorro' Boban con la maglia del Milan nel 1997-98 (credits: GETTY Images)
ULTIME MILAN - (fonte: acmilan.com)
"L'estate rossonera delle amichevoli sta ruotando molto attorno alle prestazioni del trequartista. In questo caso Suso, subito schierato in quel ruolo fin da luglio fin dall'amichevole di Foxborough contro il Benfica, da parte di Marco Giampaolo. La storia degli ultimi 20 anni di Milan dice che ci sono stati alcuni trequartisti di ruolo, con una posizione chiara e definita alle spalle delle punte. Ma anche trequartisti d'occasione che si ritrovavano in quella posizione, a seconda delle circostanze della partita e delle caratteristiche dell'avversario. Il Milan di Arrigo Sacchi non aveva il trequartista, visto che Gullit e Donadoni erano due attaccanti esterni. Il Milan di Fabio Capello giocava con il 4-4-2 con Boban e Savicevic larghi sulla fascia e per avere Dejan più offensivo veniva schierato come seconda punta. Il Milan del 16esimo Scudetto 1998-99 era partito con il 3-4-3 con Ganz e Weah larghi rispetto a Bierhoff, un sistema di gioco che durò per larga parte del campionato. Nelle partite decisive però, cambiò tutto, con Leonardo spesso schierato come seconda punta e con Boban trequartista. Proprio da trequartista, il campione croato fece il famoso assist a George Weah in Juventus-Milan 0-2 del maggio 1999.
Negli anni successivi, in quel ruolo, giocò Manuel Rui Costa, Un grande stilista, un grande finisseur. Uomo-assist per palati fini, il portoghese. Ma attorno alla sua figura tecnica nacque una discussione che lo portò a giocare sulla fascia destra, proprio nel ruolo di Suso, la finale di Supercoppa Europa vinta dai rossoneri 1-0 contro il Porto di Mourinho a Monte Carlo nell'agosto 2003. Una vittoria arrivata, proprio grazie ad un cross-assist di Rui per Andriy Shevchenko.
Nell'anno del 18esimo scudetto, il Milan giocava con tre attaccanti, nella maggior parte delle gare: Ibra, Robinho e Boateng. Chi fosse il trequartista e chi gli attaccanti lo stabilivano le situazioni della gara. A volte arretrava Ibra, a volte si collocava dietro le punte il brasiliano, in altre circostanze era Boateng a partire dalla posizione di trequartista per inserirsi in area di rigore più che per fare assist. Lo stesso Boateng, dopo la partenza di Ibra, ha provato a reinventarsi, con alterni risultati, trequartista con la maglia numero 10. L'ultimo trequartista adattato rossonero era stato Keisuke Honda, all'inizio della stagione 2015-16. Ma il giapponese si sentiva un esterno destro da 4-4-2 e in quel ruolo avrebbe poi fatto le cose migliori nel corso della stagione". Ecco le parole di Fatih Terim sull'operato del Milan, continua a leggere >>>
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