Cosa manca al Milan
—Ci manca ancora qualcosa in termini di gioco, qualità e profondità di rosa. Ci manca l'attacco, perchè oltre ai soliti due non segna nessuno e si crea ancora meno. Ci mancano (talvolta) aggressività e cattiveria, perchè certi approcci alla partita sono mortificanti e penalizzanti. Ecco, ragioniamo su queste cose per costruire il futuro e non ad alibi e giustificazioni. Occorre essere franchi, lucidi, analitici.
Un'alternativa a Leao
—Il Milan non può prescindere dalla presenza o meno di uno o due giocatori. Non c'è Leao? Si deve avere un'alternativa. O di modulo, o di gioco o di cambio in panchina. Per il futuro quindi servirà ragionare su due concetti: profondità di rosa e qualità dei singoli. All'allenatore si dovrà chiedere un salto di qualità della manovra rossonera e magari un piano B tattico. Insomma, al Milan, oggi, mancano ancora tante cose. Ma c'è spazio per costruire meglio e prima di altri.
'Più forti della sfortuna, dell'invidia e dell'ingiustizia'. Silvio Berlusconi aveva imposto questo mantra al suo Milan e il messaggio era chiaro: bisogna essere pronti a tutto, senza cercare facili alibi o giustificazioni. Quel Milan ha fatto la storia. E lo sappiamo bene: la storia non si fa con i se e con i ma. 'Se c'era Nedved' lasciamo a loro. Noi prendiamoci la storia.. Furlani: "Stadio? Valutiamo tutte le opzioni, compreso San Siro".
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