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Krzysztof Piatek, attaccante del Milan (credits: GETTY Images)
VERSO BOLOGNA-MILAN - Il tecnico emiliano del Milan Stefano Pioli ha parlato oggi in conferenza stampa a Milanello alla vigilia della fondamentale trasferta di domani contro il Bologna. Uno degli argomenti principali toccato più volte dai giornalisti presenti in sala stampa è stato quello relativo a Krzysztof Piatek, centravanti polacco dei rossoneri che non sta vivendo un momento per nulla brillante.
L'ex Genoa in questa stagione è fermo a quota 3 reti in campionato e non segna da un mese e mezzo, quel 21 ottobre contro il Lecce, gara d'esordio di Pioli sulla panchina del Milan. Quel giorno Piatek tornò a segnare su azione con la maglia rossonera dopo 5 mesi visto che il precedente gol risaliva allo scorso campionato nella gara interna contro il Frosinone. Crisi scacciata? Macché. L'ex Cracovia da quella sera è ripiombato nel buio più totale, nonostante - ad eccezione del match Roma-Milan - sia stato sempre impiegato titolare da Pioli.
Eppure il Pistolero ha smarrito la mira letale della passata stagione e l'incredibile cattiveria sotto porta che lo aveva contraddistinto al suo debutto in Italia. Sebbene i numeri parlino chiaro, il tecnico rossonero lo ha difeso ancora una volta in conferenza: "Non c'è un problema Piatek - ha detto Pioli -. C'è un Milan che sta giocando e vuole uscire da questa situazione e sa che deve fare ancora di più. Se domani Piatek giocherà è perché io ritengo che lui sia funzionale al gioco della squadra. Se concludiamo in porta come fatto a Parma significa che tutti hanno interpretato al meglio la partita".
Insomma, Piatek non è un caso e probabilmente domani giocherà dal 1'. Ma la sensazione sembra che il centravanti polacco giochi più per mancanza di vere alternative che per meriti propri. Leao, infatti, non è considerato un attaccante centrale e di due punte Pioli non ne vuole sentire parlare. In attesa di sapere se Ibrahimovic tornerà o meno al Milan, Piatek dovrà cercare di giocarsi al meglio le proprie possibilità e scacciare una crisi che ormai lo affligge da troppo tempo. Intanto, Bologna-Milan sarà la sfida tra le più "cattive" del campionato: ecco il motivo>>>
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