Spinto ad una scelta tra Sacchi e Marco Van Basten, in evidente collisione tra di loro, Berlusconi decise di rinunciare al tecnico di Fusignano optando, per la panchina, per un ritorno di Fabio Capello, già allenatore rossonero per le ultime gare della stagione 1986-87. Con Capello, Baresi ha disputato cinque spettacolari stagioni, dal 1991 al 1996, vivendo una maturità costellata da tante altre vittorie: il difensore originario di Travagliato (BS) è stato colonna portante del Milan degli Invincibili, quello che vinse lo Scudetto 1992 senza mai perdere una gara, e capace di primeggiare in campionato ininterrottamente fino al 1994. Milan padrone soltanto in Italia? Tutt'altro, perché, contestualmente, oltre ad altre tre Supercoppe Italiane, il club allora di Via Turati mise in bacheca una Champions League nel 1994 (l'ormai famigerato 4-0 al Barcellona di Johann Cruijff) ed una Supercoppa Europea nel medesimo anno. I trofei, per Baresi, avrebbero potuto essere persino di più se il Diavolo non avesse ceduto in finale di Champions League contro Olympique Marsiglia (0-1, 1993) e Ajax (1995), in quella della Supercoppa Europea contro il Parma (0-2 d.t.s., 1993) ed in quelle di Coppa Intercontinentale contro San Paolo (2-3, 1993) e Vélez Sarsfield (0-2, 1994). L'ultimo 'botto' della carriera di Baresi fu rappresentato dallo Scudetto 1996 giacché la sua ultima stagione in carriera, quella che vide dapprima Oscar Washington Tábarez e poi nuovamente Sacchi sulla panchina, vide i rossoneri in forte difficoltà e classificatisi soltanto all'11° posto in campionato. In totale, 719 presenze, 33 gol e 18 trofei per Kaiser Franz in 20 anni di Milan.
MILAN NEWS