Se è ammissibile che nel 2023 non ci sia una videocamera che inquadri il fallo di mano: "Io non faccio il cameraman o il giornalista, non faccio l'operatore del VAR. Quando c'è il Genoa a volta ci sono dei difetti di luminosità e di prospettiva. Si creano delle situazioni che lasciano margini di incertezza. Avrei gradito che l'arbitro fosse stato chiamato a vedere l'azione ma il contributo del direttore di gara, che in quel momento l'ha vissuta con tutto il pathos di cui bisogna tenere conto quando si gioca in uno stadio come Genoa, l'avrei gradito".
Se ha detto qualcosa alla squadra: "Su questo sono in difficoltà. La prima è che il dolore sportivo debba essere metabolizzato. Ora abbiamo dei tempi lunghi e dei calciatori che vanno in Nazionale hanno modo di aumentare l'autostima. Fa male vedere i ragazzi con la testa fra le mani, cercherò di fare il possibile con la guida del mister che è un grandissimo psicologo e un grandissimo uomo, con lo staff e ripartiamo con onore. Sono molto orgoglioso e dico grazie ai miei ragazzi".
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