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CONFERENZE STAMPA

Croazia, Kovacic: “Rispetto tanto Spalletti. L’Italia mi ha insegnato tanto”

Mateo Kovacic, giocatore della Croazia
In conferenza stampa, Mateo Kovacic, centrocampista della Croazia, ha parlato alla vigilia del match di Euro2024 contro l'Italia
Francesco Aliperta Redattore 

In conferenza stampa, Mateo Kovacic, centrocampista della Croazia, ha parlato alla vigilia del match di Euro2024 contro l'Italia. Ecco le parole del giocatore croato.

Su cosa preoccupa maggiormente dell'Italia: "Mi farà piacere ritrovare tanti miei ex compagni tra cui Jorginho con cui mi sono trovato benissimo e ho un bellissimo rapporto. Non sarà facile sfidare l'Italia, ma sappiamo cosa dobbiamo fare e cercheremo di farlo come già accaduto in passato".


Su come stanno vivendo questo momento: "Noi non stiamo pensando a questo, siamo contenti di averlo con noi anche quest'anno e dimostreremo che possiamo fare ciò che vogliamo. Siamo felici di averlo con noi in campo, a queste cose non ci stiamo pensando tantissimo".

Sulle motivazioni: "Ci sono giocatori vecchi, esistono, ma la cosa importante è come ci si sente. Nelle prime due partite non abbiamo dimostrato il nostro valore, ma l'abbiamo fatto tante volte in passato e speriamo di rifarlo domani. Poi ognuno ha il suo parere, può scrivere ciò che vuole, ma per noi è sempre un grande onore vestire questa maglia".

Su Spalletti: "E' un allenatore che rispetto tantissimo, ha ottenuto risultati fenomenali e domani ci aspettiamo una grande Italia. Mi farà piacere rivedere sul campo domani tanti miei ex compagni, soprattutto Jorginho con cui ho giocato a lungo".

Sul centrocampo: "Sappiamo che non s'è visto il solito centrocampo di qualità, chiaramente il gioco ne ha sofferto e queste due partite non sono state al livello di ciò che potevamo davvero fare. Ora abbiamo una terza gara contro un'ottima Italia e sicuramente possiamo dire la nostra".

Sul calcio italiano: "L'Italia mi ha insegnato tantissimo, dal punto di vista tattico e difensivo. Ho avuto tre allenatori diversi e mi hanno aiutato tanto nel mio percorso: all'epoca non ero molto bravo in difesa e il passaggio in Italia mi è servito molto per migliorarmi".

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