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L'allenatore nerazzurro Simone Inzaghi ha parlato in conferenza stampa al termine del derby Milan-Inter, semifinale di andata di Champions League che si è svolta a 'San Siro'. Ecco, dunque, le sue dichiarazioni.
Sull'ottimo approccio e sul risultato più ampio: "Primo tempo straordinario dal risultato stretto per ciò che abbiamo visto. Bravi ad approcciare una partita delicata e sentita. Poi abbiamo gestito bene, a parte il tiro di Tonali, coprendo bene il campo. I cambi ci hanno dato una mano, come devono fare sempre. De Vrij è un esempio, non sbaglia quasi mai la partita. Poche volte aveva fatto il braccetto ed è stato importantissimo. Dobbiamo andare avanti con questo spirito. Serata positiva che ci soddisfa, ma sappiamo che manca un pezzo per arrivare a un sogno a cui credevamo da agosto".
Come preparerà il ritorno, se da 2-0 o da 0-0: "Fortunatamente abbiamo avuto una partita simile: a che col Benfica avevamo vinto 2-0. Questo è un Derby, ancora più sentito, ma sanno che dobbiamo fare esattamente come con loro. Con la qualità messa in campo e da squadra. Una cavalcata così è merito di tutti".
Su Mkhitaryan e Dzeko: "Hanno fatto una grandissima partita. Ho parlato di subentrati perché avendo giocato a calcio e partite di questo genere è difficile subentrare mentalmente. Invece sono entrati benissimo. Chi è entrato lo ha fatto benissimo, ne avevo tanti che volevano entrare. Mkhitaryan e Dzeko grande partita, ma potrei citarne tanti. Manca l'ultimo passo, ma siamo una squadra matura. Sappiamo che troveremo una squadra che vorrà giocarsi la finale".
Il rischio principale per il ritorno con Rafael Leao e se è cancellata la delusione dello Scudetto dell'anno scorso: "Mancano sette giorni. Sappiamo che dobbiamo fare ancora un piccolo passo chiaramente. Stasera è una serata vissuta molto bene con i nostri tifosi. Erano in minoranza, ma ci hanno accompagnato dal primo al 94' con grande voglia. Abbiamo giocato tanti Derby sia con Rafael Leao che senza. Sappiamo che è importante per loro. Potevamo pensare a qualcosina, ma non cambierà il nostro piano partita".
Cosa ha detto alla squadra prima e se Gosens può giocare: "Gosens è un guerriero, un ragazzo straordinario. Voleva esserci a ogni costo, lo staff ha fatto un lavoro straordinario. Dovrò valutare bene in questi giorni. L'infortunio è importante, ma voleva esserci. Mancano meno di 72 ore alla prossima, ma sappiamo che sarà importante. Da ieri a mezzogiorno siamo stati insieme. Abbiamo cercato di prepararla nel migliore dei modi, ma manca l'ultimo passo".
Se la leggerezza è stata il segreto: "Non so, ma ho un gruppo che sta bene insieme. Ieri eravamo sorridenti, prima del Benfica meno. Si vive di momenti. In questi giorni li avevo visti rilassati. A volte sono segnali positivi, a volte no. Abbiamo fatto tante partite. Sono stati bravissimi. Sono contento, ma tra sei giorni ci sarà un'altra sfida".
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