GENOA-MILAN

Genoa-Milan, Gilardino: “Pioli mi ha insegnato tanto. Su Retegui…”

Fabio Barera Redattore 

Alberto Gilardino, tecnico rossoblù, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match Genoa-Milan, valido per l'8^ giornata di Serie A

Alberto Gilardino, tecnico rossoblù, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Milan, match valido per l'8^ giornata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni più importanti.

Le parole di Alberto Gilardino alla vigilia di Genoa-Milan

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"Credo che bisogna limitare al massimo la percentuale di errore da parte nostra. Incontriamo una squadra forte sia nei singoli iniziali e sia in chi subentrerà perché sono giocatori che hanno caratteristiche importanti, di gamba, di qualità tecnica con giocatori fisici. Quello che è riuscito a costruire Pioli in questi anni è qualcosa di straordinario per l’identità che è riuscito a dare a questa squadra. Da parte nostra, dovrà essere una partita affrontata con grande coraggio. Quello che ho chiesto ai ragazzi è di affrontarla con grande partecipazione e grandissimo coraggio, per chi parte dall’inizio e per chi subentrerà”.

Su Pioli: "Il mister mi ha insegnato in quel percorso che facemmo insieme a Bologna a essere una persona molto pacata, capace di entrare nella testa dei giocatori. Pioli è un allenatore molto bravo a livello tattico con uno staff veramente importante".

Su come fermare il Milan: "Hanno grandi qualità, soprattutto nella ricerca dello spazio, hanno molta verticalità. Sono poi molto bravi con palla al portiere e ad alternare le posizioni dei terzini dentro il campo o fuori in ampiezza. Sono molto bravi sul lato sinistro con Theo e Leao, bravissimi anche sul lato destro con Calabria, Florenzi, Pulisic o Chukwueze. Davanti hanno giocatori che sentono l’area di rigore come Giroud e Okafor, hanno giocatori di gamba in mezzo al campo come Musah, Reijnders e Pobega. Alternano bene le caratteristiche che mister Pioli vuole mettere all’interno del campo e del suo ideale di gioco. Da parte nostra, dobbiamo essere compatti come dimostrato rispetto alle gare fatte in casa con le grandi, dobbiamo avere grandissima compattezza di squadra e tra i reparti. Quello farà la differenza".


Gli esterni del Milan bisogna marcarli a uomo oppure guardare il pallone? "Un po’ tutte e due le cose, bisogna essere molto bravi in tutte e due le cose con gli esterni del Milan. Bisogna essere bravi quando si è puntati in campo aperto, cercando di dare loro meno spazio, e bisognerà che ci sia sulle corsie laterali un atteggiamento importante, di grande sacrificio da parte di tutti. Ma in tutte le zone di campo. Su quello siamo pronti”.

Su Retegui: "Ha dolore a un ginocchio, vedremo se c’è una possibilità di recupero per non rischiarlo per il prosieguo del campionato. C’è la volontà di tutti nel vederlo in campo, ma bisogna essere lucidi nelle valutazioni che si vanno a fare su determinati giocatori. Se Retegui non dovese giocare come ovvierei? Non dormo la notte da due o tre giorni".

Messias?  "Può partire dall’inizio. Con una difesa a cinque può ricoprire il ruolo di quinto o di seconda punta. E' un giocatore duttile e con caratteristiche di grande qualità, un po’ uniche nel suo genere. Come può essere Gudmundsson. Ci dà scelta". LEGGI ANCHE:Genoa-Milan, la probabile formazione rossonera >>>


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