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Olivier Giroud parla della sua nascita durante la presentazione del libro 'Crederci, sempre' (Getty Images)
Olivier Giroud, attaccante rossonero, ha presentato il suo libro 'Crederci, sempre' in conferenza stampa a Casa Milan. Ecco alcune sue parole sui momenti difficili legati alla nascita: "Sono stato un incidente, tanti bambini sono nati così. Per mia madre era difficile, me l'ha detto a 12-13 anni. Non pensavo, perché ho ricevuto tanto amore e quindi non credevo che avesse dovuto lottare contro se stessa per avermi. Per me era facile parlare con lei, è stato veloce. Per lei è stato duro".
Molto importante, anche per questo la sua fede in Dio: "Me la porto avanti, non dietro. Guardo sempre avanti, non troppo indietro. Certo, è importante ricordare i momenti difficili. So dove ho cominciato la mia carriera, per esempio. So quanti sacrifici ho dovuto fare per arrivare a questo livello. La fede era la linea rossa della mia vita. Sono nato in una famiglia cristiana e mia moglie mi ha portato tante volte in Chiesa, ma non come il Duomo, ma sono cristiano evangelico. Come una stanza di incontro, ci sono canti. È un po' diverso. Condivido la mia fede con gli altri. Mi piacevano tanto questi momenti. Ero sorpreso a volte perché le persone cantavano e piangevano. Molto forte. Tutto per dire credevano in Dio, che ha fatto tanto per noi e la sua umiltà, leggendo la Bibbia. La fede mi ha portato qui, sono i valori che voglio dare ai miei figli". Milan, Divock Origi si presenta in conferenza: qui tutte le sue dichiarazioni
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