Credi, come alcuni, che spetti a Kylian Mbappé comunicare su argomenti spinosi o politici come capitano dei Blues? "No. Siamo esseri umani. Se dobbiamo parlare, possiamo parlare tutti".
La difesa varia spesso ultimamente. È difficile per un portiere? "No, non cambia molto. Tutti i giocatori che sono lì sono di livello internazionale. Le automazioni di base ci sono. I giocatori sanno fare il loro lavoro. Comunicheremo per trovare i collegamenti sul campo".
Come stai vivendo il tuo ritorno al Lille dove hai giocato con il LOSC? "Naturalmente torno con molta emozione e nostalgia. Ieri c'erano dei giovani che guardavano il nostro allenamento a Luchin. Ha riportato alla mente ricordi. Tornare a Lille è sempre un buon momento".
Guardando indietro adesso, come hai gestito la transizione con Hugo Lloris? "Sono rimasto me stesso. So che in questo settore la cosa più importante è fare bene il proprio lavoro".
Presto tornerai anche a Parigi con il Milan. Anche questa è una sensazione speciale? "Sì, è sempre speciale tornare a casa a Lille e ancora di più a Parigi. Ho già giocato di nuovo con il LOSC contro il PSG. Ma lì sarà Champions, con famiglia e amici in tribuna. Devo rimanere concentrato sul mio lavoro e gestire le mie emozioni". Milan, la verità sul Nuovo Stadio e il confronto con l'Inter >>>
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